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Questa scena de “La spada nella roccia” ci insegna l’importanza della purezza dell’anima

La spada nella roccia (The Sword in the Stone) è un film d’animazione del 1963 diretto da Wolfgang Reitherman. Fu l’ultimo film ad uscire prima della morte di Walt Disney (avvenuta il 15 dicembre 1966) ed è stato anche l’ultimo ad essere prodotto tutto sotto la supervisione di quest’ultimo. La pellicola è basata sul romanzo omonimo di T. H. White, rielaborazione della storia dell’infanzia di Re Artù. La spada nella roccia, prodotto con un budget di 4 milioni di dollari, fu un successo finanziario al botteghino e divenne il sesto film di maggior incasso del 1963 con un totale di 34.182.353 dollari.

La spada nella roccia, la trama

Il re d’Inghilterra, Uther Pendragon, muore senza lasciare eredi al trono. Il regno rischia dunque di essere distrutto dalla guerra. Miracolosamente, a Londra appare una spada conficcata in un’incudine e sopra di essa vi è incisa una profezia: chiunque rimuoverà l’arma sarà il nuovo re. Siccome nessuno riesce nell’impresa, la spada viene ben presto dimenticata. Diversi anni dopo, Artù, un orfano dodicenne soprannominato Semola, accompagna il fratello adottivo Caio in una battuta di caccia. Quando una delle frecce di Caio finisce accidentalmente nel bosco, il ragazzino viene mandato alla sua ricerca. Finalmente Artù trova la freccia, che si era conficcata su un ramo: mentre si arrampica sull’albero per recuperarla, un altro ramo si spezza e il ragazzino cade sul tetto di una casetta. Semola si ritrova così al cospetto di Merlino, un anziano mago, e di Anacleto, un gufo parlante.

La famosa scena del film

E’ una delle storie più antiche del mondo quella di Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda. Un pizzico di magia caratterizza l’intera pellicola e tra le scene più belle troviamo quella di Semola che riesce ad estrarre la spada dalla roccia. Qui di seguito la famosa scena de “La spada nella roccia”.

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