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Zanna Bianca (2018)

Recensione

Zanna Bianca – Recensione: una storia emozionante resa ancora più poetica dalla narrazione di Tony Servillo

Zanna Bianca img recensioneIl cineasta Alexandre Espigares firma una romantica reinterpretazione cinematografica del romanzo del 1906 “Zanna Bianca”, l’opera di Jack London che rappresenta ancora oggi uno dei capolavori della letteratura americana. Pensato per essere un film d’animazione per bambini “Zanna Bianca” in realtà è molto di più. La trama della pellicola di Espigares è abbastanza fedele a quella del romanzo, anche se non mancano degli spunti di originalità e in anche nell’andamento della storia che spesso richiama alcune caratteristiche di un’altra opera di London “Il Richiamo della Foresta“.

Non è facile dare una chiave di lettura innovativa a un grande classico come questo, considerando anche che “Zanna Bianca” è stato già stato sia al cinema che in tv innumerevoli volte, la versione più amata e famosa è quella che risale al 1991 di Randal Kleiser con Ethan Hawke e Klaus Brandauer.

“Zanna Bianca” nella nuova versione èsolo apparentemente un semplice film per bambini.

Uno degli elementi più entusiasmanti di questa pellicola è l’estetica. Attraverso l’animazione delicata e suggestiva curata da EspigaresStanane Gallard, lo spettatore riesce a immergersi totalmente nella storia, creando dei veri e propri quadri in movimento. Il tutto viene valorizzato, dalla calda voce narrante dell’attore partenopeo Toni Servillo, che accompagna gentilmente lo spettatore dentro il viaggio del giovane lupo. Il tutto viene reso ancora più suggestivo dalle delicate musiche di Bruno Coulais.

Zanna Bianca: un film pensato per i bambini ma che fa innamorare gli adulti

Recensione Zanna BiancaNon stupitevi se dopo aver sentito gli ululati finali di Zanna Bianca, vi ritroverete con il fazzoletto in mano ad asciugarvi qualche lacrimuccia, è impossibile non farsi coinvolgere emotivamente da questa storia. “Zanna Bianca” è un’altalena di emozioni, che vanno dalla gioia – come nella scena in cui il cucciolo è finalmente diventato un lupo e comprende di conquistato la fiducia del capo del villaggio dei pellerossa – a momenti di profonda malinconia, il più bello e significativo è quello rappresentato dal distacco dalla madre.

Le migliori scene sono quelle prive di dialogo, dove tutto è lasciato agli amici a quattro zampe. Al contrario i momento parlati della storia, perlomeno i dialoghi dei “bianchi” (rispetto a quelli tra i natii) risultano un po’ scontati, mentre le scene solamente narrate sono pura poesia.

Purtroppo, la sceneggiatura curata da Espigares e Stéphane Gallard, si perde leggermente sul finale e affonda nel déjà-vu e nel prevedibile.

Questa nuova versione animata di “Zanna Bianca” è veramente in generale molto piacevole da vedere ed è adatta ai bambini ma forse ancor di più ai grandi, che potrebbero riapprezzare i classici di London insieme ai propri figli. Questa pellicola è una full immersion in un mondo fantastico in cui grandi temi sociali come il rapporto tra uomo e natura, la differenza culturale tra i nativi americani e i “bianchi” emergono attraverso una semplicità di racconto disarmante. “Zanna Bianca” è ottanta minuti di pura emozione.

Chiara Broglietti

Trama

  • Regia: Alexandre Espigares
  • Cast: Virginie Efira, Raphaël Personnaz
  • Genere: Animazione, colore
  • Durata: 80 minuti
  • Produzione: Francia, Lussemburgo, USA, 2018
  • Distribuzione: Adler Entertainment
  • Data di uscita: 11 ottobre 2018

Zanna Bianca locandina itaZanna Bianca, protagonista di questa pellicola d’animazione, è un cane lupo (suo padre guercio era un lupo, sua madre Kiche era metà lupa e metà cagna), costretto a evitare e sconfiggere tutti gli ostacoli imposti dall’uomo alla natura per sopravvivere. Dopo essere cresciuto nel Grande Nord, viene accolto da Castoro Grigio e la sua tribù di nativi americani; questi saranno costretti a cedere Zanna Bianca a un uomo senza scrupoli, che obbligherà il cane lupo a trasformarsi in un cane da combattimento. Nella regione di Klondike, dove ormai la mano umana sembra aver soggiogato la natura, Zanna Bianca riuscirà a trovare un’amorevole famiglia capace di capirlo e dargli affetto. Solo così il cane lupo riuscirà a dominare il proprio istinto selvaggio e a diventare loro migliore amico.

Zanna Bianca: dal romanzo al grande schermo

Alexandre Espigares (premio Oscar per il Miglior cortometraggio d’animazione nel 2013 con “Mr. Hublot”) dirige “Zanna Bianca”, ispirato all’omonimo romanzo di Jack London. Il libro, pubblicato nel 1906, è considerato uno dei maggiori successi di letteratura per ragazzi ed è stato tradotto in 90 lingue. Tra il 1973 e il 1994, ci sono state ben 8 trasposizioni cinematografiche; tra le più celebri ricordiamo quella di Lucio Fulci del 1973 con Franco Nero e Virna Lisi, che ebbe un sequel l’anno dopo dal titolo “Il ritorno di Zanna Bianca”.

La sceneggiatura di “Zanna Bianca” è stata curata da Dominique Monfery, Philippe Lioret e Serge Frydman. Inoltre il film è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival. Proprio in occasione del festival, il regista si è detto fiero e lieto di essere stato selezionato dalla giuria; in particolare, ha sottolineato che questa selezione ha rappresentato un grande riconoscimento del lavoro svolto da tutto il team della produzione in tre anni per portare a termine questo progetto.

 

Trailer

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