Milly D’Abbraccio, nota attrice e produttrice, sarà protagonista della seconda puntata di Belve, in onda martedì 6 maggio. La Rai ha già condiviso alcune anticipazioni che offrono uno sguardo interessante sulla sua carriera e sulla sua vita personale. In questa intervista, Milly si è aperta su temi delicati, come la sua identità sessuale e le sfide che ha affrontato nel corso della sua carriera nel mondo del cinema per adulti.
La carriera di Milly D’Abbraccio nel cinema per adulti
Milly D’Abbraccio si è distinta nel panorama del cinema per adulti, affermando di non avere rivali nel settore. Con un passato che la vede arrivare dopo figure iconiche come Moana Pozzi e Cicciolina, Milly ha rotto gli schemi tradizionali, presentandosi come un’attrice moderna e innovativa. Durante l’intervista, ha sottolineato la sua unicità, affermando: “Ero una p0rnodiva d’attacco, completamente diversa da loro, senza competizione”. La sua autodefinizione come “attrice prestata al p0rno” evidenzia la sua formazione e il suo approccio professionale, che la distingue da molte altre colleghe del settore.
Milly ha anche espresso il suo rammarico per non aver potuto sfruttare le potenzialità offerte da internet durante il suo periodo di attività. “Se avessi oggi fatto quel lavoro con internet sarei diventata planetaria”, ha dichiarato, evidenziando come la tecnologia abbia cambiato il modo di fruire e distribuire contenuti nel settore. La sua carriera è stata caratterizzata da una forte presenza scenica e da una capacità di recitazione che, secondo lei, ha reso i suoi film tra i più apprezzati del cinema per adulti italiano.
La scoperta della bisessualità e le sfide personali
Nonostante la sua carriera nel cinema per adulti sia stata prevalentemente legata a ruoli eterosessuali, Milly D’Abbraccio ha rivelato di essere apertamente bisessuale. Per dieci anni, ha avuto relazioni esclusivamente con donne, un aspetto della sua vita che ha affrontato con sincerità. Durante l’intervista, ha condiviso un momento cruciale della sua vita: “A un certo punto sono entrata in crisi perché mi sono detta ‘ma io sono una p0rnodiva rispettabile, sono etero, ora mi scoprono lesbica?’. Questo conflitto interiore l’ha portata a consultare una psicologa, che le ha spiegato che la bisessualità è una parte naturale dell’identità umana.
Milly ha raccontato di come la psicologa le abbia suggerito di esplorare la sua sessualità, affermando che a livello erotico si sente più a suo agio con le donne. Tuttavia, ha anche notato che le relazioni con le donne possono essere più complesse e “pesanti” rispetto a quelle con gli uomini. Questa riflessione mette in luce le sfide che affronta nel bilanciare la sua vita professionale e personale, e come la sua identità sessuale influisca sulle sue relazioni.
Il ricordo di Moana Pozzi e l’eredità del cinema per adulti
Milly D’Abbraccio ha anche parlato della sua collega Moana Pozzi, una figura iconica nel mondo del cinema per adulti, la cui morte ha lasciato un segno profondo nel settore. “L’hanno accusata troppe volte in vita e decantata molto da morta”, ha commentato, criticando la società per il modo in cui ha trattato Moana durante la sua vita. Secondo Milly, è ingiusto che le persone la ricordino come una “santa” solo dopo la sua morte, mentre in vita è stata spesso denigrata.
Questa riflessione di Milly mette in evidenza le ingiustizie e le contraddizioni che spesso circondano le figure pubbliche, in particolare quelle che operano in ambiti considerati tabù. Con la scomparsa di Moana Pozzi, Milly si è sentita l’ultima p0rnodiva rimasta, portando avanti un’eredità che, secondo lei, meriterebbe maggiore rispetto e riconoscimento. La sua testimonianza non solo celebra la carriera di Moana, ma invita anche a una riflessione più profonda sulla percezione e l’accettazione delle donne nel mondo del cinema per adulti.
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