Il graphic novel “Il diavolo di Smiling Woods“, scritto da Jacopo Starace e pubblicato da Bao Publishing, si presenta come un’opera ricca di riferimenti a cinema, serie TV e videogiochi. Attraverso una narrazione avvincente, l’autore esplora temi di amicizia, mistero e il legame tra uomo e natura, ispirandosi a grandi nomi della cultura pop come David Lynch e Stephen King. In questo articolo, approfondiremo le origini e le influenze di questo nuovo lavoro, analizzando il suo impatto e le suggestioni che lo caratterizzano.
La trama di Il diavolo di Smiling Woods
“Il diavolo di Smiling Woods” racconta la storia di Delia e dei suoi amici del liceo, impegnati in una ricerca disperata dopo la misteriosa scomparsa di Ernie, il fratello di Delia, nei boschi di Emmanuel Parish. La narrazione si intreccia con un passato inquietante: due anni prima, tredici famiglie di minatori erano scomparse nella stessa area, creando un’atmosfera di tensione e paura. L’opera di Starace non si limita a raccontare una semplice avventura, ma esplora anche il tema del passaparola e di come le storie si trasformino nel tempo, influenzando la percezione della verità. La scelta di ambientare la storia in un contesto rurale, con boschi misteriosi e una comunità ferita, richiama le atmosfere di film e serie TV che hanno segnato l’immaginario collettivo.
L’ispirazione dietro il graphic novel
Jacopo Starace ha dichiarato che l’idea di “Il diavolo di Smiling Woods” è nata dal desiderio di raccontare il sentimento di amicizia che caratterizza l’adolescenza. Questo legame, purtroppo, spesso si trasforma in malinconia con il passare degli anni. Durante la scrittura, il tema dell’amicizia ha assunto una dimensione più complessa, diventando un racconto su come le storie vengano reinterpretate da chi le narra. Starace ha anche menzionato un bosco in Trentino, noto per le sue proprietà sonore, come fonte di ispirazione per l’immagine di un “bosco che ride”. Questo luogo unico, con i suoi abeti rossi, ha influenzato la creazione di un’atmosfera magica e misteriosa all’interno del graphic novel.
Riferimenti cinematografici e culturali
L’opera di Starace è intrisa di riferimenti a film e serie TV che hanno segnato la sua gioventù. Titoli come “Breakfast Club“, “Stand By Me” e “I Goonies” hanno contribuito a formare la sua visione dell’amicizia, rappresentata attraverso avventure condivise. La narrazione di “Il diavolo di Smiling Woods” riflette questa influenza, con protagonisti che esplorano il mondo circostante e vivono esperienze indimenticabili. Starace ha anche citato “Stranger Things” e “La casa” di Sam Raimi come fonti di ispirazione, evidenziando come il suo lavoro si collochi all’interno di un panorama culturale più ampio, dove cinema e fumetto si intrecciano.
L’interazione tra fumetti e videogiochi
Un aspetto interessante del lavoro di Starace è la sua interazione con il mondo dei videogiochi. L’autore ha rivelato di trarre ispirazione da titoli come “Until Dawn” e “The Last of Us“, integrando elementi di questi giochi nella narrazione del graphic novel. Sebbene non possa dedicare molto tempo ai videogiochi come in passato, Starace segue attivamente streamer e gameplay, mantenendosi aggiornato sulle ultime novità del settore. Questa contaminazione tra media diversi arricchisce il suo lavoro, creando un’esperienza narrativa più profonda e coinvolgente.
La multidisciplinarietà nell’arte contemporanea
Starace sottolinea l’importanza della multidisciplinarietà nel panorama artistico attuale. La fusione di diverse forme d’arte, come cinema, teatro e street art, offre nuove prospettive e modi di interpretare le storie. L’autore cita “Scott Pilgrim” come esempio di come un’opera possa evolversi attraverso vari media, mantenendo tratti distintivi e sfumature uniche. Questa interconnessione tra diverse discipline artistiche non solo amplia il pubblico, ma arricchisce anche l’esperienza di lettura, permettendo di esplorare le storie da angolazioni diverse.
“Il diavolo di Smiling Woods” si presenta quindi come un’opera che non solo intrattiene, ma invita anche a riflettere sulle relazioni umane e sul potere delle storie. Con una narrazione avvincente e una forte componente visiva, il graphic novel di Jacopo Starace si inserisce in un contesto culturale ricco di riferimenti e suggestioni, rendendolo un’opera da non perdere per gli appassionati di fumetti e non solo.
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