Milly Carlucci, nota conduttrice del programma “Ballando con le stelle”, ha recentemente condiviso alcuni dettagli della sua vita e carriera in un’intervista al magazine Vanity Fair. La presentatrice ha rivelato come la sua decisione di lasciare gli studi universitari, a pochi passi dalla laurea in architettura, abbia causato grande preoccupazione tra i suoi genitori. Questo racconto offre uno spaccato interessante sulla sua evoluzione professionale e sulle sfide affrontate nel mondo della televisione.
La scelta di abbandonare gli studi
Durante l’intervista, Milly Carlucci ha raccontato di come, a un passo dalla laurea, abbia deciso di seguire Renzo Arbore nel programma “L’altra domenica”. Questa scelta ha lasciato i suoi genitori in uno stato di grande angoscia, poiché stava rinunciando a una carriera considerata seria per intraprendere un percorso nel mondo della televisione, che all’epoca era visto come poco stabile e poco rispettabile. La conduttrice ha dichiarato: “Erano disperati, ma li capisco: stavo rinunciando a una professione molto seria per una cosa che sembrava una stupidaggine, la tv… Anche io oggi, da madre, mi dispererei…”. Questo passaggio evidenzia non solo il conflitto tra aspirazioni personali e aspettative familiari, ma anche la trasformazione del settore televisivo nel corso degli anni.
Milly ha poi aggiunto che, con il senno di poi, avrebbe voluto dare ai suoi genitori la soddisfazione di completare gli studi. Fortunatamente, le sue sorelle hanno colmato questa lacuna, conseguendo due lauree a testa, con una di loro che ha addirittura ottenuto tre lauree. Questo aspetto della sua vita familiare mette in luce l’importanza dell’istruzione e come, nonostante le sue scelte, la famiglia Carlucci abbia continuato a valorizzare il percorso accademico.
La perfezione e il controllo nel mondo dello spettacolo
Un altro tema affrontato nell’intervista è stato il modo in cui Milly Carlucci gestisce la sua immagine pubblica e il suo ruolo di direttrice artistica nel talent show. La giornalista di Vanity Fair ha notato che Milly sembra non aver mai commesso errori in diretta, chiedendole se questa apparente perfezione possa essere interpretata come freddezza. La conduttrice ha risposto affermando di non essere mai stata perfetta e che, in quanto direttrice artistica, non può permettersi di perdere il controllo. “Le mie scelte spostano soldi, e in questa posizione nessuno può permettersi di fare la pazza o rovesciare i propri malumori sugli altri… Io devo essere la roccia su cui gli altri si appoggiano, la mia emotività la tengo per me…”. Questa affermazione sottolinea la responsabilità che comporta il suo ruolo e la necessità di mantenere una certa professionalità, anche in situazioni di stress.
Il contributo di Raffaella Carrà
Infine, Milly Carlucci ha parlato del percorso delle donne nella televisione italiana, riconoscendo le difficoltà che ha affrontato all’inizio della sua carriera. Ha ricordato un’epoca in cui le vallette erano costrette a rimanere in silenzio, un contesto che ha reso difficile per le donne emergere nel settore. “Oggi lo diamo per assodato, ma io vengo dall’epoca delle vallette mute, ci è voluto tempo…”. Milly ha attribuito parte del suo successo a Raffaella Carrà, che ha aperto la strada per molte donne nel mondo dello spettacolo. “Seguendo la sua scia, anch’io mi sono messa su quel sentiero: co-conduttrice, conduttrice, autrice, capoprogetto e ora direttore artistico…”. Questo riconoscimento del lavoro di Raffaella Carrà evidenzia l’importanza delle figure pionieristiche nel settore e come le conquiste di una generazione possano influenzare positivamente quelle successive.
L’intervista a Milly Carlucci offre uno spaccato significativo della sua vita, delle sue scelte e delle sfide affrontate nel mondo della televisione, rivelando un percorso ricco di determinazione e resilienza.
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