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Super vacanze di Natale

Trama

  • Regia: Paolo Ruffini
  • Cast: Paolo Ruffini, Christian De Sica, Massimo Boldi, Jerry Calà, Diego Abatantuono, Nadia Rinaldi, Monica Scattini, Massimo Ghini, Nino Frassica, Biagio Izzo, Alena Seredova
  • Genere: commedia, colore
  • Durata: 86 minuti
  • Produzione: Italia, 2017
  • Distribuzione: Filmauro
  • Data di uscita: 14 dicembre 2017

Super Vacanze di Natale loc definitiva“Super vacanze di Natale” è letteralmente un ‘super cinepanettone’ che si propone di unire le più esilaranti e celebri scene dei cinepanettoni degli anni passati. 35 anni di pura comicità in stile italiano in 90 minuti di film.

Super Vacanze di Natale: un Natale improntato sul revival

Paolo Ruffini, unico attore ‘del presente’, sarà il presentatore di questo medley di comicità natalizia.

Gli spettatori potranno così rivivere tutte le scene che hanno fatto la storia della commedia italiana, e che vedono naturalmente presenti Christian De Sica, Massimo Boldi, Diego Abatantuono, Sabrina Ferilli, Massimo Ghini, Stefania Sandrelli, Michelle Hunziker, Lillo e Greg, Claudio Bisio, Ezio Greggio, e dulcis in fundo il grande Alberto Sordi.

Come un fiore che nasce dal fango

La scelta di optare per un revival non è propriamente casuale: gli incassi dei cinepanettoni sono, da anni, in calo, tant’è che De Laurentiis non sa se effettivamente il film sia da considerarsi  una chiusura definitiva del genere in questione; ciò nonostante, non si può negare che la comicità ‘trash’ del suddetto format abbia influenzato notevolmente il pubblico giovanile, che l’ha ricoperta di un nuovo significato: il ‘trash’ usato in chiave autoironica, anziché puramente ironica, ovvero la consapevolezza che i cinepanettoni siano sì film-spazzatura, ma allo stesso tempo fonte d’ispirazione per un nuovo tipo di comicità cinica improntata su una pseudo autosvalutazione in termini intellettivi. Tra i tanti esempi del genere, si può pensare a Maccio Capatonda e al suo “Natale al cesso”, come pure “Italiano medio”, film parodia della comicità ‘alla cinepanettone’.

In un certo senso, quindi, un’ipotetica chiusura di un genere che, volenti o nolenti, ha determinato la neo comicità italiana e che ha avuto per un lungo periodo l’approvazione del pubblico.

Trailer

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