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Festival di Berlino 2017: chi sono i vincitori?

Chiude i battenti il Festival di Berlino 2017 e proclama i vincitori di quest’anno, anche se sarà stato sicuramente difficile trovare il migliore, dato che c’erano titoli validissimi.

Festival di Berlino 2017: chi ha vinto al Competition?

festival di berlino 2017 vincitore

Ildikò Enyedi tiene in mano l’Orso d’oro di fronte il Berlinale Palast.

La giuria internazionale del Festival di Berlino 2017 con a capo Paul Verhoeven, è composta da Dora Bouchoucha Fourati, Olafur Eliasson, Maggie Gyllenhaal, Julia Jentsch, Diego Luna e Wang Quan’an. La sezione Competion vede come suo vincitore “On Body And Soul” della regista ungherese Ildikò Enyedi; la storia d’amore che nasce in un mattatoio di Budapest e che si rivela diversa dalla solita routine romantica si aggiudica l’Orso d’oro come miglior film. Il Gran Premio della giuria è andato invece a “Félicité” di Alain Gomis con il suo amore materno accostato alla passione per la musica.

Aki Kaurismäki festival di berlino 2017

Aki Kaurismäki posa per i fotografi con viso minaccioso (stile Jack Nicholson in “Shining”) con in mano l’Orso d’argento.

L’Orso d’argento per la miglior giuria va ad Aki Kaurismäki con “The Other Side Of Hope“, l’amicizia tra un siriano e un finlandese in un clima politico contemporaneo. Kaurismäki, però, non è salito sul palco a ritirare la statuetta, non si sanno le ragioni. Il regista è stato visto molto alterato, ha solo guardato con disprezzo il palco puntando un dito contro ed è stato successivamente raggiunto da  sarà rimasto deluso da Dora Bouchoucha Fourati, che gli ha consegnato l’Orso. Kaurismäki l’ha mesa in tasca con noncuranza e l’ha tirata fuori esclusivamente per usarla come un microfono e dire “grazie signore e signori”. È evidente che sia rimasto deluso da questo unico premio, sicuramente ambiva a qualcosa di più ‘dorato’.

Il premio Alfred Bauer è stato assegnato al misterioso “Pokot” della polacca Agnieszka Holland. L’Orso argento al miglior attore è di Georg Friedrich per l’interpretazione in “Bright Nights“, mentre l’attrice femminile migliore è stata la bellissima coreana Kim Min hee  per “On the Beach at Night Alone“. La sceneggiatura migliore è di Sebastián Lelio e Gonzalo Maza per “Una mujer fantástica” dello stesso Lelio. Il miglior contributo artistico, in questo caso come editing, è di Dana Bunescu per “Ana, mon amour“.

Festival di Berlino 2017: il miglior documentario e il vincitore del Teddy Award

Nei due giorni precedenti sono stati già eletti i vincitori delle altre categorie, per la sezione Panorama vincono il Premio del Pubblico tre film: primo tra tutti l’acclamato “I am not your Negro” di Raoul Peck, secondo “Chavela” di Catherine Gund e al terzo posto “Ghost Hunting” di Raed Andoni; quest’ultimo ha vinto anche il premio come migliore documentario.

close knit festival di berlino 2017

Locandina di “Close Knit”.

Per la categoria Forum, il Teddy Award, che proclama il miglior film a tematica LGBTQ, quest’anno va alla pellicola giapponese “Close Knit“, diretta da Naoko Ogigami, che, salendo a ritirarlo, ha descritto il Giappone come un paese ancora chiuso e conservatore, ma spera che la stessa presenza di persone LGBT lo aiutino a migliorare. Uno dei membri della giuria, complimentandosi con la Ogigami, ha sostenuto che gli spettatori in “Close Kint” possono vedere la cultura giapponese e i legami familiari attraverso gli occhi della ragazza protagonista, e che la recitazione, il dialogo naturale e umorismo lo rendono un lavoro eccellente.

Festival di Berlino 2017: i vincitori delle altre categorie

La categoria Generation, riservata a titoli per i più giovani, ha decretato suo vincitore “Little Harbour” di Iveta Grófova, che si aggiudica l’Orso di cristallo. La giuria ha sostenuto al riguardo: “Abbiamo scelto un film creativo e autentico. Parla di due bambini che creano un piccolo mondo tutto loro, con le loro regole. Abbiamo trovato la storia molto toccante e gli attori molto credibili”.

Il Gran Premio della Giuria Internazionale Generation Kplus è stato ricevuto sia da “Summer 1993” della regista spagnola Carla Simón, che da “Becoming Who I Was“, del duo coreano Chang-Yong Moon e Jin Jeon.

Dall’altra parte, i membri della Giuria Giovanile Generation 14plus hanno assegnato l’Orso di cristallo al Miglior Film al britannico “Butterfly Kisses“, diretto da Rafael Kapelinski. La giuria ha detto: “Le caratterizzazioni squisitamente differenziate ispirano una grande empatia con i protagonisti nelle situazioni che si ritrovano ad affrontare […] Siamo rimasti affascinati inquietante intensità di questo esaltante debutto nel lungometraggio”.

Erika Micheli

19/02/2017

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