Il Salone del Libro di Torino 2025 ha messo in luce un panorama editoriale in cui le donne giocano un ruolo centrale, sia come autrici che come soggetti di narrazione. Tra i titoli di maggiore successo, spicca “L’amore mio non muore” di Roberto Saviano, che ha venduto 998 copie. Tuttavia, è evidente che la produzione e il dibattito letterario di quest’anno sono stati fortemente influenzati dalla presenza femminile. Le opere presentate non solo esplorano tematiche attuali, ma offrono anche uno spaccato della società contemporanea attraverso la lente di esperienze e vissuti femminili.
I titoli di spicco: una selezione di opere significative
Tra i libri più interessanti presentati, “Diario per John” di Joan Didion si distingue come un’opera di grande valore. Questo volume raccoglie i resoconti delle sedute di psicoterapia dell’autrice tra il 2000 e il 2001, offrendo uno sguardo intimo e profondo sulla sua vita e le sue sfide personali. Per i fan di Didion, questo libro rappresenta un regalo prezioso, un’opportunità per comprendere meglio il suo pensiero e il suo stile di scrittura.
Un’altra opera degna di nota è “Cartagloria” di Rosa Matteucci, che esplora la lingua e la forma in un monologo biografico. Con uno stile preciso e antiretorico, Matteucci affronta temi come l’infanzia, la formazione e il rapporto con la religione, creando un effetto mistico e fluttuante che coinvolge il lettore in un viaggio di scoperta personale.
La non fiction come genere predominante
Il Salone ha evidenziato una netta preferenza per la non fiction, con saggi e biografie che intrecciano cronaca e lirismo. “Salti mortali” di Charlotte Van den Broeck, ad esempio, analizza il fallimento di alcuni edifici architettonici, mentre “Hotel Roma” di Pierre Adrian si concentra sui nove giorni che precedettero il suicidio di Cesare Pavese, utilizzando la location come fulcro di un’indagine profonda e affascinante.
Anche “L’isola riflessa” di Fabrizia Ramondino, riedizione di un’opera del 1998, offre uno sguardo sulla vita dell’autrice a Ventotene, mescolando la sua esperienza personale con la storia dell’isola. Questo libro rappresenta un importante contributo alla riflessione sulla salute mentale e il recupero.
Voci di cambiamento e testimonianze
“Essere qui è uno splendore” di Marie Darrieussecq racconta la vita di Paula Modersohn-Becker, una pittrice tedesca che ha sfidato le convenzioni del suo tempo. Darrieussecq riesce a catturare l’essenza di una donna che ha vissuto in un’epoca di cambiamenti, offrendo una narrazione che celebra la creatività e la resistenza.
Un’altra testimonianza significativa è quella di Davide Tonelli Galliera in “Io, bambino zero“, dove racconta la sua esperienza nel caso dei Diavoli della Bassa modenese. Questo libro offre una prospettiva unica su un disastro giuridico che ha segnato la vita di molti, evidenziando le ingiustizie e le conseguenze di accuse infondate.
La letteratura come specchio della società
Il Salone del Libro di Torino 2025 ha dimostrato come la letteratura possa fungere da specchio della società, affrontando temi complessi e attuali. Opere come “Io sono lei – Storia della mia transizione” di Lucy Sante e “L’ultima acqua – Il sogno perduto di Los Angeles” di Chiara Barzini offrono spunti di riflessione su identità, cambiamento e il futuro delle nostre città.
In questo contesto, il Salone non è solo un evento di promozione editoriale, ma un’importante occasione di dibattito e confronto su questioni che riguardano tutti noi. La presenza di autori e autrici che affrontano con coraggio temi delicati e rilevanti per la società contemporanea rende questa edizione particolarmente significativa.
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