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Questa scena in “Non ci resta che piangere” la puoi rivedere centinaia di volte senza stancarti di ridere

Non ci resta che piangere è un film del 1984 scritto, diretto e interpretato da Roberto Benigni e Massimo Troisi. Il film, l’unico realizzato in coppia dai due autori, ha avuto un incasso pari a 15 miliardi di lire ed è stato il maggior successo italiano della stagione 1984-85. La pellicola ricevette critiche miste, che mettevano in discussione in particolare la regia e la sceneggiatura, pur lodando l’interpretazione dei due protagonisti. Nonostante questo, il film ebbe un grandissimo successo di pubblico, e con il tempo è diventato un film culto. Nel 2006 è uscita un’edizione in DVD con una nuova versione estesa del film, più lunga di 18 minuti per presentare un maggiore sviluppo del personaggio di Astriaha.

Questa scena in “Non ci resta che piangere” la puoi rivedere centinaia di volte senza stancarti di ridere

Non ci resta che piangere, la trama del film

protagonisti della vicenda sono l’insegnante Saverio e il bidello Mario, amici di vecchia data. I due si trovano in un punto non precisato della campagna toscana, fermi ad un passaggio a livello. L’attesa aumenta l’angoscia di Saverio, molto preoccupato per la sorella Gabriella, depressa dopo la rottura con il suo fidanzato americano. Stanchi di attendere il treno, Mario e Saverio si avventurano in un sentiero principale ma, quando la macchina ha un improvviso guasto, sono costretti a soggiornare in una sperduta locanda. Al loro risveglio, i due amici si ritrovano catapultati nella Toscana del XV secolo e, confusi e sotto shock, decidono di accettare l’ospitalità di Vitellozzo. L’uomo confessa loro che la sua famiglia si trova invischiata nella terribile faida con Guglielmo Capecchio, che sta decimando la sua dinastia. Perciò chiede aiuto agli ospiti per scrivere una lettera a Girolamo Savonarola. Mario, intanto, fatica ad ambientarsi nel clima medioevale, trovando sollievo solo grazie alla conoscenza della giovane dama Pia.

La famosa scena del film

Mario fa la conoscenza di Pia, fanciulla di una famiglia ricca, con la quale inizia a vedersi affacciandosi dal muro di cinta della casa di lei. Questa scena ambientata in chiesa puoi rivederla centinaia di volte e non ti stancherai mai dal ridere. La battuta ” sisi ho capito” fu totalmente una trovata improvvisata di Troisi. Le risate di Benigni e dell’attore che interpreta Vitellozzo furono sincere e genuine per l’improvvisazione. Momenti ineguagliabili del cinema italiano. Qui di seguito la famosa scena del film “Non ci resta che piangere“.

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