Candace Cameron Bure, nota per il suo ruolo iconico nella serie “Gli amici di papà”, ha recentemente condiviso le sue opinioni sui film horror durante un episodio del suo podcast. Le sue dichiarazioni hanno suscitato un certo scalpore, in particolare per la sua convinzione che la televisione possa fungere da “portale” verso altre dimensioni. La sua posizione ha sollevato interrogativi sul rapporto tra intrattenimento e spiritualità, un tema che l’attrice affronta con serietà.
La visione di Candace sulla televisione come portale
Nel corso del podcast, Candace ha rivelato che la sua famiglia spesso la prende in giro per le sue convinzioni spirituali, in particolare riguardo alla televisione. L’attrice ha descritto il piccolo schermo come un “portale” che può permettere l’ingresso di forze oscure nella propria casa. “Se stai guardando questo, o stai giocando a quel videogioco, o qualsiasi altra cosa, quello è un portale che può far entrare qualcosa dentro casa nostra”, ha affermato. Questa visione ha portato a una netta opposizione nei confronti dei film horror, che per lei rappresentano un rischio inaccettabile.
Candace ha chiarito che non desidera che nessuno guardi film horror nella sua abitazione, poiché crede che possano avere effetti negativi sulla spiritualità e sull’atmosfera familiare. La sua posizione si basa su una profonda riflessione personale, che la porta a considerare il contenuto visivo non solo come intrattenimento, ma come un potenziale veicolo di influenze indesiderate.
L’industria cinematografica e le sue insidie
Nonostante la sua lunga carriera nel mondo dello spettacolo, **Candace mantiene una visione critica nei confronti dell’industria cinematografica. “Lavoro nell’industria del cinema, capisco come funziona tutto. So che un film ha una troupe di 200 persone, che ci sono le luci, gli effetti sonori, il trucco, la macchina da presa, le persone, gli attori”, ha spiegato. Tuttavia, l’attrice avverte che, anche con tutte queste tecnologie e professionisti coinvolti, ci può essere un elemento “incredibilmente demoniaco” nel prodotto finale.
Questa riflessione mette in luce un aspetto interessante del dibattito contemporaneo sull’intrattenimento: la distinzione tra ciò che è considerato arte e ciò che può avere un impatto negativo sulle persone. La posizione di Candace invita a una maggiore consapevolezza riguardo ai contenuti che scegliamo di consumare e al loro potenziale effetto sulla nostra vita quotidiana.
La carriera di Candace Cameron Bure
Candace Cameron Bure ha iniziato la sua carriera a soli sei anni, ottenendo il suo primo ruolo nella serie “A cuore aperto”. Tuttavia, è diventata famosa grazie al suo personaggio D.J. Tanner nella sitcom “Gli amici di papà”, che ha segnato un’epoca della televisione americana con ben 193 episodi. La sua interpretazione ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei fan, rendendola un volto familiare nel panorama televisivo.
Negli anni, Candace ha ampliato il suo repertorio, partecipando a produzioni come “Ainsley McGregor Mysteries: A Case for the Yarn Maker” e “Home Sweet Christmas”. Ha anche interpretato ruoli significativi in “Make It or Break It – Giovani campionesse” e nella serie “I misteri di Aurora Teagarden”. Oltre alla sua carriera di attrice, è sposata con Valerj Bure, un ex hockeista su ghiaccio russo, e ha un legame speciale con il fratello Kirk Cameron, noto per il suo ruolo in “Genitori in blue jeans”.
La carriera di Candace è un esempio di come sia possibile navigare tra il mondo dello spettacolo e le proprie convinzioni personali, creando un percorso che riflette la sua identità e i suoi valori.
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