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5 momenti di Twin Peaks che sono sicuramente rimasti impressi nella vostra mente

I segreti di Twin Peaks è il celebre prodotto di David Lynch che ha completamente stravolto il mondo delle serie tv e della televisione. Sbarcato nel piccolo schermo per la prima volta l’8 aprile del 1990, è diventata in poco tempo un fenomeno. Nei primi anni 90 divenne così popolare che tutti erano ossessionati da chi fosse l’assassino di Laura Palmer ed in giro si trovavano ovunque magliette e merchandise di ogni tipo.

twin peaks

La regia di Lynch, dietro un prodotto commerciale e rivolto al grande pubblico di consumo, ha creato un qualcosa di unico. La serie presenta al suo interno profondi intrecci tra personaggi ed anche romance capaci di appassionare chiunque, ma a catturarci più di ogni altra cosa sono i momenti disturbanti dal tratto indistinguibile. Tutti i fan del regista statunitense non possono ignorare il suo tocco, che può trasformare in oscuro e contorto qualsiasi momento.

Dunque, ecco a voi una classifica con i 5 momenti di Twin Peaks, che di certo non riuscirete mai a togliere dalla vostra mente!

Il ritrovamento di Laura

Come prima scena è doveroso citare il primo episodio. In queso infatti ci ritroviamo In medias res, Laura è già morta, e viene ritrovata sulle rive del fiume da Pete, mentre sta andando a godersi una tranquilla giornata di pesca.

Il volto della bellissima giovane, livido e gonfio per via dell’acqua e del freddo, colpisce immediatamente. La scena, oltre ad essere molto toccante, suscita nello spettatore le prime domande su chi fosse Laura Palmer, che percorreranno per intero tutti gli episodi.

Il sogno di Cooper nella stanza rossa

Ecco a voi quella che, a nostro parere, è la scena più iconica dell’intera serie. Cooper, nella sua stanza d’albergo, si addormenta con il suo tipico fare preciso ed ordinato. Si ritrova però a sognare quello che sembra essere un delirio. Come prima cosa, ad apparire nel suo sogno c’è Mike, l’uomo da un braccio solo, che ripete la strana frase “Fuoco cammina con me” ed anticipa la tenebrosa figura di Bob.

In seguito Cooper si ritrova seduto su una poltrona, circondato da tende rosse e davanti a lui un nano e quella che sembra essere Laura Palmer. Così l’uomo inizia a parlare in maniera molto disturbante, come se l’audio venisse trasmesso in reverse. Ed è proprio in questo spaventoso modo che darà uno strano indizio all’agente: “La gomma che ti piaceva tanto sta per tornare di moda”.

Sta succedendo di nuovo

Senza dubbio, lo strano ed alto uomo che appare spesso a Cooper per aiutarlo in momenti complessi, è già di per se molto disturbante. In questo caso però, mentre il detective si trova seduto presso il Bang Bang Bar, sul palco appare proprio l’inquietante personaggio, che ripete più volte: “Sta succedendo di nuovo”

Nel frattempo, ciò che sta succedendo di nuovo, riguarda il reveal dell’assassino di Laura, ovvero Leland Palmer. Questo, in preda alla furia di Bob, si prepara con dei guanti bianchi per uccidere, come sua figlia, la nipote Maddy Ferguson.

Leland canta Get Happy

Un momento chiave all’interno della serie è senza dubbio il mutamento di Leland Palmer. Il padre della ragazza uccisa brutalmente passa infatti da una forte depressione ad una improvvisa spensieratezza. Nei primi episodi l’uomo vaga senza meta per la città, piangendo e ballando continuamente la canzone che amava con sua figlia.

Una mattina, con grande sorpresa di sua moglie, si sveglia allegro e pimpante, con i capelli completamente bianchi. Durante una serata dagli Hayward Leland decide di cantare Get Happy, ma durante la performance inizierà ad aumentare sempre di più la velocità, suscitando l’imbarazzo e la preoccupazione di tutti, fino a sentirsi male.

Come sta Annie?

Eccoci arrivati alla conclusione di questa lista, dunque era doveroso inserire l’ultima scena della serie, o almeno della seconda stagione. Qui viene rivelata l’essenza che si cela dietro la serie: la ciclicità di Bob, ovvero l’eterno ritorno del male. Questo non può essere sconfitto, ma torna sempre ed in questo caso colpisce proprio colui che rappresentava il bene, ovvero Dale Cooper.

Così il nostro amato agente speciale dell’Fbi, colpendo volontariamente lo specchio con la propria testa, inizia a delirare, mostrando nel riflesso nient’altro che la terribile immagine di Bob.

Vedi anche: https://www.ecodelcinema.com/migliori-film-dark-fantasy.htm

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