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C’mon C’mon: un film poetico, un gioiello da non perdere

“C’Mon C’Mon” di Mike Mills arriva nelle sale italiane il 7 aprile dopo l’anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2021, portando sullo schermo una storia di famiglia e affetti che emoziona e commuove. Il film è stato girato a gennaio 2020, poco prima della pandemia, ed è stato montato durante il lockdown. Il prolungarsi delle restrizioni riguardo ai cinema ne ha posticipato l’arrivo sul grande schermo.

Un film intenso che arriva al cuore dello spettatore

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Girato in uno splendido bianco e nero “C’mon C’mon” racconta di Johnny, un giornalista radiofonico, impegnato in un progetto di grande respiro che lo vede viaggiare per gli States. L’uomo deve incontrare un gran numero di bambini e chiedere loro cosa ne pensano del mondo e del loro futuro. In un momento così impegnativo professionalmente la sorella Viv gli chiede se può occuparsi del nipotino Jesse, per un breve periodo. La donna deve andare in soccorso del marito, e padre del bambino, che è affetto da disturbi mentali. Johnny accetta, nonostante gli impegni professionali, l’uomo ha un cuore d’oro, ma è molto legato nell’esprimere i propri sentimenti.

C’mon C’mon: come diventare padre in una manciata di giorni

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Questa convivenza improvvisa, imprevista ma non per questo non affrontata con amore, porta zio e nipote a conoscersi profondamente, in modo quasi impensabile inizialmente.

Il regista costruisce un ‘on the road’ tra Los Angeles, New York e New Orleans, realizzando un film poetico, a tratti struggente, che commuove nella sua semplicità. Il bianco e nero elimina il superfluo, la fotografia, nitida e mai banale, esalta le vicende con chiaro scuri che rimandano all’alternanza emotiva dell’essere umano. La semplicità dei dialoghi nasconde un’intensità emozionale che ammalia. Johnny e Jesse bucano lo schermo, con le loro risate, le loro battute, i loro sguardi. Il rapporto tra i due cresce esponenzialmente e Johnny impara velocemente cosa significa ‘accudire’, ritrovandosi a ricoprire un ruolo più paterno che da zio.

Mike Mills e il suo amore per le dinamiche familiari

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Mike Mills scrive e dirige un film per il quale è stato ispirato dal rapporto che il regista ha con suo figlio di sette anni avuto con la moglie Miranda July, con la quale condivide la passione per il narrare storie familiari. La donna è la regista di “Kajillionaire”, del 2020, un film che narra le bizzarre dinamiche di una famiglia disfunzionale. Mills ha recentemente detto in un’intervista a Repubblica che “Essere genitore ti cambia in modo retroattivo, nei tuoi rapporto con il mondo, il passato e il futuro. Tutte le mie prospettive sono cambiate. È stato mio figlio a inventare la battuta del film “sii divertente, quando puoi””.

“C’mon C’mon” è anche il primo film che Joaquin Phoenix ha girato dopo l’impegnativo “Joker”, per il quale ha vinto l’Oscar nel 2020 come Miglior attore Protagonista. Questo è un film di tutt’altro tenore, quasi sommesso, che pone al centro della narrazione i sentimenti, gli affetti. E’ stata una scelta casuale quella dell’attore, che veste alla perfezione i panni di questo giornalista tenero ma impacciato. Le interviste fatte ai bambini non sono finzione, l’attore e la troupe hanno chiesto in giro per gli Stati Uniti a bambini non attori “Quando pensi al futuro come lo immagini?”. Phoenix, dotato di grande capacità mimetica, si è confuso col suo personaggio, e racconta che solo un bambino dopo l’intervista gli ha detto: “Ma tu sei Joker!” Woody Norman, che interpreta il piccolo Jesse è un’attore dotato, che ricorda quanto lo fosse Joaquin, la cui carriera cinematografica iniziò a soli otto anni.

Questo di Mills è un film che consigliamo, perché in bilico tra problemi universali, quali l’incerto futuro che lasciamo ai giovani e questioni ordinarie come convincere un bambino a fare il bagno. Ma anche perché è bello da vedere, con quel bianco e nero retrò e una colonna sonora accattivante.

Maria Grazia Bosu

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