Un pomeriggio d’inverno, una ragazzina curiosa si imbatte in un album fotografico che cambierà la sua vita. Agnese Pini, direttrice di Quotidiano Nazionale e recentemente nominata presidente della casa editrice Longanesi, racconta nel suo libro “La verità è un fuoco” la scoperta della storia del padre, un ex prete, e il suo impatto sulla sua identità e sulla sua famiglia. Questo racconto offre uno spaccato della vita di una giovane ragazza che, a soli tredici anni, si trova a confrontarsi con una verità inaspettata.
La scoperta dell’album fotografico
Nel momento in cui Agnese Pini, all’epoca tredicenne, trova un album fotografico con la copertina rossa, non immagina che quella scoperta la porterà a una profonda riflessione sulla sua famiglia. Tra le pagine del libro, si imbatte in una foto del padre vestito da prete, con paramenti sacri verdi e oro, all’interno di una chiesa. Questa immagine rappresenta un legame con un passato che Agnese non conosceva e che la spinge a interrogarsi sulla vita del genitore. La sera stessa, durante la cena, decide di affrontare il padre con una domanda diretta: «Papà, è vero che eri un prete?». La reazione del padre, visibilmente scosso, segna l’inizio di un viaggio di scoperta e comprensione.
La reazione di Agnese e la ricerca della verità
La reazione iniziale di Agnese è di rifiuto. Non riesce ad accettare l’idea di avere un padre che ha indossato i paramenti sacri. Per lei, il padre è sempre stato un professore di lettere, una figura rassicurante e familiare. La sua vita si era sempre svolta in un contesto di normalità, e ora si trova a dover affrontare una realtà che sembra infrangere quell’immagine. Tuttavia, con il passare del tempo, Agnese inizia a cercare di ricostruire la storia del padre e, di riflesso, la propria. A sedici anni, decide di diventare archivista volontaria nella biblioteca del seminario di Sarzana, dove il padre aveva studiato. Questo passo rappresenta un modo per avvicinarsi a lui, per comprendere le scelte che lo hanno portato a lasciare la vocazione religiosa.
La storia del padre e la scoperta di sé
Nel suo libro, Agnese Pini ripercorre anche l’infanzia del padre, trascorsa nel piccolo paese di Novegina, oggi scomparso. Racconta delle messe celebrate nella parrocchia di Vezzano, in provincia di La Spezia, e dell’incontro con la futura moglie durante gli studi universitari a Pisa. Attraverso la scrittura, Agnese non solo esplora la vita del padre, ma anche la propria identità. Inizialmente, desiderava un padre “normale”, come tutti gli altri, ma col tempo ha compreso che le scelte del genitore erano dettate da un amore profondo per sua madre. Questa realizzazione la porta a riflettere su cosa significhi davvero l’amore e su come le scelte personali possano influenzare le vite degli altri.
Un viaggio di comprensione e accettazione
Agnese Pini conclude il suo racconto con una consapevolezza nuova. Ha imparato che il padre ha abbandonato la sua vocazione non per una debolezza, ma per amore. La scrittura di “La verità è un fuoco” diventa così un atto di riconciliazione con il passato e un modo per affermare la propria identità. Attraverso la narrazione, Agnese riesce a comunicare ai suoi genitori che, finalmente, ha compreso le loro scelte e il legame che li unisce. Questo libro non è solo la storia di una famiglia, ma anche un viaggio personale di crescita e accettazione, che invita i lettori a riflettere sulle proprie origini e sulle scelte che ci definiscono.
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