Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi, torna a far parlare di sé dopo anni di silenzio. Ospite fissa del programma “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” condotto da Piero Chiambretti su RaiTre, ha deciso di condividere le sue esperienze e riflessioni. In un’intervista rilasciata a Chi, Pascale si è aperta riguardo ai suoi sentimenti e alle sfide affrontate dopo la fine della sua relazione con il fondatore di Forza Italia e il suo matrimonio con Paola Turci.
La sensazione di dissociazione e la crescita personale
Francesca Pascale ha descritto il periodo successivo alla sua separazione come un momento di dissociazione. “Non stavo bene, ma guardavo da spettatrice quello che accadeva”, ha dichiarato. Questo distacco le ha permesso di osservare il suo passato con una nuova consapevolezza, riconoscendo gli errori e le dinamiche che l’hanno coinvolta. La sua esperienza l’ha portata a riflettere su come le relazioni e le esperienze vissute possano influenzare la propria identità.
Pascale ha trovato conforto in un analista, che l’ha aiutata a elaborare la sua situazione. Ha rivelato che ciò che le è mancato di più non è stata la fine della relazione con Berlusconi, ma la sua presenza. “Vivo quella mancanza come se mi avessero tolto un braccio”, ha affermato, sottolineando quanto fosse importante per lei il legame che avevano costruito. La nostalgia per i momenti condivisi, le risate e le conversazioni profonde è palpabile nelle sue parole.
L’amore per Silvio Berlusconi e le sfide politiche
Riflettendo sulla sua relazione con Silvio Berlusconi, Pascale ha espresso quanto fosse difficile trovare qualcuno che comprendesse la sua esperienza. Ha condiviso che, nonostante le critiche ricevute, il suo amore per il presidente rimane intatto. “Non sono pronta a innamorarmi di nuovo”, ha affermato, evidenziando come la sua dedizione a Berlusconi abbia lasciato un’impronta profonda nella sua vita.
Pascale ha anche parlato delle tensioni politiche che hanno contribuito alla crisi del loro rapporto. La sua inclinazione a esprimere opinioni forti e personali ha creato attriti all’interno di Forza Italia, dove è stata vista come una voce discordante. “Ero una scheggia impazzita”, ha detto, rivelando come le sue posizioni individuali abbiano suscitato reazioni negative. Nonostante ciò, Pascale ha sempre cercato di promuovere l’inclusione e il dialogo, valori che Berlusconi ha sostenuto nel corso della sua carriera politica.
Impegno per i diritti civili e la lotta contro gli stereotipi
Oggi, Francesca Pascale continua a impegnarsi attivamente per i diritti civili, un tema che le sta particolarmente a cuore. Ha sottolineato l’importanza di affrontare questioni come l’orientamento sessuale e la salute mentale, affermando che tali argomenti dovrebbero essere al di sopra delle ideologie politiche. “I diritti civili sono di tutti”, ha dichiarato, criticando l’etichettatura politica che spesso accompagna queste tematiche.
Pascale ha evidenziato come la paura di affrontare l’omosessualità e la salute mentale stia portando i giovani a situazioni estreme, come il suicidio. La sua posizione è chiara: è fondamentale che la società parli apertamente di questi problemi, senza timori o pregiudizi. La sua esperienza personale e il suo impegno per la giustizia sociale la rendono una voce importante nel dibattito contemporaneo sui diritti civili in Italia.
Ultimo aggiornamento: martedì 20 maggio 2025, 17:02.
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