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La Rai chiarisce la situazione di Sigfrido Ranucci: nessuna sanzione disciplinare

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La Rai ha recentemente emesso una nota ufficiale in cui chiarisce la posizione di Sigfrido Ranucci, conduttore del programma ‘Report‘, riguardo a presunti provvedimenti disciplinari. La comunicazione dell’azienda sottolinea che non è stata intrapresa alcuna azione disciplinare nei confronti del giornalista, ma si è limitata a ricordargli le regole interne riguardanti i rapporti con i media. Questo chiarimento arriva in un contesto di crescente attenzione verso la libertà di stampa e il ruolo dei giornalisti nel panorama informativo italiano.

La nota della Rai e il richiamo alle regole aziendali

Nella nota diramata dalla Rai, viene specificato che “non è stata fatta alcuna contestazione disciplinare nei suoi confronti”. L’azienda ha voluto precisare che il vicedirettore Ranucci ha ricevuto solo un richiamo riguardo alle vigenti norme aziendali, che si applicano a tutti i dipendenti e collaboratori della Rai. Questo richiamo si riferisce in particolare ai rapporti con gli organi d’informazione e alle regole specifiche che riguardano i giornalisti. La Rai ha voluto chiarire che tali regole sono fondamentali per mantenere l’integrità e la professionalità all’interno dell’azienda, e che ogni dipendente è tenuto a rispettarle.

Il caso di Sigfrido Ranucci: la lettera e le contestazioni

La questione è emersa quando Sigfrido Ranucci ha condiviso sui social media una lettera datata 10 giugno, firmata dall’amministratore delegato della Rai, Giampaolo Rossi, e dal direttore delle Risorse Umane, Felice Ventura. Nella lettera, Ranucci è stato informato di presunti comportamenti non conformi alle regole aziendali. In particolare, l’azienda ha contestato la sua partecipazione a una trasmissione su La7, sostenendo che non fosse stata autorizzata. Ranucci ha risposto affermando di aver ricevuto l’autorizzazione dal direttore Corsini per promuovere la seconda parte della stagione di ‘Report‘.

Inoltre, il conduttore ha spiegato che gli è stato contestato anche il fatto di aver presentato il suo libro a Mestre e di aver rilasciato un’intervista in cui parlava della libertà di stampa in Italia. Ranucci ha chiarito che le sue dichiarazioni non riguardavano la Rai, ma il contenuto del suo libro, ‘La Scelta‘, edito da Bompiani. Ha anche menzionato di aver partecipato a ‘Piazza Pulita‘ per difendere il programma ‘Report‘ e il collega Giorgio Mottola dalle accuse di manipolazione. Ranucci ha concluso affermando che se il provvedimento disciplinare fosse legato alla sua difesa della libertà di stampa, lo accetterebbe con orgoglio.

Le reazioni e le implicazioni politiche

Sandro Ruotolo, esponente del Partito Democratico e responsabile dell’informazione nella segreteria del partito, ha commentato la lettera ricevuta da Ranucci, definendola un atto di intimidazione. Ruotolo ha sottolineato che il procedimento disciplinare rappresenta un attacco alla libertà di espressione e un tentativo di silenziare una voce critica all’interno del servizio pubblico. Ha evidenziato come, a poco più di un mese dall’entrata in vigore del Media Freedom Act, che richiede all’Italia di riformare la governance della Rai per garantirne l’autonomia, ci sia un clima di crescente preoccupazione per la libertà di stampa.

Ruotolo ha messo in evidenza che l’azione contro Ranucci è un segnale di una deriva preoccupante, in cui il governo sembra voler mettere a tacere i giornalisti scomodi e smantellare i programmi di approfondimento. In un momento in cui l’informazione pubblica e pluralista è più necessaria che mai, il caso di Ranucci solleva interrogativi sulla direzione futura della Rai e sul rispetto dei diritti dei giornalisti all’interno dell’azienda.

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Fede Petrini

Fede Petrini

Sono Fede Petrini, laureato in lingue e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassionano gossip, programmi TV, cinema e serie TV, che esploro con entusiasmo e curiosità.

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