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The Illusionist – L’illusionista – Recensione

Un fantastico Edward Norton nei panni del mago Eisenheim ai primi del Novecento

(The Illusionist) Regia: Neil Burger – Cast: Edward Norton, Paul Giamatti, Jessica Biel, Rufus Sewell, Eddie Marsan, Jake Wood, Tom Fisher, Aaron Johnson – Genere: Drammatico, colore, 110 minuti – Produzione: Usa, Repubblica Ceca, 2006 – Distribuzione: Eagle Pictures – Data di uscita: 7 Aprile 2007.

the-illusionist-l-illusionistaAll’inizio fu “Il mago Houdini”, con Toni Curtis, datato 1956, ad inaugurare il ciclo di film dedicati all’illusionismo, non solo come forma d’arte e intrattenimento, ma soprattutto come scenario entro il quale dare vita a nuove storie e nuovi personaggi. Appartenente a questo filone e degno di essere considerato uno dei più riusciti fino a questo momento, è certamente “The Illusionist”.

La pellicola deve la propria direzione al regista Neil Burger e il suo successo, non solo alla trama tratta dal romanzo del premio Pulitzer Steven Millhauser, ma anche alla valevole interpretazione dei due protagonisti Edward Norton e Jessica Biel. Sovvertitore delle leggi della natura, manipolatore e incantatore delle folle più nutrite, in una parola sola, Edward Hanussen, altrimenti noto come “Eisenheim”, nasce i primi del Novecento e cresce sulle rive della città del Danubio blu.

Sebbene figlio di un semplice ebanista al servizio dell’Imperatore austriaco, intreccia sin da ragazzino una romantica relazione con la giovane duchessina ungherese, Sophie, promessa sposa del Principe erede al trono, Leopold. Allontanato dalle circostanze, partito per un lungo viaggio in Oriente durante il quale acquisisce familiarità con le arti magiche, il giovane torna a Vienna e la scena si sposta all’interno dei teatri dove inizia ad esibirsi come illusionista.

La fama e la popolarità che gli donano i suoi spettacoli, suscitano l’interesse anche di sua altezza Leopold. È alla corte di costui, il quale assetato di potere, medita un colpo di stato per destituire il potere paterno, che Eisenheim rincontra la bella Sophie, divenuta donna e sempre legata al Principe, la cui fama di uomo alcolizzato e manesco lo precede. Ma l’amore tra i due si riaccende e in una notte di passione lei gli rivela il suo desiderio di fuggire con lui lontano dal destino che la attende.

Purtroppo nessun piano sembra adatto alla realizzazione del loro sogno d’amore, soprattutto quando all’interno della vicenda si inserisce il personaggio interpretato da Paul Giamatti, l’ispettore capo della polizia Uhl, il quale si mette alle costole della coppia nel tentativo di guadagnarsi i favori del Principe. È lui il personaggio chiave della vicenda, quello attraverso cui lo spettatore è in grado di decifrare le volte compiute dal percorso narrativo.

In realtà, anche questo film, come ”The Prestige” con cui il paragone è inevitabile, mira per tutta la sua durata a far credere che quella del mago protagonista non sia semplice prestidigitazione ma che egli possegga quei poteri soprannaturali, che noi tutti vorremmo utilizzare dinanzi agli ostacoli della vita. La verità è che la magia non esiste e che l’unico vero mistero da risolvere è l’amore, come svela appunto il finale del film durante il quale lo spettatore si rende conto di essere stato anche lui vittima dell’illusione.

L’opera di Burger risulta di ottima fattura, i dialoghi ben dosati, il linguaggio forbito, suggestiva la fotografia, magnifici i costumi, soprattutto quelli della nobiltà. Il tutto, insieme a una coinvolgente colonna sonora, permette di calarsi agevolmente all’interno della storia e di viverne le emozioni rappresentate. Bravissimo come sempre Edward Norton, che con alle spalle ruoli anche più difficili, non poteva deluderci. Un po’ sottotono la Biel, mentre ammirevoli le performance di Rufus Sewell e Paul Giamatti, l’uno perfetto nel ruolo del nobile arrogante e nevrotico, l’altro di spessore, prima come arrivista poi come complice e personaggio positivo della storia.

Cecilia Sabelli

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