Edwige Pezzulli è un nome che risuona nel mondo della divulgazione scientifica. Astrofisica di formazione e collaboratrice di lungo corso di Piero Angela, Pezzulli ha dedicato la sua carriera a rendere accessibili le meraviglie dell’Universo a un pubblico più ampio. Recentemente, ha lavorato con Lorenzo Pinna per pubblicare “La straordinaria storia dell’Universo“, un’edizione per ragazzi del celebre “Tredici miliardi di anni”. Questo libro rappresenta un viaggio affascinante che parte dal Big Bang e si snoda fino ai giorni nostri, pensato per i giovani lettori che si avvicinano per la prima volta al cosmo, ma anche per coloro che cercano risposte in un’epoca di incertezze.
La scoperta della passione per l’Universo
Edwige Pezzulli ha scoperto la sua vocazione per l’astrofisica in modo inaspettato. Durante gli anni del liceo classico, inizialmente orientata verso la filosofia, un incontro casuale con il fisico Gianni Battimelli e un matematico ha cambiato il corso della sua vita. La discussione accesa su cosa fosse realmente la fisica ha colpito profondamente Pezzulli. Le parole di Battimelli, che descriveva le equazioni come strumenti per formulare domande e cercare risposte, l’hanno ispirata e guidata verso una carriera scientifica. Questo incontro ha avuto un impatto duraturo, tanto che anni dopo, quando ebbe l’opportunità di dirlo a Battimelli, lui si mostrò felice di sapere di aver influenzato la sua vita. Per Pezzulli, la possibilità di porsi domande significative e di avere a disposizione strumenti per costruire risposte ha rappresentato una forma di potere, allontanandola dalle questioni quotidiane e aiutandola a riposizionare l’essere umano nel suo giusto contesto.
Un percorso di studi tra sfide e determinazione
La carriera accademica di Edwige Pezzulli non è stata priva di ostacoli. La facoltà di fisica richiede un impegno costante e rigido, con orari serrati e esercitazioni continue. Pezzulli, che lavorava mentre studiava, ha dovuto affrontare la difficoltà di conciliare le sue responsabilità lavorative con le esigenze accademiche. La sua esperienza è stata ulteriormente complicata dalla mancanza di supporto economico, poiché proveniva da una famiglia senza precedenti accademici. Nonostante ciò, la determinazione di Pezzulli l’ha spinta a vedere questo sforzo come una via di fuga da un destino che non sentiva suo. La sua storia è un esempio di come la perseveranza possa trasformare le avversità in opportunità.
L’eredità di Piero Angela
L’incontro con Piero Angela ha segnato un capitolo fondamentale nella carriera di Edwige Pezzulli. Dopo aver ricevuto un’offerta per una posizione di ricerca negli Stati Uniti, ha deciso di incontrare Angela per discutere di un nuovo programma di divulgazione scientifica. In un’epoca in cui la divulgazione scientifica non era ancora considerata una professione, Pezzulli ha visto in questo progetto un’importante opportunità per democratizzare l’accesso alla scienza. Angela, con la sua capacità di portare la scienza nelle case degli italiani, ha rappresentato un modello per Pezzulli. La sua dedizione e il rispetto per il pubblico sono stati tratti che Pezzulli ha appreso e che cerca di applicare nel suo lavoro quotidiano.
Riadattare un classico per le nuove generazioni
Quando Edwige Pezzulli ha ricevuto la proposta di riadattare “Tredici miliardi di anni” per un pubblico più giovane, ha accolto l’opportunità con entusiasmo e responsabilità. Si trattava di un compito delicato, poiché era la prima volta che un’opera di Piero Angela veniva adattata per i ragazzi. Pezzulli ha cercato di mantenere intatto lo spirito originale del libro, ma ha anche voluto inserire una visione personale, spostando l’attenzione dall’essere umano al concetto di cooperazione e interdipendenza. La sua intenzione era di mostrare come il cielo possa insegnarci a ridimensionare noi stessi e a riconoscere la nostra umanità.
L’importanza della scienza nelle comunità svantaggiate
Nonostante le opportunità all’estero, Edwige Pezzulli ha scelto di rimanere in Italia per restituire qualcosa alla sua comunità. Lavora con bambini a rischio di dispersione scolastica e porta l’astrofisica nelle carceri, utilizzando la scienza come strumento di inclusione e riscatto. Pezzulli crede fermamente che la scienza possa aprire nuove prospettive anche per chi vive ai margini della società. Attraverso festival di scienza e iniziative locali, cerca di rendere la conoscenza scientifica accessibile a tutti, contribuendo a creare un legame tra la scienza e la vita quotidiana delle persone.
La questione di genere nella scienza
Edwige Pezzulli affronta anche il tema della discriminazione di genere nel campo scientifico. Sebbene le forme di discriminazione siano diventate più sottili, Pezzulli sottolinea che persistono. Le donne spesso si trovano a dover giustificare le proprie affermazioni e competenze in contesti dominati da uomini. Pezzulli cerca di invertire i ruoli per evidenziare le ingiustizie e lavora per rendere la scienza più accessibile a chi proviene da contesti svantaggiati. La sua esperienza personale e professionale la spinge a lottare per un futuro in cui la scienza sia un patrimonio condiviso e accessibile a tutti.
L’insegnamento della scienza nella vita quotidiana
Per Edwige Pezzulli, la scienza è molto più di una serie di teorie astratte. Durante un periodo difficile della sua vita, ha trovato conforto nell’osservazione del cielo e nella comprensione dei fenomeni scientifici. Questo approccio le ha permesso di affrontare la paura e l’incertezza, trasformando la sua esperienza in un’opportunità di crescita personale. La scienza, per Pezzulli, è un modo per esplorare il mondo e per trovare un senso di stabilità e speranza anche nei momenti più bui.
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