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Recensione “In Silenzio”: la mineserie spagnola disponibile su Netflix

Due genitori vengono gettati entrambi giù dal loro balcone e il loro figlio, Sergio, viene incolpato del loro omicidio. Da quel giorno non proferisce più parola, se non con poche eccezioni. Questa è la dinamica da cui questa nuova mineserie spagnola firmata Netflix, dal titolo In Silenzio, prende il via. Si tratta però di un prodotto diverso nel suo genere, molto più cupo e introspettivo. Già dal secondo episodio si presenta ben diversa dal classico thriller che ci aspettavamo di vedere, trattando argomenti molto più profondi, come i traumi e le mancanze familiari. La storia di Sergio non è solo quella di un giovane colpevole di parricidio ma anche una storia di un’infanzia fatta di sofferenza e solitudine.

In Silenzio

Indice

In Silenzio – tutte le informazioni

In Silenzio

Trama

Dopo aver ucciso i suoi genitori gettandoli dal balcone del suo appartamento, Sergio Ciscar ha trascorso gli ultimi sei anni in carcere. Da quel momento, ha deciso di rimanere in silenzio, fino al suo ritorno a casa. Dopo aver scontato la sua pena, un anno prima del previsto, gli viene dato il permesso di tornare nella casa dove tutto è accaduto. Sergio pensa di poter tornare a fare una vita normale, ma non sa che è costantemente tenuto sotto controllo da Ana, una psichiatra che ha deciso di studiarlo attraverso moltissime telecamere sparse in casa sua e nelle varie zone della città. Mentre la dottoressa porta avanti il suo progetto speciale, viene a conoscenza della presenza di Marta, una fan di Sergio che ha avuto rapporti con lui mentre si trovava in carcere e a cui il ragazzo sembra essere affezionato.

Crediti

  • Uscita: 19 Maggio
  • Produzione: Netflix
  • Ideatore: Alitor Gabilondo
  • Stagioni: 1
  • Episodi: 6
  • Durata: c.ca 44 min
  • Genere: thriller, drammatico
  • Attori: Aron Piper, Manu Rios, Almudena Amor

Recensione

Aron Piper

Andando ad analizzare In Silenzio, non possiamo non notare il suo essere una serie spagnola fuori dal suo genere. Se fino a questo momento siamo stati abituate a serie come Elite, in cui abbiamo trovato lo stesso Aron Piper nei panni di Ander, o la Casa di Carta – che si sono sempre presentate come un cosmo a parte, con una serie di protagonisti e personaggi che si ripropongono in varie salse – ora ci troviamo difronte un prodotto totalmente diverso dallo stile a cui siamo stati abituati.

In Silenzio è – infatti – una serie oscura, cupa e che mette costantemente lo spettatore sotto controllo. Dimenticate le esagerazioni e i toni morbidi e preparatevi a seguire un personaggio dai tratti spigolosi e freddi. Mentre in Elite abbiamo visto Aron vestire i panni di un ragazzo sensibile e aperto, in questo caso Sergio è tutto il suo contrario: un ragazzo chiuso nel suo dolore e freddo nei confronti di tutti – o quasi.

Se da un lato l’idea di seguire il punto di vista di un assassino rende il tutto più accattivante e curioso, dall’altro ciò che tiene lo spettatore incollato agli episodi è il seguire il punto di vista della psichiatra, Ana. Lei – come anche Marta – ha un ruolo fondamentale in tutto il corso degli episodi, offrendoci un continuo sguardo nelle profondità della psiche di questo giovane assassino, cercando di scavare nelle cause che lo hanno portato ad un gesto simile.

In Silenzio

Infatti, nonostante tutto il mondo sembra condannare – senza nessuna esitazione – Sergio, additandolo come l’assassino del balcone, Ana sembra non essere della stessa opinione. Quest’ultima è l’unica che ha deciso di non correre a conclusioni affrettate ma fare di tutto per capire cosa potesse esserci dietro a un gesto così crudele. E il suo studio, in effetti, porta alla luce dei segreti che nessuno aveva mai conosciuto prima. Quella che sembrava una famiglia perfetta e comune, si rivela essere un elemento oscuro nella vita di Sergio che lo ha fatto vivere costantemente nel terrore e nella solitudine.

Giudizio e Conclusioni

Se amate i thriller e le serie drammatiche, In Silenzio è un prodotto che vi terrà incollati allo schermo, episodio dopo episodio, nell’attesa di scoprire qualcosa in più sulla vita di questo personaggio enigmatico e oscuro. Con i suoi toni grigi, spenti e privi di un qualsiasi sprazzo di positività, la serie è riuscita a rendere perfettamente il mood della narrazione, proiettando lo spettatori nello stesso ambiente dei personaggi che animano le scene. Ogni episodio andrà a costituire un piccolo tassello in più per comporre il quadro generale della vita di Sergio, scendendo – di volta in volta – nelle profondità più nascoste dei suoi sentimenti.

Trailer

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