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L’Oscura Storia di Oppenheimer: quel che il film non racconta

Nel nuovo film Oppenheimer il regista Christopher Nolan illustra la corsa per creare la prima bomba atomica. Tuttavia, ciò che il film non menziona è l’oscura storia dell’uranio proveniente dal Congo belga. Infatti, la miniera di Shinkolobwe, profonda 24 piani nel Katanga, fu fonte cruciale di uranio per la bomba. I minatori africani e le loro famiglie lavoravano in condizioni terribili, estraendo il minerale radioattivo a mano.

Oppenheimer

Mentre il film ritrae J. Robert Oppenheimer mentre riempie una ciotola di vetro con biglie, simboleggiando la quantità di uranio raffinato necessario, si trascura di menzionare che due terzi di quell’uranio provenivano da una miniera profonda nel Katanga, una regione ricca di minerali nel sud-est del Congo.

L’Oscura Storia di Oppenheimer: quel che il film non racconta

Il Congo Belga, all’epoca sotto il dominio del Belgio, aveva una storia coloniale crudele. La popolazione locale era stata sottoposta a violenza e terrore durante il regime di Leopoldo II, che aveva trasformato il paese in un luogo di sfruttamento estremo e brutalità. La popolazione era stata costretta a lavorare nelle piantagioni di cotone e gomma, spesso subendo amputazioni punitive in caso di non conformità.

Nel 1939, Albert Einstein scrisse una lettera al presidente americano Franklin D. Roosevelt, avvertendolo delle possibilità delle bombe atomiche e menzionando che il Congo deteneva l’uranio necessario. Questa lettera segnò l’inizio di un nuovo capitolo nella storia del Congo, un capitolo che avrebbe influenzato il corso della guerra e della geopolitica mondiale.

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Il governo belga, dopo la fuga dei nazisti durante la seconda guerra mondiale, fece affidamento sulle risorse del Congo per sostenere gli Alleati. La miniera di Shinkolobwe fu riaperta e il minerale di uranio fu estratto, lavorato e trasportato attraverso complessi percorsi logistici fino agli Stati Uniti. Il Congo divenne una fonte vitale di uranio per il Progetto Manhattan, il programma segreto che portò alla creazione della bomba atomica.

Tuttavia, questo contributo del Congo alla storia della bomba atomica è spesso oscurato. I lavoratori congolesi, spesso costretti e terrorizzati, e le loro famiglie hanno subito condizioni di lavoro e di vita disumane. Le operazioni di estrazione e raffinazione dell’uranio hanno causato impatti devastanti sull’ambiente e sulla salute delle persone, con conseguenze che si fanno ancora sentire oggi.

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Mentre il mondo celebrava la vittoria degli Alleati e l’uso della bomba atomica portava alla fine della guerra, il popolo del Congo continuava a lottare per l’indipendenza e per un futuro migliore. Nel 1960, il Congo ottenne finalmente l’indipendenza, ma l’ombra della colonizzazione e dello sfruttamento persisteva.

Oppenheimer: la recensione

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