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Questa scena de “Luci della città” è un capolavoro dell’anima prima che del cinema

Luci della città è un film muto del 1931, scritto, prodotto, diretto e interpretato da Charlie Chaplin. È l’ultimo film col personaggio di Charlot. Acclamato dalla critica e da molti registi come una delle migliori pellicole mai prodotte, è tra i film più famosi di Chaplin, scelto per la preservazione nel 1991 dal National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Il film rimase in lavorazione per ben tre anni e vennero utilizzati ben 100 000 metri di pellicola, tempi inconcepibili anche per i mezzi odierni.

Luci della città, la trama

Alla fastosa inaugurazione della statua “Pace e Prosperità“, in una città americana, il vagabondo Charlot si rivela dormiente ai piedi del monumento e tra l’ilarità generale, viene cacciato dalle autorità. Più tardi incontra una fioraia cieca che lo crede un milionario e lui, innamorandosi a prima vista, le compra un fiore. La sera stessa salva la vita ad un vero milionario che, ubriaco, sta per cadere nel fiume, e che per ricompensarlo lo porta a casa sua e in un locale a festeggiare. Il giorno seguente, con l’aiuto del facoltoso amico, compra tutti i fiori della bella fioraia e la porta a casa con la macchina del milionario. Passata la sbornia, quest’ultimo si rivela freddo e indifferente e caccia via il povero Charlot, che torna a vagare per la città, cercando di trovare i soldi per curare la malattia dell’amata.

La famosa scena del film

Un vagabondo cerca per l’intero film di convincere una ragazza cieca (Virginia Cherrill) che in realtà è milionario, ma fallisce miseramente. Sconfitto, va a trovarla. Quando si tengono per mano, sarà come se, finalmente, potessero “vedersi” veramente, al di là della loro condizione di classe e dei loro corpi. Chaplin sapeva come arrivare ai cuori della gente, e ci riusciva.. Ci riusciva come nessun altro. Qui di seguito la famosa scena del film “Luci della città”.

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