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10 sorprendenti verità su “Ritorno al futuro 2” che non conoscevi

Di film che hanno fatto la Storia del Cinema ne esistono davvero molti, ma nessuno è come “Ritorno al futuro”. Iconica pellicola degli anni ’80, un successo internazionale e un’eredità intramontabile, amato da generazioni e maggior incasso nel 1985 con 383 milioni di dollari. Il secondo capitolo della trilogia, “Ritorno al futuro 2”, sempre diretto da Robert Zemeckis, con protagonisti Michael J. Fox e Christopher Lloyd, è uscito nelle sale a soli 4 anni di distanza dal primo capitolo, nel 1989.

Anche se il successo non è stato pari a “Ritorno al futuro“, anche la seconda parte è stata ben accolta tanto dal pubblico quanto dalla critica, con un incasso che è arrivato a più di 332 milioni di dollari. “Ritorno al futuro II” vede Marty e Doc, in compagnia della fidanzata di Marty, Jennifer, interpretata da Elisabeth Shue andare nel futuro per salvare il figlio di Marty da un destino che porterebbe la sua intera famiglia alla rovina.

Tentando l’impresa e sempre ostacolati da Biff e suo figlio Griff, che tormenta Marty Jr. come il nonno tormentava George McFly, Marty e Doc vengono scoperti dal vecchio Biff che entrato in possesso di un almanacco sportivo, ruba la nota macchina del tempo DeLorean e torna indietro nel tempo per aiutare il se stesso del passato ad ostacolare Marty e Doc e per consegnargli l’almanacco. Quando Marty e Doc riescono a tornare nel 1985 scoprono che il mondo è cambiato: il piano di Biff è riuscito e quel 1985 alternativo è un luogo infernale. L’unica possibilità per far sì che tutto torni com’era, è quella di tornare nuovamente nel 1955, fermare Biff e distruggere l’almanacco. Ecco di seguito 10 sorprendenti curiosità sul secondo capitolo di “Ritorno al futuro”s.

10 curiosità su “Ritorno al futuro 2“, sequel di uno dei più grandi successi cinematografici di tutti i tempi

Ritorno al futuro 2

1. La frase “To be continued” alla fine del primo “Ritorno al futuro” non compariva originariamente, ma questa era inclusa nella versione home video, una delle più noleggiate degli anni ’80. Michael J.Fox non aveva idea che ci sarebbe stato un secondo capitolo e lo ha scoperto solo quando gli è stata consegnata una copia videocassetta del film. Nonostante il finale del primo “Ritorno al futuro” lo faccia presagire, non era scontato né il successo del film né che quell’ultima scena fosse una certezza. Dopo aver visto la scritta “To be continued” prima dei titoli di coda, Michael J. Fox  ha subito chiamato Robert Zemeckis per chiedergli di poter partecipare al sequel. Il regista gli ha risposto “Michael, senza di te non potrebbe esistere la seconda parte del film, perché è proprio la continuazione delle avventure di Marty e Doc“.

2. Durante un’intervista Robert Zemeckis ha affermato che inizialmente non aveva intenzione di realizzare un sequel ambientato nel futuro, a causa della famosa nomea di molti sequel e perché trattandosi del futuro sarebbe stato opportuno fare una serie di accurate previsioni: come sarebbe potuto essere il futuro? Quali eventi storici sarebbe stato giusto inventare? E come sarebbe cambiata la società? Il regista è riuscito poi a realizzare un qualcosa di così originale e attento da sembrare effettivamente che quello rappresentato sia un futuro possibile.

3. “Ritorno al futuro II” segna la prima apparizione sul grande schermo per l’attore Elijah Wood, iconico volto di Frodo nella trilogia de “Il Signore degli Anelli” diretta da Peter Jackson.  Elijah Wood interpreta uno dei bambini con cui Marty parla nella sala giochi cercando di insegnargli come si gioca a “Wild Gunman”, scoprendo poi che nel futuro anche quello è cambiato.

Ritorno al futuro 2

4. “Ritorno al futuro 2” e “Ritorno al futuro 3” sono stati girati uno di seguito all’altro, scelta rivelatasi poi  estenuante per Michael J. Fox e Christopher Lloyd, che hanno dovuto imparare due sceneggiature diverse insieme, adattandosi a luoghi e set opposti per le due pellicole.

5. Michael J. Fox notò un’eccessiva stanchezza e una lieve perdita di alcune capacità fisiche durante le riprese dell’ultima parte di “Ritorno al futuro 3”. Da quando iniziò a girare “Ritorno al futuro 2”, l’attore, ha dichiarato in seguito, ha sentito che c’era qualcosa che non andava nella sua salute. Nel 1991, un anno dopo la prima della terza parte della trilogia di “Ritorno al futuro”, all’attore fu diagnosticato il morbo di Parkinson.

6. Secondo l’iconico maestro dell’astrofisica Carl Sagan, “Ritorno al futuro 2” è stato il miglior film che sia mai stato realizzato sui viaggi nel tempo nella Storia del Cinema. Sagan ha elogiato il modo in cui sono stati gestiti il concetto delle varie linee temporali e le alterazioni che potrebbero conseguirne.

7. Nel film si vede l’ologramma di “Lo squalo 19”: la scelta che fosse diretto da un certo Max Spielberg, nome di uno dei figli di Steven Spielberg, produttore esecutivo del film, è nata da una battuta dello stesso Spielberg, insoddisfatto del realismo dello squalo nel film “Lo squalo”. Riguardo all’ologramma ha infatti detto: “Neanche nel futuro sono riusciti a farlo bene!“.

Ritorno al futuro 2

8. La maglietta che indossa Doc in “Ritorno al futuro 2” predice il futuro e il passato: raffigura infatti un cowboy a cavallo e un treno, elementi che saranno fondamentali in “Ritorno al futuro 3”.

9. Nel 2011 Michael J. Fox, insieme alla fondazione di ricerca contro il Parkinson e l’azienda di attrezzature sportive Nike, hanno messo all’asta 1500 paia delle Nike Mag futuristiche usate da Marty in “Ritorno al futuro II” per raccogliere fondi per la ricerca contro il Parkinson e aiutare i pazienti che soffrono di questa malattia. La scarpe sono state vendute a somme particolarmente elevate, arrivando a costare anche 37.500 dollari.

10. Il film è stato un grande successo in tutto il mondo, e ancora oggi alcuni cinema lo ripropongono  nelle sale. In particolare il 21 ottobre 2015 una serie di cinema hanno proiettato il film in sala, perché si tratta del giorno in cui Doc, Marty e Jennifer intraprendono il viaggio nel futuro.

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