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Annunciati i finalisti del Premio Strega 2025 al Teatro Romano di Benevento

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Il Teatro Romano di Benevento ha ospitato l’annuncio dei libri che parteciperanno alla fase finale del Premio Strega 2025. In un’atmosfera di grande attesa, è stato proclamato vincitore del Premio Strega Giovani Andrea Bajani con il suo romanzo “L’anniversario”, che ha ottenuto il maggior numero di voti, ben 280. La competizione si preannuncia avvincente con una cinquina di opere di autori di spicco, pronte a contendersi il prestigioso riconoscimento.

La cinquina finalista del Premio Strega 2025

La cinquina finalista del Premio Strega 2025 è composta da opere di autori noti e apprezzati. Oltre a “L’anniversario” di Andrea Bajani, troviamo “Quello che so di te” di Nadia Terranova, che si è classificato al secondo posto con 226 voti. Al terzo e quarto posto, ex aequo, si trovano “Perduto è questo mare” di Elisabetta Rasy, con 205 voti, e “Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia” di Michele Ruol, con 180 voti. Quest’ultimo è affiancato da “Chiudo la porta e urlo” di Giuseppe Antonelli, anch’esso con 180 voti.

L’anniversario di Andrea Bajani: un viaggio interiore

“L’anniversario” di Andrea Bajani, pubblicato da Feltrinelli, racconta la storia di un protagonista che, dieci anni dopo aver lasciato la propria casa, si confronta con il complesso rapporto che ha avuto con i genitori. La figura della madre, succube del marito, e quella del padre, autoritario e oppressivo, diventano il fulcro di una riflessione profonda sul significato di crescere e liberarsi da legami asfissianti. Questo romanzo si distingue per la sua capacità di esplorare le emozioni umane e le dinamiche familiari, offrendo al lettore uno sguardo lucido e toccante sulla ricerca di libertà e identità.

Perduto è questo mare di Elisabetta Rasy: una storia di guerra e memoria

“Perduto è questo mare” di Elisabetta Rasy, edito da Rizzoli, narra la storia di una giovane ragazza strappata all’affetto del padre in un contesto di guerra a Napoli. La narrazione si sviluppa attraverso il ricordo del genitore, riemergente dopo la morte di Raffaele La Capria, e si trasforma in un viaggio nel tempo, esplorando un’Italia che spesso non accoglie le donne che sfidano gli stereotipi. Rasy riesce a tessere una trama che unisce la memoria personale a una riflessione più ampia sulla condizione femminile, rendendo il romanzo una lettura intensa e significativa.

Quello che so di te di Nadia Terranova: un viaggio nella storia familiare

Nadia Terranova, con “Quello che so di te” pubblicato da Guanda, affronta il tema della maternità e della memoria attraverso la figura della sua bisnonna, Venera. La narrazione si snoda attorno alle esperienze di Venera, che, dopo aver perso una figlia, si ritrova in un ospedale psichiatrico nel 1928. Questo romanzo non è solo una ricerca delle radici familiari, ma anche un’esplorazione delle difficoltà che le donne hanno affrontato nel corso della storia. Terranova riesce a dare voce a una storia spesso dimenticata, rendendo il lettore partecipe di un viaggio emotivo e catartico.

Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia di Michele Ruol: una riflessione sulla perdita

Michele Ruol, con “Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia”, affronta il tema della perdita in modo profondo e toccante. La narrazione si concentra sulla sofferenza di un genitore che ha perso due figli, esplorando il dolore e la ricerca di un nuovo inizio. Ruol riesce a dare forma a un’esperienza devastante, trasformando il ricordo in una riflessione sugli oggetti e i luoghi che hanno segnato la vita dei ragazzi. Questo romanzo d’esordio si distingue per la sua capacità di affrontare una tematica così delicata con sensibilità e profondità.

Chiudo la porta e urlo di Giuseppe Antonelli: un ritratto di Raffaello Baldini

Giuseppe Antonelli, con “Chiudo la porta e urlo”, offre un ritratto di Raffaello Baldini, uno dei più grandi poeti del Novecento. Attraverso la narrazione della vita di Baldini e l’incontro con la sua famiglia e i suoi amici, Antonelli non si limita a raccontare la biografia del poeta, ma esplora anche il suo modo di scrivere. Il libro diventa così un viaggio attraverso la poetica di Baldini, con estratti dei suoi testi che arricchiscono la narrazione e offrono al lettore una visione più profonda dell’autore.

L’astrologia e il Premio Strega: un legame narrativo

Durante la serata, l’astrologo Simon & The Stars ha condiviso le sue riflessioni sul legame tra astrologia e narrazione, definendo lo zodiaco come una macchina narrativa perfetta. I segni zodiacali sono stati associati ai libri in gara, grazie all’illustrazione di MP5, che ha creato un manifesto per il Toto Strega. Questo approccio ha attirato l’attenzione di circa 1.000 partecipanti online, pronti a scoprire i vincitori di questa edizione.

Il Strega Tour e l’assegnazione del premio

Il Premio Strega culminerà con una serata finale il 3 luglio, presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma. I finalisti parteciperanno a un tour che prevede 18 tappe, inclusa una all’estero, a Varsavia. L’evento sarà trasmesso in diretta su Rai 3, offrendo a un pubblico vasto l’opportunità di seguire l’assegnazione di uno dei premi letterari più prestigiosi d’Italia.

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Giulia Barone

Giulia Barone

Sono Giulia Barone, un'appassionata di cinema che ama esplorare il mondo del grande schermo. Condivido recensioni, curiosità e riflessioni sui film che mi hanno emozionata, dai classici intramontabili alle ultime novità. Seguo con grande interesse i programmi tv e il gossip.

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