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Paolo Bonolis: “Lo smartphone si può avere solo dai 16 anni”

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Paolo Bonolis, noto conduttore televisivo italiano, ha espresso le sue preoccupazioni riguardo all’uso eccessivo degli smartphone tra i giovani. In un’intervista rilasciata a Oggi, Bonolis ha condiviso le sue esperienze personali e le sue opinioni sui rischi legati all’abuso di dispositivi elettronici. Con un approccio diretto e sincero, ha messo in luce la necessità di stabilire limiti e regole per i più giovani, sottolineando l’importanza di vivere esperienze autentiche.

La posizione di Bonolis sull’uso degli smartphone

Durante l’intervista, Bonolis ha affermato con fermezza: “Lo smartphone si può avere solo dai 16 anni. Punto”. Questa dichiarazione riflette la sua preoccupazione per il modo in cui i dispositivi elettronici influenzano la vita dei giovani. Secondo il conduttore, l’uso eccessivo di smartphone e internet crea una sorta di “universo parallelo” in cui i ragazzi si rifugiano, allontanandosi dalla vita reale. Bonolis ha osservato che questo fenomeno non riguarda solo i giovani, ma anche molti adulti, che sembrano perdere il contatto con la realtà.

Il conduttore ha messo in evidenza come questa dipendenza dalla tecnologia possa compromettere la capacità dei giovani di affrontare le sfide quotidiane, come lo studio e il lavoro. “I giovani crescono incapaci di affrontare la fatica, anche quella di studiare”, ha dichiarato, evidenziando che la mancanza di esperienza nel superare le difficoltà porta a una svalutazione del lavoro e dei risultati ottenuti.

La vita familiare di Paolo Bonolis

Paolo Bonolis, che ha compiuto 63 anni il 14 giugno, è padre di cinque figli. Due di loro, Stefano e Martina, sono nati dal suo primo matrimonio e vivono negli Stati Uniti. Gli altri tre, Silvia , Davide e Adele , sono nati dalla sua attuale moglie, Sonia Bruganelli. Riguardo alla gestione dell’uso della tecnologia con i suoi figli, Bonolis ha dichiarato che non ricorda esattamente a che età hanno ricevuto il loro primo smartphone, ma ha sottolineato che non è stato complicato affrontare la questione.

Bonolis ha spiegato che è fondamentale trasmettere ai ragazzi l’importanza di vivere esperienze dal vivo, piuttosto che limitarsi a guardare film o eventi sportivi attraverso uno schermo. “È più bello praticarlo che doverlo guardare”, ha affermato, riferendosi alla passione di Davide per lo sport. Tuttavia, ha anche avvertito che i genitori devono essere coerenti nei loro comportamenti, poiché i ragazzi tendono a emulare le azioni degli adulti piuttosto che seguire i loro consigli.

L’approccio personale di Bonolis alla tecnologia

Paolo Bonolis ha rivelato di possedere un vecchio telefono Nokia, che utilizza principalmente per effettuare chiamate, e uno smartphone, che usa sporadicamente per videochiamare i suoi nipotini negli Stati Uniti. “È raro vedermi col cellulare in mano”, ha affermato, esprimendo la sua preferenza per attività più tradizionali come la lettura, l’incontro con amici e la pratica di sport.

Il conduttore ha ribadito che il problema principale non è l’uso della tecnologia in sé, ma l’abuso. Ha paragonato l’uso degli smartphone al consumo di alcol, affermando che un moderato consumo di vino può essere accettabile, ma un eccesso può portare a gravi conseguenze. Con questa analogia, Bonolis ha voluto sottolineare l’importanza di un uso responsabile e consapevole della tecnologia, soprattutto tra i giovani.

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Luigi Gigli

Luigi Gigli

Sono Luigi Gigli, critico d'arte, scenografo e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassiona tutto ciò che ruota intorno a gossip, serie TV, film e programmi televisivi. Con il mio background in video editing e scenografia, analizzo e racconto con uno sguardo unico le tendenze e i dietro le quinte di questo affascinante universo.

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