La visita ufficiale del re Maha Vajiralongkorn, noto anche come Rama X, in Bhutan segna un momento significativo nella storia della monarchia thailandese. Dopo nove anni di regno, il sovrano ha intrapreso il suo primo viaggio di Stato all’estero, accompagnato dalla regina Suthida. Questo viaggio ha l’obiettivo di rafforzare i legami tra i due regni, come comunicato dalla casa reale thailandese. La visita rappresenta un passo importante per il re, che fino ad ora non aveva mai lasciato la Thailandia per un evento di tale portata.
L’arrivo in Bhutan e la cerimonia di benvenuto
Il re e la regina sono atterrati in Bhutan venerdì, accolti dai membri della famiglia reale bhutanese all’aeroporto. La cerimonia ufficiale di benvenuto si è svolta presso Tashichoedzong, un monastero storico che funge da sede della famiglia reale del Bhutan. Durante l’accoglienza, erano presenti anche l’ex re Jigme Singye Wangchuk e i due figli maggiori del re attuale, il principe ereditario Jigme Namgyel e il principe Jigme Ugyen. Questo incontro ha avuto un’importanza particolare, poiché ha visto la partecipazione di entrambe le famiglie reali in un contesto di amicizia e collaborazione.
Successivamente, i sovrani thailandesi hanno partecipato a un incontro con Je Khenpo, il leader spirituale del Bhutan. Questo incontro ha rappresentato un momento di grande significato, culminato in una foto storica che ha immortalato i quattro re insieme. La presenza di entrambe le famiglie reali sottolinea l’importanza delle relazioni diplomatiche e culturali tra Thailandia e Bhutan.
Un re che rompe il silenzio: il significato della visita
La visita del re Maha Vajiralongkorn è particolarmente significativa, poiché fino ad ora non aveva mai intrapreso un viaggio di Stato all’estero. Questo contrasta con la tradizione dei suoi genitori, il re Bhumibol e la regina Sirikit, che avevano effettuato numerosi viaggi internazionali. Nel 1960, ad esempio, la coppia reale intraprese un viaggio negli Stati Uniti e in quattordici paesi europei, un evento che contribuì a migliorare l’immagine della Thailandia nel mondo e a rafforzare la popolarità della monarchia.
Il re Vajiralongkorn, pur non essendo un re isolato, ha trascorso gran parte del suo tempo all’estero, in particolare in Baviera, dove viveva prima di diventare re nel 2016. Questo viaggio in Bhutan segna quindi un cambiamento significativo nella sua politica di relazioni internazionali, suggerendo un’apertura verso il mondo esterno e un desiderio di costruire legami più forti con altri paesi.
La regina Suthida: un viaggio che affonda le radici nel passato
La regina Suthida, anch’essa presente durante questa visita, ha una storia affascinante che si intreccia con quella del re. Prima di diventare regina, Suthida lavorava come hostess per la Thai Airways, dove ha incontrato il principe ereditario. La loro storia d’amore è iniziata in un contesto di lavoro, e nel 2014, il principe l’ha nominata comandante della sua guardia domestica. Questo legame personale ha portato alla sua incoronazione nel 2019, durante una cerimonia che ha attirato l’attenzione di tutto il paese.
La presenza della regina Suthida in questo viaggio sottolinea l’importanza del suo ruolo nella monarchia thailandese e la sua capacità di rappresentare il paese in contesti internazionali. La sua storia personale e il suo percorso professionale offrono uno spaccato interessante della vita della famiglia reale, contribuendo a umanizzare la figura del monarca e a rendere la monarchia thailandese più accessibile al pubblico.
La visita in Bhutan del re e della regina rappresenta quindi non solo un momento di diplomazia, ma anche un’opportunità per rafforzare i legami culturali e storici tra due nazioni, con la speranza di un futuro di collaborazione e amicizia.
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