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La rivoluzione silenziosa di “Underworld” che ha stravolto il genere fantasy-horror

Underworld non è una delle saghe più popolari, ma sicuramente è una delle più rivoluzionarie. Il primo film è andato in onda quasi 20 anni fa e nonostante le recensioni negative ha fatto guadagnare poco meno di 100 milioni di dollari. La saga ha scatenato una nuova ondata di horror fantasy basati sull’azione. Intitolato da Kate Beckinsale, al primo film di Underworld sono conseguiti un prequel, tre sequel, fumetti, un cortometraggio ed altro ancora.

Ciò che rende i film di Underworld interessanti è che il franchise si prende del tempo per radicarsi in una realtà non troppo sconosciuta che lega mito e leggenda. Il conflitto presente tra i licantropi e i vampiri è il cuore della storia.

Mentre i prequel hanno la caratteristica di contraddire gli eventi originali, Underworld: Rise of the Lycans è decisamente il migliore del gruppo. Qui si espone la guerra tra i vampiri imperialisti , guidati da Viktor, e i licantropi, generalmente descritti come malvagi.

La serie di Underworld non è la prima a stabilire lotte fra clan di mostri, ma gli deve essere dato il merito di ritrarre entrambi le parti come eroi o cattivi a seconda della situazione.

Underworld: la saga

La serie di Underworld è ambientata principalmente nell’europa moderna. Qui l’umanità viene a conoscenza dell’esistenza dei licantropi e dei vampiri e si impegna anche a darli la caccia. A questo punto i vampiri non riuscivano più a mimetizzarsi tra gli umani e i licantropi divennero sempre più bestiali. Man mano che la serie va avanti, ogni gruppo adotta delle strategie diverse.

Underworld è stata creata dal regista Len Wiseman, dallo sceneggiatore Danny McBride e da Kevin Grevioux, che ha anche interpretato il licantropo Raze nel primo film. La saga ha fatto il suo esordio nel 2003 ed è stata una delle più influenti in assoluto.

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