La storica band di prog-rock, il Banco del Mutuo Soccorso, si esibirà questa sera sul palco di Cartoons on the Bay a Pescara, presentando il suo nuovo tour intitolato “Storie Invisibili – Tour 2025“. Il tastierista e fondatore Vittorio Nocenzi ha condiviso alcune riflessioni sulla musica contemporanea, sulla guerra e sull’importanza della libertà, esprimendo anche il suo disinteresse per il Festival di Sanremo.
La nuova musica del Banco del Mutuo Soccorso
Il Banco del Mutuo Soccorso ha recentemente pubblicato l’album “Storie Invisibili“, che rappresenta la conclusione di una trilogia iniziata con “Transiberiana” nel 2019 e proseguita con “Orlando: le forme dell’amore” nel 2022. Nocenzi ha spiegato che il nuovo lavoro è dedicato a “persone comuni, agli eroi quotidiani le cui storie non vengono raccontate nei libri di storia”. Queste figure includono madri e padri di famiglia, professionisti e agricoltori, che affrontano le sfide quotidiane. Uno dei brani significativi dell’album è “Il mietitore“, che si concentra sulle difficoltà del mondo agricolo.
L’album non si limita a esplorare storie personali, ma affronta anche questioni di rilevanza attuale, come la guerra in Ucraina. Nocenzi ha espresso il suo forte dissenso verso i conflitti armati, sottolineando l’impatto devastante sui civili. Ha ricordato come l’Europa stia affrontando una crisi di profughi, costretti a fuggire da situazioni di guerra e violenza. Secondo lui, la libertà deve essere difesa con determinazione, e la democrazia va protetta da ideologie estremiste e demagogiche.
Riflessioni sulla musica contemporanea
Nocenzi ha anche condiviso le sue opinioni sul panorama musicale attuale, affermando che “la musica, come la politica, riflette la qualità del proprio tempo”. Ha descritto il contesto musicale contemporaneo come “infimo”, caratterizzato da una globalizzazione che ha appiattito le diversità artistiche. Secondo lui, l’arte prospera nella diversità e l’uniformità non ha nulla di artistico. Per questo motivo, ha scelto di non utilizzare l’autotune e di non partecipare al Festival di Sanremo, che considera più uno spettacolo televisivo che un vero festival della canzone italiana.
Nocenzi ha criticato il festival per la sua selettività, affermando che non rappresenta l’intera gamma della musica italiana. Ha sottolineato che le canzoni più interessanti e significative sono spesso escluse dalla manifestazione. Tuttavia, ha riconosciuto che la direzione artistica di Carlo Conti è stata migliore rispetto a quella di Amadeus, che ha definito “una discoteca”. Conti, secondo Nocenzi, ha dato spazio a artisti come Lucio Corsi e Brunori Sas, contribuendo a una maggiore varietà musicale.
Un appello ai giovani
In chiusura, Nocenzi ha lanciato un appello ai giovani, invitandoli a diventare “i nuovi partigiani del terzo millennio”. Ha esortato le nuove generazioni a difendere la libertà, la democrazia e la poesia, sottolineando l’importanza di un impegno attivo nella società. La sua visione è chiara: l’arte e la musica devono avere una funzione sociale e morale, parlando al cuore delle persone con sincerità e autenticità. Con queste parole, il tastierista del Banco del Mutuo Soccorso si prepara a salire sul palco, pronto a condividere la sua musica e il suo messaggio con il pubblico di Pescara.
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