Eco Del Cinema

Nanni Moretti, un regista italiano anticonfromista

Nanni Moretti: ironico, sarcastico, geniale!

(Brunico , 19 agosto 1953)

nannimorettiEcco tre aggettivi per descrivere Giovanni detto Nanni Moretti, regista, sceneggiatore ed attore italiano nato a Brunico il 19 agosto 1953. Passa l’infanzia a Roma, dove si avvicina al mondo dello sport, entrando a far parte della S.S. Lazio nuoto. Sempre nella capitale già da giovanissimo comincia a coltivare il suo amore e la sua passione per il cinema, tanto da decidere di trasferirsi dopo il liceo classico a Bologna per frequentare il DAMS. Nel 1973 realizza il suo primo cortometraggio “La sconfitta”, storia sulla crisi interiore di un sessantottino disilluso.

La prima macchina da presa, una super 8, Nanni la compra vedendo una collazione di francobolli, grazie alla quale dà vita a “Pâté de Bourgeois” (1973), un’opera che già dal titolo ha in sé tutti i temi che il regista svilupperà nelle sue pellicole degli anni 80. L’anno seguente finalmente gira il suo primo mediometraggio “Come parli frate?” (1974) e due anni dopo è la volta del primo vero lungometraggio: “Io sono un autarchico”, in cui nasce il personaggio di Michele Apicella (interpretato dallo stesso Nanni), che accompagnerà il regista in altri 4 lavori. Con questo film per la prima volta travalica i confini italiani approdando ai festival di Berlino e di Parigi, iniziando ad essere apprezzato soprattutto dai critici. A fianco all’attività da regista, Nanni Moretti affianca anche quella di attore, e non solo per i suoi lungometraggi.

Nel 1977 ad esempio è chiamato da Paolo e Vittorio Taviani per una parte nel film “Padre Padrone”, a cui seguiranno: “Riso in bianco: Nanni Moretti atleta di se stesso” (1984) per la regia di Marco Colli, “Tre vite e una sola morte” (1996) del mitico regista indipendente Raoul Ruiz e recentemente nel 2008 “Caos Calmo” di Antonello Grimaldi. Ritornando all’attività da regista, nel 1978 arriva in sala il primo vero film di Moretti. Si tratta di “Ecce Bombo”, presentato al Festival di Cannes: la pellicola, volutamente politica, è girata in presa diretta e prende di mira anche i grandi attori italiani, uno su tutti l’Albertone Nazionale.

L’opera narra le vicende di quattro amici stufi di essere sessantottini durante l’estate. Il successo di critica e pubblico è travolgente e il regista romano comincia ad essere la nuova frontiera del cinema “made in Italy”. Nel 1981 realizza “Sogni d’oro”, che vince il Leone d’Argento a Venezia, ma che il pubblico sembra non apprezzare particolarmente. In “Bianca”(1984), la sua quarta pellicola, Nanni Moretti ritorna a raccontare le vicende di Michele Apicella, quando nella vita del giovane solitario professore di matematica entra all’improvviso Bianca, che gli regala momenti d’amore e serenità, lontanissimi dal suo status quotidiano.

Nel 1985 dirige “La messa”, con cui vince l’Orso d’argento a Berlino nel 1986, e quattro anni dopo “Palombella rossa”, pellicola divisa tra sport e politica, dove la satira è sottintesa ma feroce. Negli anni Novanta realizza due film “Caro Diario” (1993) (Palma d’Oro per la regia e Nastro D’argento) e “Aprile” (1998). Nel 2001 Nanni Moretti ritorna al cinema in qualità di attore e regista del drammatico “La stanza del Figlio”, pellicola che vince a Cannes la Palma d’Oro come Miglior Film, ma che divide la critica e gli appassionati del Nanni dei “girotondi” (ma la sua attività politica extracinematografica poco importa in questa sede). Nel 2006 finalmente crea un’opera che critica apertamente l’operato del governo Berlusconi.

Con “Il Caimano” (2006), Nanni moretti ritorna alla satira dei primi tempi, raccogliendo di nuovo i consensi del suo pubblico. Nel 2011 gira la pellicola “Habemus Papam” in cui è anche attore insieme a Margherita Buy e Michel Piccoli. Il film è stato presentato in concorso al 64º Festival di Cannes e ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui uno European Film Award, sette Nastri d’argento e tre David di Donatello.

Tiziano Filipponi

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