YuYu, il cui vero nome è Giuditta Guizzetti, è stata una delle protagoniste della scena musicale europea con il suo brano “Mon petit garçon“, che ha conquistato le classifiche e animato le notti nei club. Tuttavia, la sua ascesa è stata seguita da un silenzio assordante, un periodo buio caratterizzato da un dolore invisibile che ha minato la sua vita. Durante un’intervista a UnoMattina Weekly con Lorella Boccia, YuYu ha condiviso la sua storia, rivelando le sfide personali e professionali che ha affrontato.
L’inizio di una carriera inaspettata
La carriera di YuYu è iniziata in modo del tutto casuale. Prima di diventare un’artista di successo, lavorava come assistente di volo. Un giorno, un amico le propose di registrare un annuncio fittizio da hostess per una discoteca. In quel momento, entrò in contatto con il suo futuro discografico, dando il via a un percorso che l’avrebbe portata a una rapida fama. “Tutto è partito per caso”, racconta YuYu, sottolineando come la sua vita sia cambiata in un attimo.
Da quel momento, la sua carriera ha preso il volo, con singoli che sono diventati virali e concerti che attiravano folle. Tuttavia, il successo ha portato con sé anche una pressione inaspettata. “Quando ho iniziato a sentirmi meno cercata, meno chiamata… è scattato qualcosa dentro di me”, confessa. Questo cambiamento ha avuto un impatto profondo sulla sua vita, contribuendo a farla cadere nell’anoressia, una malattia che l’ha portata a combattere una battaglia personale difficile e solitaria.
La lotta contro l’anoressia
YuYu descrive il suo percorso attraverso l’anoressia come un “tunnel doloroso”, caratterizzato da silenzi e ossessioni. “L’anoressia ti convince che scomparire sia la soluzione”, afferma, evidenziando la gravità della sua situazione. La cantante ha toccato il fondo, arrivando a un punto in cui ha pensato di farla finita, assumendo un numero eccessivo di farmaci. “È stato il sesto senso di mia madre a salvarmi”, racconta, mettendo in luce il ruolo cruciale della sua famiglia nel suo percorso di recupero.
Il vero cambiamento è avvenuto grazie a Maurizio Costanzo, una figura amata dal pubblico italiano, che ha insistito affinché YuYu si sottoponesse a un trattamento in una clinica. “È stato uno dei pochissimi a non abbandonarmi”, ricorda con gratitudine. Durante il suo soggiorno in clinica, una dottoressa le ha rivolto una frase che ha segnato un punto di svolta: “O vivi o muori. Devi scegliere”. Questo momento ha spinto YuYu a lasciar andare le sue difese e a mettersi nelle mani dei professionisti, avviando così un percorso di guarigione.
Un nuovo inizio e l’impegno sociale
Oggi, YuYu è una donna trasformata. Ha scritto un libro e ha ripreso a parlare in pubblico, impegnandosi attivamente in progetti di sensibilizzazione riguardanti l’anoressia e le difficoltà legate alla salute mentale. “Nel mio piccolissimo, credo di aver contribuito”, afferma, riflettendo sull’importanza di condividere la sua esperienza. Negli ultimi anni, ha avuto modo di confrontarsi con realtà dolorose e ora si sente pronta a raccontare la sua storia, non solo per se stessa, ma anche per coloro che stanno affrontando battaglie simili.
La rinascita di YuYu rappresenta un messaggio di speranza e resilienza. La sua testimonianza è un richiamo alla consapevolezza e alla comprensione delle sfide legate alla salute mentale, sottolineando l’importanza di chiedere aiuto e di non affrontare le difficoltà da soli. La sua storia continua a ispirare molti, dimostrando che anche nei momenti più bui è possibile trovare la forza per ricominciare.
CONDIVIDI COI TUOI AMICI!