Eco Del Cinema

Philippe Garrel

Biografia

Regista e attore francese, Philippe Garrel è conosciuto principalmente in patria per aver realizzato pellicole apprezzate dalla critica francese, mentre quella italiana ha riconosciuto i suoi limiti (ma anche i suoi pregi). In una continua valutazione di se stesso, senza sopravvalutarsi mai e, dopo tante pellicole sperimentali, è passato al cinema narrativo raccontando il ’68 parigino, anche lì dove era cronologicamente lontano.

Philippe Garrel, il sessantottino con il cinema nel sangue

(Parigi, 6 aprile 1948)

PHILIPPE GARREL bioPhilippe Garrel è un figlio dello sperimentalismo degli anni ’60, in cui l’influenza della Nouvelle Vague è sempre rimasta viva e ha rappresentato una costante in tutta la sua filmografia.

È una vita controcorrente quella di Philippe, che nasce a Parigi il 6 aprile 1948 e respira sin da piccolo aria di cinema, avendo la settima arte segnato la vita di tutta la famiglia: il nonno era attore come il padre e i suoi due figli Louis ed Esther.

La separazione dei genitori segna non solo la sua infanzia, ma anche la sua intera produzione cinematografica: spesso le sue opere tratteranno la storia di una coppia e del loro unico figlio, una famiglia senza mai pace.

Bambino prodigio, a soli quattordici anni, Garrel gira il suo primo film: “Une plume pour Carole”, storia d’amore in bianco e nero e senza sonoro. Lo distruggerà lui stesso anni dopo.

Un regista alla ricerca della sperimentazione artistica

Philippe Garrel black and whiteNel 1964, arriva il secondo “Les enfants dèsaccorès” su un gruppo di adolescenti in fuga dalle loro famiglie. Seguono “Droit de visite” (1965) e il film per la televisione “Anémone” del 1966/67. Quest’ultimo non sarà mai trasmesso, ma il regista ne salverà una copia, che sarà proiettata nel 1968 a Parigi e due anni dopo alla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro.

Gli anni della primavera francese coincidono con la sperimentazione artistica del giovane Philippe. Nel 1968 gira “La concentration” e “La rèvélateur” in Germania, pellicola muta di cui sono protagonisti un bambino di quattro anni e i suoi genitori.

Nel 1969, il giovane regista incontra l’affascinante Nico, al secolo Christa Päffgen, in occasione della sua partecipazione alla colonna sonora del suo film “Le Lit de la Vierge”. Lei è modella, attrice e rockstar nota per la sua partecipazione ai “Velvet Underground”, per un breve periodo e musa ispiratrice del grande artista pop Andy Wharol. L’incontro tra l’icona di stile Nico e Garrel è l’inizio di un sodalizio artistico e sentimentale. La vita in comune della coppia in un appartamento parigino dura diversi anni ed è tutta all’insegna delle droghe e del cinema d’autore.

I due insieme gireranno diversi film negli anni ‘70 tra cui “Anathor” (1972), “Les Hautes Solitudes”(1974), “Un ange passe” (1975), “Le Berceau de cristal” (1976) con Clèmenti e la bellissima Anita Pallemberg,“Voyage au jardin des morts”(1978).

“La Cicatrice Intérieure” di Philippe Garrel

Il più importante, però, è sicuramente il primo, “La Cicatrice Intérieure”, del 1971, di cui sono protagonisti lo stesso regista, la sua compagna e Ari, il figlio non riconosciuto di quest’ultima e di Alain Delon. Si tratta di una pellicola visionaria girata tra deserti infuocati e ghiacciai e geyser irlandesi, nel cui cast è presenta anche un angelico Pierre Clémenti. La cicatrice del titolo altro non è che quella interna dell’elettrochoc subito da Garell a Roma.
Con il passare degli anni, Philippe passa a modelli più narrativi, ma continua a lavorare con i membri della sua famiglia. Nel 1983, ad esempio, dirige suo padre Maurice in “Liberté, la nuit”, premiato a Cannes. Fa parte del cast anche Brigitte Sy, attrice tormentata, che diventerà la madre dei due figli Louis ed Esther.

Il malinconico ’68 francese

Philippe Garrel fotoIl 1989 vede l’inizio della sua collaborazione con il romanziere Marc Cholodenko. Nel 1991 arriva il Leone d’Argento a Venezia per ”J’entends plus la Guitare” sull’amore mai finito di Philippe per Nico, cercata in tutte le altre donne della sua vita.Nel 1999, per la prima volta, dirige una vera star: Catherine Deneuve in “Le vent de la nuit”. Arriva così il successo internazionale e nel 2005 sceglie suo figlio Louis per il ruolo di protagonista in “Les Amants règuliers”. Il film, premiato a Venezia, è un malinconico e struggente ritratto del ’68, girato da un uomo del ’68. Ha inoltre molti tratti in comune con “The Dreamers” di Bertolucci, a cominciare dal protagonista, il figlio di Garrel. Ancora lui, accanto a Monica Bellucci sarà il protagonista del successivo e poco riuscito “Un etè brulant” del 2010, molto criticato al Festival di Venezia.

Tre anni dopo torna sul Lido a fianco della stessa sceneggiatrice, attuale compagna di Garrel, di “Un etè brulant”, per concorrere di nuovo al Leone d’Argento con l’autobiografico “La Jalousie” (2013). Il regista affronta il tema della gelosia, quel sentimento da lui stesso provato quando il padre lasciò la famiglia per un’altra donna. Nel cast troviamo i due figli Louis ed Esther. Ancora una volta, un film di famiglia girato tutto in famiglia, in soli 21 giorni. In bianco e nero e con piccolo budget, come nella migliore scuola godardiana.

Ivana Faranda

Filmografia

Philippe Garrel Filmografia – Cinema

Philippe Garrel film

  • Anémone (1966)
  • Marie pour mémoire (1967)
  • La Concentration (1968)
  • Le Révélateur (1968)
  • Le Lit de la vierge (1969)
  • La Cicatrice intérieure (1971)
  • Les Hautes Solitudes (1973)
  • Un ange passe (1975)
  • Le Berceau de cristal (1976)
  • Voyage au jardin des morts (1978)
  • Le Bleu des origines (1979)
  • L’enfant secret (1982)
  • Liberté la nuit (1983)
  • Paris vu par… 20 ans après (episodio “Rue Fontaine”) (1984)
  • Elle a passé tant d’heures sous les sunlights (1985)
  • Les Baisers de secours (1989)
  • Non sento più la chitarra (1991)
  • La Naissance de l’amour (1993)
  • Le Cœur fantôme (1996)
  • Le Vent de la nuit (1998)
  • Innocenza selvaggia (2001)
  • Les Amants réguliers (2005)
  • La Frontière de l’aube (2008)
  • Un été brûlant (2011)
  • La Jalousie (2013)
  • L’ombre des femmes (2015)

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