Il Tequila Sunrise è uno dei cocktail più celebri a livello mondiale, e gran parte della sua fama è attribuibile a Robert ‘Bobby’ Lozoff, un barista californiano che ha saputo coniugare creatività e tempismo. Lozoff, scomparso il 14 aprile 2025 all’età di 77 anni alle Hawaii, ha servito il drink per la prima volta nel 1972 a Mick Jagger e Keith Richards, due icone del rock, durante un evento che ha segnato l’inizio di una nuova era per il cocktail. La sua morte è stata confermata da Jeff Burkhart, un collega bartender e scrittore, che ha dedicato ampio spazio alla carriera di Lozoff nelle sue pubblicazioni.
La nascita di un’icona al Trident
Nel 1972, Bobby Lozoff lavorava al Trident, un ristorante e bar situato a Sausalito, in California. Questo locale, affacciato sulla splendida baia di San Francisco, era un punto di ritrovo per artisti e musicisti, un vero e proprio fulcro della controcultura dell’epoca. Durante una serata memorabile, i Rolling Stones si presentarono al Trident per un party privato in vista del loro tour americano. Fu in quell’occasione che Lozoff decise di servire loro un cocktail a base di tequila, succo d’arancia e sciroppo di granatina, un drink che fino ad allora era poco conosciuto al di fuori del Messico.
La leggenda narra che Keith Richards, colpito dal sapore del Tequila Sunrise, iniziò a ordinarlo a ogni tappa del tour. Questo gesto contribuì a trasformare il cocktail in un simbolo del tour del 1972, rendendolo popolare tra i fan e i musicisti. La notorietà del drink crebbe rapidamente, fino a diventare un classico della mixologia, apprezzato in tutto il mondo.
L’impatto culturale del Tequila Sunrise
Con il passare degli anni, il Tequila Sunrise ha trovato spazio non solo nei bar, ma anche nella musica e nel cinema. Il cocktail è stato citato in numerose canzoni, film e opere letterarie, consolidando il suo status di icona culturale. Un esempio significativo è il brano omonimo degli Eagles, presente nell’album “Desperado” del 1973, che ha ulteriormente elevato il drink a simbolo della cultura rock.
Dopo il suo successo al Trident, Bobby Lozoff decise di lasciare la California per trasferirsi alle Hawaii, dove continuò a lavorare nel settore della ristorazione, mantenendo un profilo basso e lontano dai riflettori. Nonostante la sua scelta di vita, il suo contributo alla cultura del cocktail rimane indelebile, e il Tequila Sunrise continua a essere servito in tutto il mondo, apprezzato per il suo gusto dolce e il suo aspetto suggestivo, che ricorda i colori di un’alba tropicale.
L’eredità di Bobby Lozoff
La scomparsa di Bobby Lozoff segna la fine di un’era per il mondo della mixologia, ma il suo spirito vive attraverso il Tequila Sunrise. Ogni volta che un bartender prepara questo cocktail, si celebra la creatività e l’intuizione di un uomo che ha saputo trasformare un drink dimenticato in un simbolo di leggerezza e di libertà. La sua storia è un promemoria di come un semplice gesto possa avere un impatto duraturo, non solo nel mondo della ristorazione, ma anche nella cultura popolare.
Bobby Lozoff ha lasciato un segno indelebile nel cuore di molti, e il suo contributo alla musica e alla mixologia continuerà a essere ricordato. Ogni bicchiere di Tequila Sunrise racconta una storia di passione, talento e rock and roll, un tributo a un barista che ha saputo dare vita a un cocktail iconico.
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