Il 22 maggio 2025, Napoli ospiterà l’anteprima del documentario “Bostik La Bodega de D10S“, una produzione di Piano B Distribuzioni che sarà proiettata per tre giorni, dal 26 al 28 maggio. Questa scelta temporale non è casuale, poiché coincide con i festeggiamenti per il quarto scudetto conquistato dal Calcio Napoli, che inizieranno il 23 maggio. La pellicola, realizzata da Systemout, esplora il legame profondo tra il protagonista Antonio Esposito, noto come Bostik, e la cultura calcistica e sociale di Napoli, offrendo uno spaccato di vita che si intreccia con la storia della città.
Chi è Bostik?
Antonio Esposito, conosciuto come Bostik, è una figura emblematicamente legata ai Quartieri Spagnoli di Napoli. Il suo soprannome deriva da un aneddoto legato alla colla, che simboleggia come alcune esperienze e ricordi possano rimanere attaccati a noi. Negli anni ’90, Bostik ha commissionato un murales dedicato a Diego Armando Maradona, trasformando un parcheggio anonimo in un luogo di culto per i tifosi. Questo murales è diventato un punto di riferimento per i turisti e i napoletani, un simbolo della passione calcistica che caratterizza la città.
La figura di Bostik è rappresentativa di un’intera generazione che ha vissuto l’epopea calcistica di Maradona. La sua storia è intrinsecamente legata a quella del murales, che ha attirato l’attenzione e la devozione dei tifosi, specialmente dopo la morte del calciatore argentino nel novembre 2020. Largo Maradona, come è ora conosciuto il luogo, è diventato un santuario per i fan, un luogo dove la memoria di Maradona continua a vivere, grazie anche all’impegno di Bostik e del suo locale, La Bodega de D10S.
Il documentario e il suo significato
“Bostik La Bodega de D10S” non è solo un racconto della vita di Antonio Esposito, ma un viaggio attraverso la cultura napoletana e il suo legame con il calcio. Il documentario esplora come la figura di Bostik si intrecci con quella di Maradona, evidenziando come entrambi siano diventati simboli di una città che ha trovato nel calcio un motivo di orgoglio e riscatto. La narrazione si sviluppa attorno al murales e alla piazza, che sono diventati il fulcro di un movimento collettivo di celebrazione e memoria.
Il film mette in luce il potere del calcio come elemento di unione e identità per Napoli, una città che ha sempre visto nel suo campione argentino un simbolo di speranza e di lotta contro le ingiustizie. Attraverso interviste e testimonianze, il documentario riesce a catturare l’essenza di un amore che va oltre il semplice tifo, trasformandosi in una vera e propria religione laica per molti napoletani.
La devozione per Maradona
Il legame tra Napoli e Maradona è descritto in modo toccante nel documentario, che evidenzia come la figura del calciatore argentino sia diventata un simbolo di resistenza e identità per la città. Le parole di uno degli intervistati, che definisce la devozione per Maradona come “la cosa più simile alla religione”, riassumono perfettamente il sentimento collettivo che permea Napoli. Ogni anno, milioni di persone si recano a Largo Maradona per rendere omaggio a un uomo che ha cambiato il volto del calcio e della città.
Maradona non è solo un ex calciatore; è un’icona che ha rappresentato la lotta contro il dominio del nord e ha dato voce a una città spesso trascurata. La sua figura è celebrata in ogni angolo di Napoli, dove frasi come “chi ama non dimentica” riecheggiano tra le strade. Il documentario riesce a catturare questa essenza, mostrando come la memoria di Maradona continui a vivere attraverso le storie e le esperienze di chi lo ha amato.
Un simbolo di riscatto
La storia di Bostik e del suo legame con Maradona è anche una storia di riscatto per i Quartieri Spagnoli, un’area che ha visto trasformazioni significative grazie all’impegno di persone come lui. Attraverso il suo locale e il murales, Bostik ha contribuito a riqualificare un luogo che, in passato, era associato a problemi sociali e criminalità. Oggi, Largo Maradona è un simbolo di speranza e di rinascita, un luogo dove la cultura e la passione per il calcio si fondono in un’unica grande celebrazione.
Il documentario “Bostik La Bodega de D10S” rappresenta quindi non solo un tributo a Maradona, ma anche un riconoscimento del potere del calcio di unire le persone e di trasformare le comunità. La storia di Bostik è una testimonianza di come l’amore per il calcio possa generare cambiamenti significativi e duraturi, rendendo Napoli un luogo unico nel panorama calcistico mondiale.
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