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Le Migliori Interpretazioni Femminili del 2018

Le Migliori Interpretazioni Femminili del 2018

Anche quest’anno volge al termine e, in vista dei prossimi Golden Globe e premi Oscar che attireranno su di sé tutta l’attenzione, abbiamo deciso di stilare una classifica delle migliori interpretazioni femminili del 2018. Beh, in realtà questa non è una vera e propria classifica, quanto piuttosto un breve ma esaustivo riassunto che comprende le produzioni di grande e piccolo schermo.

Julia Roberts in “Homecoming”

Homecoming

Amazon Video ormai colleziona soltanto grandi successi e “Homecoming” è sicuramente uno di questi. La serie vede protagonista l’attrice premio Oscar Julia Roberts che veste i panni di Heidi Bergman, un personaggio complesso che non smette mai di stupirci. Heidi è un’assistente sociale che lavora per il governo e la Roberts riesce a farci affezionare profondamente alla donna, grazie alla sua delicatezza nei casi ma soprattutto alla sua determinazione.

Amy Adams in “Sharp Objects”

Sharp Objects

Beh, qui dobbiamo essere onesti e confessare il nostro amore per Amy Adams. L’attrice pluricandidata agli Oscar ha dato prova del suo talento durante la sua lunghissima carriera, dove si è dimostrata sempre una professionista versatile capace di dare il meglio di sé anche nei ruoli più disparati. In “Sharp Objects” (trasmessa da Sky Atlantic), la Adams interpreta il ruolo di Camille Preaker, una giornalista costretta a tornare nella sua città natale per indagare sulla scomparsa di due bambine. Proprio in quest’occasione, Camille farà un vero e proprio tuffo nel passato, ritrovandosi a fare i conti con il difficile rapporto con la madre e con la mentalità bigotta del luogo in cui è cresciuta. Inutile dire che Amy Adams riesce a rendere Camille un personaggio memorabile!

Emma Stone in “Maniac”

Maniac

Ah, Emma! Ci regali sempre tante gioie! L’attrice premio Oscar riveste i panni di una donna depressa e problematica nella serie Netflix “Maniac”, dove riesce a riportarci indietro nel tempo alla sua incredibile performance in “Birdman”. Non vi è alcuno spazio per un personaggio semplice come quello di Mia in “La La Land”… No, qui la Stone fa qualcosa di completamente diverso e riesce a donare di un grande spessore un personaggio femminile che merita davvero una grande attenzione.

Jessica Biel in “The Sinner”

The Sinner

Chi si sarebbe mai aspettato un’interpretazione così magistrale proprio da Jessica Biel? L’attrice finalmente ha avuto modo di dimostrare il proprio talento in un ruolo psicologicamente molto complesso. In “The Sinner”, la Biel interpreta Cora Tannetti, una donna dalla vita apparentemente regolare che si ritrova tuttavia catapultata in un processo dopo aver ucciso brutalmente un uomo. Indimenticabile la scena che vede Cora alla sbarra e riesce a coronare la Biel come una delle migliori interpreti dell’anno. Non ci sorprende affatto che l’attrice abbia ricevuto una nomination ai Golden Globe e una agli Emmy.

Margot Robbie in “Tonya”

Tonya

Margot Robbie si è inserita nella sua generazione come un’interprete eccellente e “Tonya” ne è stata la grande prova. Il film, per il quale l’attrice ha ricevuto la sua prima nomination agli Oscar come Miglior attrice protagonista, racconta la nota storia di Tonya Harding, un’atleta bravissima ma al tempo stesso spietata. La Robbie riesce a donare al suo personaggio entrambi questi tratti, misti talvolta a delicatezza ma soprattutto a determinazione.

Frances McDormand in “Tre Manifesti a Ebbing, Missouri”

Tre manifesti a Ebbing, Missouri

Tranquilli, non ci eravamo dimenticati di lei. Frances McDormand ci aveva già conquistato con la sua freddezza in “Fargo” e, grazie a “Tre Manifesti a Ebbing, Missouri”, conquista il suo secondo premio Oscar come Miglior attrice protagonista. Alzi la mano chi aveva tifato per lei lo scorso febbraio! E non provate a mentire… Nel ruolo di Mildred Hayes vi è tutto: il dolore di una madre che ha perso la propria figlia, la frustrazione di chi sente di non aver avuto giustizia e la rabbia di chi crede che i poteri alti non facciano nulla di costruttivo. In questa pellicola avvincente e profonda, la McDormand ci rende davvero fieri.

 

Claudia Pulella

 

 

 

 

 

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