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Alien: Pianeta Terra, la nuova serie svela i segreti dei sintetici e della Prodigy Corporation

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La serie “Alien: Pianeta Terra” si prepara a rivoluzionare il franchise con una trama che introduce personaggi sintetici, un elemento innovativo che segna un cambiamento significativo rispetto alle precedenti narrazioni. La protagonista, Wendy, interpretata da Sydney Chandler, e i suoi compagni co-protagonisti non sono esseri umani, ma sintetici creati dalla Prodigy Corporation, una delle cinque corporazioni dominanti nel mondo. Questo nuovo approccio offre una riflessione profonda sulla natura umana e sulla tecnologia.

La Prodigy Corporation e il suo ruolo nel mondo di Alien

La Prodigy Corporation emerge come un attore centrale nella trama di “Alien: Pianeta Terra“. Questa corporazione si presenta come una rivale della storica Weyland-Yutani, nota per il suo dominio nel settore tecnologico e per le sue pratiche eticamente discutibili. La Prodigy Corporation, con i suoi sintetici dotati di cervelli di bambini umani, rappresenta un’ulteriore evoluzione della tecnologia, portando con sé interrogativi morali e filosofici.

Noah Hawley, il creatore della serie, ha descritto il contesto in cui si muovono i personaggi: “Il mondo di cui parliamo è incentrato su una competizione per la superiorità tecnologica. La natura del potere è: ‘Alla fine, ce ne può essere solo uno'”. Questa competizione non è solo tra corporazioni, ma anche tra le diverse forme di vita, umane e sintetiche, che si contendono il dominio su un pianeta in crisi.

I sintetici: una nuova forma di vita

La scelta di rendere i protagonisti sintetici è una novità che offre spunti di riflessione sulla condizione umana. Sydney Chandler, parlando del suo personaggio, ha spiegato come il team di produzione abbia lavorato per comprendere come questi sintetici, creati con cervelli di bambini, si muovano e pensassero. “Abbiamo iniziato a lavorare sui meccanismi di come questi bambini si sarebbero mossi fisicamente, e Noah ci ha portato più in profondità a livello mentale e psicologico”, ha dichiarato l’attrice.

Questa esplorazione della psicologia infantile nei sintetici pone domande su cosa significhi essere “umano”. I sintetici, non avendo subito le esperienze traumatiche degli adulti, si fidano del loro istinto e mostrano una purezza di intenti che contrasta con le complessità e le malizie del mondo degli adulti. La serie invita il pubblico a riflettere su quali siano le vere mostruosità, umane o aliene.

La dualità del male: mostri umani e alieni

Noah Hawley ha messo in evidenza un aspetto cruciale della narrazione: la dualità del male. “Sydney interpreta un personaggio piuttosto innocente che si ritrova a dover gestire due tipi di mostri. Uno è umano e l’altro viene dallo spazio”, ha affermato il creatore. Questa dicotomia invita gli spettatori a interrogarsi su quale delle due specie rappresenti una minaccia maggiore.

La serie non si limita a presentare una lotta tra il bene e il male, ma esplora le sfumature di entrambe le parti. La figura del sintetico, che incarna l’innocenza e la curiosità, si contrappone a quella degli esseri umani, spesso guidati da ambizioni egoistiche e conflitti interiori. La narrazione si sviluppa in un contesto di tensione e conflitto, dove il pubblico è chiamato a decidere quale sia la vera natura della mostruosità.

Per scoprire ulteriori dettagli su “Alien: Pianeta Terra“, inclusa la data di uscita in Italia, si consiglia di rimanere aggiornati sulle ultime notizie riguardanti la serie.

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Cesare Onda

Cesare Onda

Sono Cesare Onda, redattore appassionato di gossip, serie TV, film e programmi televisivi. Amo raccontare curiosità, analisi e dietro le quinte del mondo dello spettacolo, tenendoti sempre aggiornato sulle ultime tendenze e novità

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