Negli ultimi tempi, Tommaso Zorzi ha sorpreso i suoi follower con un lato più vulnerabile e profondo, lontano dai consueti sketch e video ironici. L’influencer e vincitore del Grande Fratello Vip ha recentemente pubblicato un libro dedicato alla marchesa Luisa Casati Stampa, un’opera che ha rivelato non solo la vita di una figura storica, ma anche riflessioni personali e intime. Durante la promozione del libro, Zorzi ha partecipato a diverse interviste, in cui ha condiviso momenti difficili della sua vita, inclusi i periodi di avvicinamento alle droghe. Tuttavia, è stata la sua apparizione nel programma “La Volta Buona” a catturare l’attenzione, dove ha espresso un profondo rimpianto legato alla sua nonna, scomparsa durante la pandemia.
Il ricordo della nonna e il rimpianto di un coming out non realizzato
Ospite di Caterina Balivo, Tommaso Zorzi ha parlato con emozione della sua nonna Pina, una figura fondamentale nella sua vita. La sua commozione è stata palpabile mentre rievocava i momenti trascorsi insieme e il dolore di non aver mai avuto l’opportunità di fare coming out con lei. Purtroppo, la nonna di Zorzi ha sofferto di un ictus che le ha impedito di parlare negli ultimi anni della sua vita. Questo ha reso ancora più difficile per il giovane influencer esprimere i suoi sentimenti e la sua verità.
Zorzi ha rivelato che il suo più grande rimpianto è proprio quello di non aver potuto condividere con lei la sua identità. “Nonna Pina mi ha capito subito”, ha dichiarato, sottolineando il legame speciale che li univa. La mancanza di un dialogo aperto e sincero con la nonna pesa su di lui, soprattutto considerando che la donna è deceduta a causa del Covid-19, in una casa di riposo, senza che lui potesse vederla negli ultimi mesi.
La canzone che ricorda la nonna
Durante l’intervista, Zorzi ha menzionato una canzone che rappresenta il suo legame con la nonna: “Vola Colomba“. Questo brano, che lei cantava per farlo addormentare, è diventato un simbolo della loro relazione. L’influencer ha descritto come la melodia lo faccia sentire vicino a lei, ma allo stesso tempo gli ricorda la ferita aperta della sua perdita. “È una canzone che non riesco ad ascoltare tutta, perché mi ricorda troppo mia nonna”, ha confessato, evidenziando come la musica possa evocare ricordi intensi e nostalgici.
Zorzi ha condiviso anche aneddoti della sua infanzia, raccontando di come la nonna fosse sempre pronta a sostenerlo, anche nelle sue scelte più eccentriche, come quando si vestiva da contadina. “Era la prima a impuntarsi e a dire che se io volevo vestirmi così, allora lo avrei fatto”, ha raccontato, mostrando quanto fosse importante per lui il supporto incondizionato della nonna.
Un messaggio di amore e comprensione
Il racconto di Tommaso Zorzi non è solo una confessione personale, ma un messaggio di amore e comprensione. La sua vulnerabilità ha toccato il cuore di molti, rivelando come il legame tra un nipote e una nonna possa essere profondo e duraturo. Zorzi ha espresso il desiderio di essere stato più onesto con lei, di aver condiviso la sua vera identità, e questo rimpianto lo accompagna ogni giorno.
La sua storia invita a riflettere sull’importanza della comunicazione e dell’accettazione, non solo all’interno delle famiglie, ma anche nella società. La figura della nonna, simbolo di amore incondizionato, rappresenta un faro di speranza e comprensione, un messaggio che risuona forte in un mondo che spesso fatica ad accettare le diversità.
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