Eco Del Cinema

Cresce l’internazionalità del Donizetti Opera: il festival del decennale pronto a decollare

CONDIVIDI COI TUOI AMICI!

Il Donizetti Opera, in programma dal 14 novembre al 1° dicembre, si appresta a festeggiare il suo decennale con dati straordinari che mettono in evidenza il crescente interesse internazionale per l’evento. L’obiettivo è quello di superare i record di presenze e coinvolgere sempre più sponsor privati, contribuendo così all’attività della Fondazione e alla vitalità culturale della città. Scopriamo nei dettagli le novità e i numeri impressionanti che accompagnano questa edizione tanto attesa.

Sponsor privati e sostenibilità economica

La Fondazione Teatro Donizetti ha registrato una straordinaria risposta da parte degli sponsor privati, un elemento cruciale per il successo del festival. Giorgio Berta, presidente della Fondazione, ha espresso la sua soddisfazione per i risultati ottenuti fino a oggi: “Fino ad oggi, nel 2024, abbiamo raccolto un milione e 300 mila euro”, ha affermato. Questo importo supera quello raccolto nel 2022 e si avvicina a quanto ottenuto nel 2023, durante l’anno della Capitale della Cultura. La crescita della raccolta di fondi evidenzia non solo l’interesse di aziende locali, ma anche quello di aggregazioni più ampie che si stanno formando attorno all’opera di Donizetti.

Il progetto “Ambasciatori di Donizetti”, che punta a coinvolgere 73 aziende come sostenitori principali, sta guadagnando slancio. Al momento, ben cinquanta caselle sono già state riempite, e il numero di nuovi ingressi dimostra la forza e l’appeal della manifestazione. Aziende come Allianz e Intesa Sanpaolo, insieme ad altre come A2A e Uniacque, hanno dimostrato un impegno significativo nel sostenere il festival. Le categorie di sponsorizzazione, “Maestro” e “I Capolavori”, hanno attirato donazioni significative, contribuendo ulteriormente al budget dell’evento.

Il pubblico straniero: un fenomeno in crescita

Una caratteristica distintiva del Donizetti Opera è l’aumento esponenziale dell’interesse da parte di spettatori stranieri. Secondo il direttore generale della Fondazione, Massimo Boffelli, l’83% dei gruppi che hanno acquistato biglietti sono provenienti dall’estero. Già 4.600 presenze singole sono state confermate per il festival e il conteggio è in costante crescita rispetto alle 3.400 dello stesso periodo dell’anno precedente.

Il festival ha attratto visitatori da ben 26 paesi diversi, contribuendo non solo all’afflusso di spettatori nei teatri ma anche a un aumento significativo dei pernottamenti. La capacità di attrarre un pubblico internazionale dimostra come il festival di Donizetti sia diventato un appuntamento imperdibile per gli appassionati di opera in tutto il mondo. I biglietti staccati da spettatori di altri paesi sono già catalogati in un numero che, sebbene impreciso, rappresenta una crescita notevole rispetto alle edizioni passate.

L’aumento dei pernottamenti e il forte richiamo di opere rinomate come “Roberto Devereux”, “Don Pasquale” e “Zoraida di Granata” garantiscono che il festival si posizioni come un attrattore culturale non solo per Bergamo, ma per l’Italia intera.

Un retaggio di cultura e arte

L’eredità di Gaetano Donizetti continua a rappresentare un potente volano per il festival, radicandosi sempre più nel tessuto culturale della città. Le parole del vicesindaco e assessore alla Cultura di Bergamo, Sergio Gandi, evidenziano il forte impatto del festival sulla comunità: “Il festival ha contaminato la città.” Questo richiamo alla tradizione operistica non è soltanto un elemento di richiamo per i turisti, ma anche una fonte di orgoglio per i residenti.

Il contributo dei mecenati alla ristrutturazione e al futuro del teatro è testimoniato dall’impegno di figure come Bernardo Sestini, che ha deciso di seguire le orme del padre Roberto. “Una generosità straordinaria,” ha sottolineato Berta, rievocando il gesto del padre che ha generosamente sostenuto un’importante produzione ancora in fase di realizzazione. Questo tipo di impegno non solo sostiene il festival, ma ispira una nuova generazione di sostenitori della cultura, rivelando un profondo legame tra le nuove generazioni e la tradizione operistica.

Il Donizetti Opera si prepara così a essere non solo un festival di opera, ma un autentico evento culturale che celebra arte, innovazione e impegno comunitario. Segnaliamo l’importanza di questo festival come motore di crescita e cambiamento, in attesa di scoprire i risultati finali di un programma che promette di superare ogni aspettativa.

CONDIVIDI COI TUOI AMICI!

Articoli correlati

Condividi