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Dune: a Eric Roth la sceneggiatura del remake di Denis Villeneuve

Nella generale atmosfera di remake, anche Legendary Pictures, il noto studio cinematografico statunitense, non è da meno e ha individuato in Eric Roth, storico sceneggiatore di “Forrest Gump” (per il quale ha vinto un Oscar), lo scrittore che metterà nero su bianco il remake del celeberrimo fantascientifico “Dune”, diretto da Denis Villeneuve.

Dune: lo sceneggiatore di “Forrest Gump” alle prese con lo script per il remake della pellicola fantascientifica di David Lynch

Dune Kyle MacLachlan

Kyle MacLachlan è Paul Atreides in “Dune” (1984), pellicola fantascientifica di David Lynch.

La Legendary ha alla fine scelto Eric Roth come ufficiale sceneggiatore del reboot di “Dune”, pellicola classe 1984 diretta da David Lynch. La riproposizione sarà diretta dal regista canadese Denis Villeneuve, che ha già dato prova di sé nel genere fantascientifico con lungometraggi del calibro di “Arrival” (2016) e l’attesissimo remake “Blade Runner 2049”.

Eric Roth è già noto al mondo cinematografico per aver elaborato le sceneggiature di pellicole come “Forrest Gump” (1994), interpretato da un fantastico Tom Hanks, con il quale è stato insignito del premio Oscar per Miglior sceneggiatura non originale, nonché “Alì” (2000) con Will Smith, “Munich” (2005) con Eric Bana, Daniel Craig e Geoffrey Rush, e “Il curioso caso di Benjamin Button” con Brad Pitt e Cate Blanchett.

Il film del 1984 diretto da David Lynch è stato tratto dall’omonimo romanzo di Frank Herbert, pubblicato per la prima volta nel 1965 come primo capitolo di una saga di sei romanzi. Considerato allora un flop, recentemente è stato annoverato tra le pellicole cult del genere. La nuova versione diretta da Denis Villeneuve e prodotta da Thomas Tull, Mary Parent e Cale Boyter, sarà la prima prova di Eric Roth nella science fiction.

Dune: un lontanissimo futuro dove “chi controlla la Spezia, controlla l’universo”

Le vicende di “Dune” sono ambientate in un lontanissimo futuro nel quale l’umanità ha colonizzato differenti stelle e pianeti e tutto l’universo conosciuto è regolato dal Landsraad, un delicato sistema feudale dove le grandi casate dinastiche, in possesso d’interi pianeti, sono sempre in conflitto tra loro per la supremazia e il ridisegnamento degli equilibri di potere. Tra queste le protagoniste sono la casata Atreides, con sede nel pianeta Caladan; la Harkonnen, con sede a Giedi Primo; e la più importante casata imperiale Corrino, con sede a Kaitain. Ad esse si aggiunge la Gilda Spaziale, un organizzazione che detiene il totale controllo dei mezzi di trasporto tra i mondi dell’impero. L’ago della bilancia di questa situazione politica è la Spezia, una sostanza stupefacente prodotto del ciclo vitale dei vermi giganti di Arrakis, un pianeta desertico.

Protagonista del film è Paul Atreides (allora Kyle MacLachlan), unico figlio ed erede del duca Leto Atreides, alla cui famiglia è stato affidato il controllo del pianeta Arrakis e la sovrintendenza all’estrazione della preziosa droga da parte dell’imperatore Padishah Shaddam IV. Una trappola per la casata Atreides che, tradita da un complotto tra Harkonnen e i Navigatori della Gilda, ripone le sue uniche speranze di riscatto in Paul: il giovane erede guida la ribellione del misterioso popolo dei Fremen, popolo indigeno di Arrakis, da tempo in attesa del Mahdi, il Messia, che lanci un jihad per la riconquista del pianeta e dell’universo.

Alfonso Canale

05/04/2017

 

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