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Sophie: morta la cantante a 34 anni

Sophie Xeon, la produttrice-musicista nominata ai Grammy il cui lavoro pionieristico ha unito dolci melodie pop con rumori meccanici in un genere ora noto come Hyper-pop, è morta sabato sera in un incidente di arrampicata ad Atene. Aveva 34 anni.

Sophie: pura innovazione

sophie musica

“Fedele alla sua spiritualità, si era arrampicata per guardare la luna piena e accidentalmente è scivolata ed è caduta”, afferma una dichiarazione della sua etichetta che annuncia la morte. “Lei sarà sempre qui con noi.”

Ispirata ugualmente dalla musica pop e dai suoni industriali schiaccianti, dall’uscita del suo primo singolo, “Nothing More to Say“, nel 2013, l’influenza di Sophie è stata subito evidente nel mondo pop.

Quel suono si è diffuso rapidamente negli ultimi anni attraverso molti artisti sull’etichetta PC Music di Cook, e l’influenza di Sophie può essere ascoltata praticamente da ogni artista sulla playlist Hyper-pop di Spotify.

Il produttore-musicista Jack Antonoff, che ha lavorato a lungo con Taylor Swift, Lorde, the Chicks e altri, ha scritto su Twitter: “Per me il genio di Sophie è stato il modo in cui ha preso questo concetto di più grande, uno strumento che tanti hanno usato cinicamente e invece lo ha reso brillante e stimolante”.

Le origini del genio della Hyper-Pop

Sophie

Nata a Glasgow, come Samuel Long nel settembre 1986. Ha partecipato a rave locali da bambina, ha iniziato a fare il DJ e a produrre da adolescente e nel 2013 ha iniziato a pubblicare singoli come “Nothing More to Say“, “Bipp / Elle”.

Madonna l’aveva cercata per co-produrre il singolo del 2015 “Bitch, I’m Madonna”. Sophie ha anche collaborato con Charli Xcx al suo Ep “Vroom Vroom” e successivamente nel suo singolo di successo “After The Afterparty”.

Fino alla pubblicazione del primo album aveva deciso di tenere nascosta la sua identità. Poi in alcune interviste aveva raccontato di essere una donna transgender: “Significa prendere il controllo del proprio corpo e renderlo più vicino alla propria anima, senza che combattano tra di loro”. L’artista aveva scelto di non essere identificata con pronomi utilizzati per generi maschili o femminili.

Sophie si è poi concentrata sul proprio lavoro, rilasciando “Oil of Every Pearl’s Un-Insides” nel 2018, che le è valsa una nomination ai Grammy Award per il miglior album dance / elettronico 2019. Il suo lavoro più recente è stato collaborazioni e remix con artisti affini come Arca, Cashmere Cat, Brooke Candy e Shygirl.

Federica Contini

31/01/2021

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