La notizia della morte di Gianfranco Butinar ha colpito profondamente il mondo dello spettacolo e della televisione italiana. L’imitatore romano, noto per le sue straordinarie performance, è venuto a mancare a soli 51 anni a causa di un infarto, mentre si trovava a casa con la moglie. Il tragico evento è avvenuto giovedì 5 giugno, lasciando un vuoto incolmabile tra i suoi fan e colleghi. I funerali si svolgeranno sabato 7 giugno alle ore 15 presso la Parrocchia Santa Maria Regina Pacis di Ostia, un momento di grande commozione per chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e apprezzarne il talento.
La carriera di Gianfranco Butinar
Gianfranco Butinar è nato a Roma e avrebbe compiuto 52 anni il prossimo 13 novembre. La sua carriera è stata caratterizzata da un’ampia varietà di collaborazioni nel mondo della radio e della televisione. Tra il 1998 e il 2003, ha lavorato con Radio Radio, dove è stato eletto personaggio radiofonico romano nella stagione 2000/2001. La sua versatilità lo ha portato a partecipare a programmi di grande successo, come Rai dire gol, trasmissione della Gialappa’s Band andata in onda durante i mondiali di calcio del 2002 e gli europei del 2008.
Nel 2003, Butinar è stato presente anche a Rai dire Sanremo, dimostrando la sua capacità di adattarsi a contesti diversi. Durante il campionato mondiale di calcio del 2010, ha prestato la sua voce alla trasmissione Mai deejay gol su Radio Deejay e ha fatto apparizioni come ospite in Noi dire gol su RTL 102.5. Queste esperienze hanno contribuito a consolidare la sua reputazione come uno dei migliori imitatori del panorama italiano.
I personaggi e le performance indimenticabili
Nel corso della sua carriera, Gianfranco Butinar ha imitato oltre 100 personaggi, diventando un punto di riferimento per molti appassionati di spettacolo. Tra le sue performance più celebri, spiccano le imitazioni di Bruno Pizzul, Franco Califano, Francesco Totti e Antonio Cassano. La sua abilità nel catturare le sfumature di ogni personaggio lo ha reso un artista unico nel suo genere.
Butinar ha anche dimostrato la sua versatilità nel mondo del cinema. Nel 2014, ha interpretato il ruolo di Franco Califano nel film Non escludo il ritorno, diretto da Stefano Calvagna. La sua connessione con Califano era profonda; lo stesso Butinar ha dichiarato: “Io ho vissuto Califano per 22 anni ed è stato il mio padre artistico, un fratello maggiore, una persona di famiglia che mi ha dato tantissimo”. Questo legame speciale è stato riconosciuto anche dalla famiglia di Califano, che ha condiviso un messaggio di addio sui social, esprimendo il loro dolore per la perdita dell’amico.
Il ricordo di un artista amato
La scomparsa di Gianfranco Butinar ha suscitato una reazione emotiva tra i suoi fan e colleghi. La sua capacità di far ridere e intrattenere ha lasciato un segno indelebile nel cuore di molti. Oltre ai personaggi già citati, ha saputo interpretare figure iconiche come Ezio Luzzi, Adriano De Zan, Claudio Ranieri, Mario Balotelli, Vasco Rossi, Maurizio Costanzo, Giacomo Santini, Siniša Mihajlović, Rino Tommasi, Luciano Moggi, Oscar Luigi Scalfaro, Luciano Spalletti, Valentino Rossi e Fabio Capello.
La sua versatilità e il suo talento hanno reso Gianfranco Butinar un artista amato e rispettato nel panorama dello spettacolo italiano. La sua eredità continuerà a vivere attraverso le sue performance e il ricordo di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e lavorare con lui. La sua morte rappresenta una grande perdita per il mondo della comicità e della televisione, un settore che ha sempre avuto bisogno di artisti autentici e capaci di far sorridere.
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