Barbara d’Urso, celebre conduttrice televisiva, ha recentemente condiviso le sue emozioni e riflessioni in un’intervista al magazine Sette, rivelando come ha affrontato la sua uscita da Mediaset e il successivo periodo di transizione. La sua partenza da “Pomeriggio Cinque” ha segnato un cambiamento significativo nella sua vita, portandola a riflettere su ciò che significa per lei il mondo della televisione e le sue esperienze personali.
La decisione di lasciare l’italia
Dopo aver appreso che “Pomeriggio Cinque” sarebbe ripreso senza di lei, Barbara d’Urso ha avvertito un forte senso di smarrimento. La conduttrice ha dichiarato: “A fine agosto, quando sta per ricominciare Pomeriggio Cinque senza di me, capisco che non posso rimanere in Italia: troppo dolore, così sono partita a Londra.” Questo viaggio rappresenta non solo una fuga fisica, ma anche un tentativo di affrontare il dolore emotivo legato alla sua carriera e alla sua identità professionale. La decisione di allontanarsi dall’Italia è stata dettata dalla necessità di trovare un nuovo equilibrio e di riempire il vuoto lasciato dalla sua assenza dal piccolo schermo.
La gestione del cambiamento e delle paure
Durante l’intervista, Barbara ha affrontato anche i problemi pratici che ha dovuto affrontare dopo la sua uscita da Mediaset. Vivendo per anni negli studi televisivi, la maggior parte dei suoi effetti personali, compresi vestiti e scarpe, era rimasta nei camerini. Ha commentato: “Vivendo da anni negli studi televisivi, tutte le mie cose, vestiti, scarpe, erano nei magazzini e nei camerini…” Questa situazione ha reso difficile per lei adattarsi a una nuova vita al di fuori del contesto televisivo. Inoltre, ha rivelato le sue paure attuali, esprimendo una certa preoccupazione nei confronti delle “vipere“, un termine che ha utilizzato per descrivere le persone che possono essere insidiose e poco sincere nel suo ambiente lavorativo.
Il momento del vuoto e la riflessione personale
Un altro tema centrale dell’intervista è stato il momento in cui il suo camerino è stato svuotato. Barbara ha descritto questa esperienza come “una sensazione di solitudine e stordimento”. Ha spiegato: “Un’immagine: il vuoto. Ma in quel vuoto ci sono io… E io il vuoto lo so riempire…” Questo passaggio rappresenta un momento di introspezione profonda, in cui la conduttrice si è confrontata con il suo passato e con i ricordi che aveva accumulato nel corso degli anni. Ha rivelato di aver tenuto nel camerino anche oggetti significativi della sua infanzia, come le foto dei suoi genitori nel giorno del loro matrimonio. Questo aspetto personale ha reso il processo di svuotamento ancora più emotivo, poiché ha dovuto affrontare non solo la perdita del suo lavoro, ma anche i ricordi legati alla sua vita.
Barbara d’Urso, con la sua esperienza, continua a dimostrare come i cambiamenti, seppur difficili, possano portare a nuove opportunità e riflessioni. La sua storia è un esempio di resilienza e capacità di affrontare le sfide, sia professionali che personali.
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