Federico Santaiti, noto regista e volto amato del web, presenta il suo nuovo romanzo intitolato “Il gatto dai sette nomi”. Questo libro racconta le storie di sette personaggi diversi, uniti da un misterioso gatto nero che entra nelle loro vite nei momenti di maggiore bisogno. Santaiti, che ha scoperto l’amore per i gatti solo in età adulta, condivide la sua esperienza personale e l’impatto che questi animali hanno avuto sulla sua vita e sulla sua carriera.
La scoperta dell’amore per i gatti
Federico Santaiti ha sempre amato gli animali, ma la sua relazione con i gatti è iniziata solo nel 2015. Prima di quell’anno, se qualcuno gli avesse chiesto di scegliere tra un cane e un gatto, avrebbe senza dubbio optato per il primo. Questo perché, come racconta, era influenzato da pregiudizi comuni riguardo ai gatti, considerati animali distaccati e poco affettuosi. Tuttavia, tutto è cambiato quando ha incontrato Blacky, una gattina nera che ha stravolto la sua visione.
Durante una vacanza in Valle d’Aosta, Blacky si avvicinò a lui in cerca di coccole e cibo. Santaiti, inesperto, non si rese conto che la gattina era incinta. Pochi giorni dopo, Blacky partorì tre cuccioli sul terrazzino di casa. Santaiti decise di tenere Blacky e uno dei cuccioli, Thorin, mentre gli altri due rimasero in famiglia. I nomi dei gatti, spiega, sono stati scelti con il cuore, con Blacky che rappresentava il suo aspetto e Thorin ispirato a un personaggio de “Lo Hobbit”.
L’impatto dei gatti sulla vita di Santaiti
Oggi, la casa di Santaiti ospita anche Ragù, un gattino rosso adottato da una cucciolata salvata da volontarie in provincia di Torino. Questa esperienza ha cambiato radicalmente la sua vita, tanto da non riuscire più a immaginare la sua quotidianità senza la presenza di un gatto. L’incontro con il mondo felino ha ispirato il suo nuovo romanzo, “Il gatto dai sette nomi”, pubblicato da Rizzoli. A differenza del suo primo libro, che era una raccolta di contenuti online, questo nuovo lavoro rappresenta una vera e propria narrazione.
Il protagonista del romanzo è un gatto nero che entra nella vita di sette persone, portando un cambiamento significativo. La storia è ambientata ai giorni nostri e si concentra su come la presenza di questo gatto possa aiutare i personaggi a superare le difficoltà quotidiane. Santaiti chiarisce che non ci sono elementi magici o gatti parlanti; la narrazione è realistica e si basa su esperienze comuni.
La figura del “Gattaro” e la responsabilità sociale
Dal 2017, Santaiti è conosciuto come il “Gattaro del web”, un soprannome che ha accolto con piacere. Questo titolo non è stato scelto in modo casuale, ma è emerso dalla necessità di identificare il suo lavoro online, che si è concentrato sulla promozione dell’amore per i gatti. Santaiti è orgoglioso di rappresentare una nuova generazione di appassionati di gatti, che include anche molti uomini, sfidando gli stereotipi tradizionali.
La sua attenzione per il benessere degli animali si riflette anche nel suo impegno sui social media. Santaiti ha creato un gruppo Facebook, “Amici Gattari”, con oltre 90.000 iscritti, dedicato all’adozione di gatti e alla sensibilizzazione su questo tema. È consapevole delle problematiche legate all’uso improprio dei gatti sui social, come i video che sfruttano la paura degli animali per ottenere visualizzazioni. Santaiti sostiene che i gatti non devono essere considerati oggetti da esibire, ma compagni di vita.
Un consiglio per i futuri proprietari di gatti
Per chi sta pensando di adottare un gatto per la prima volta, Santaiti offre un consiglio sincero: prepararsi a un’esperienza ricca di emozioni. L’amore che un gatto può dare è spesso inaspettato e profondo. Santaiti conclude con una riflessione sul significato dei gatti nella vita delle persone, sottolineando che, sebbene non si sappia se abbiano sette o nove vite, è bello pensare che possano salvare almeno sette vite nella loro esistenza.
Federico Santaiti sarà in tour a giugno con il “Gatto dai sette nomi tour”, dove avrà l’opportunità di incontrare i lettori in diverse città italiane, tra cui Roma, Napoli, Parma, Milano, Torino, Brescia, Vicenza e Monza.
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