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Mark Rylance

Biografia

Considerato uno dei migliori attori teatrali britannici, nonché drammaturgo, Mark Rylance è noto anche per le sue interpretazioni cinematografiche, come in “L’altra donna del re”, “Anonymous” e “Il ponte delle spie”.

Mark Rylance: dalla drammaturgia shakespeariana al grande schermo

(Ahsford, 18 gennaio 1960)

Mark Rylance Attore

David Mark Rylance Waters nasce ad Ashford, nella zona del Kent, a circa 80 km a sud di Londra. Il padre e la madre, Anne e David Waters, sono entrambi insegnanti d’inglese. Nel 1962 la famiglia si trasferisce in America, nel Connecticut e in Wisconsin. Frequenta la University School of Milwaukee, dove il padre aveva ottenuto una cattedra.

E’ proprio che il giovane Mark fa le prime esperienze teatrali, recitando in molti spettacoli messa in scena da Dale Gutzman, direttore del teatro universitario. E’ l’inizio di una storia d’amore, una grande passione.

Nel 1978 ritorna in Inghilterra dove frequenta la Royal Academy of Dramatic Art. Nei primi anni Ottanta ottiene i suoi primi lavori professionali, passando anche per la Royal Shakespeare Company, a Statford-upon-Avon (luogo di nascita del grande drammaturgo inglese) e a Londra.

Alla fine degli anni Ottanta e nella prima metà del decennio seguente, inizia a comparire su pellicole del grande schermo: lo ritroviamo in “Hearts of Fire” di Richard Marquand (1987), un musical americano incentrato sulla figura di Bob Dylan, interprete egli steso; nel 1991 partecipa al riadattamento cinematografico de “La tempesta” (William Shakespeare), ad opera di Peter Greenaway.

Contemporaneamente, inizia ad apparire in qualche progetto televisivo.

Nel 1995 corona un piccolo sogno: diviene direttore del Globe Theatre, ruolo che ricoprirà fino al 2005. Mentre la sua carriera teatrale prosegue floridamente tra un celebre palcoscenico e l’altro, continua il suo percorso cinematografico, partecipando a trasposizioni televisive di pièce teatrali shakespeariane.

Mark Rylance: dalle prime pellicole di successo all’Oscar

Nel 2001 Mark Rylance è protagonista della pellicola drammatica “Nell’intimità” (Intimacy) di Patrice Chéreau. Un film “corporale”, intimista e radicalmente espressivo che si è aggiudicato l’Orso d’Oro al Festival di Berlino dello stesso anno.

Dopo sette anni è di nuovo sul grande schermo in “L’altra donna del re” di Justin Chadwick, dramma storico sugli intrighi di corte, nel quale interpreta Thomas Boleyn, padre di Mary e (forse più nota) Anne Boleyn, le donne che fecero perdere la testa a Enrico VIII.

Ormai affermato anche nell’ambiente cinematografico, Mark Rylance, proseguendo la sua vera unica autentica storia d’amore (quella con il teatro), si cimenta sempre più in progetti su pellicola: nel 2011 prende parte a “Blitz” di Elliott Lester e “Anonymous” di Roland Emmerich, il più shakespeariano dei due, trattante il mistero che avvolge la vita e l’identità del grandissimo drammaturgo cinquecentesco.

Il 2015 è l’anno del coronamento e del riconoscimento. In TV è il protagonista di “Wolf Hall” (di Peter Cominsky), miniserie televisiva incentrata sull’ascesa di Thomas Cromwell nella corte del famoso Enrico VII. Sul grande schermo lo ritroviamo in “Il ponte delle spie” (di Steven Spielberg), riadattamento cinematografico di una spy story da guerra fredda realmente accaduta. Qui, accanto a Tom Hanks, Mark Rylance interpreta Rudolf Abel, la spia russa al centro della storia.

Queste due interpretazioni gli valgono rispettivamente le candidature agli Emmy Award, al Golden Globe, al SAG Award e l’Oscar come migliore attore non protagonista, il BAFTA Award e altre nomination.

Dopo l’Oscar

Nel 2016 veste i panni 3D di benevolo gigante nel film d’animazione “Il Grande Gigante Gentile“, sempre del regista Steven Spielberg, che lo recluterà nuovamente nel 2018 per il distopico “Ready Player One” .

Nel 2017 è diretto dal connazionale Christopher Nolan in “Dunkirk“, dramma storico sulla Battaglia di Dunkerque, insieme a Tom Hardy, Cilian Murphy e Kenneth Branagh, mentre nel 2018 lo ritroviamo accanto a Johnny Depp e Robert Pattinson in “Waiting for the Barbarians” di Ciro Guerra.

Successivamente, sebbene in ruoli minori, recita in “Il processo ai Chicago 7” (2020) di Aaron Sorkin, “Don’t Look Up” di Adam McKay, e “Bones and All“, pellicola di Luca Guadagnino presentata al Festival di Venezia 2022.

Filmografia

Mark Rylance Filmografia – Cinema

Mark Rylance Bianco e Nero

  • Hearts of Fire, regia di Richard Marquand (1987)
  • L’ultima tempesta, regia di Peter Greenaway (1991)
  • Institute Benjamenta, or This Dream People Call Human Life, regia di Stephen e Timothy Quay (1992)
  • Angeli e insetti, regia di Philip Haas (1995)
  • Intimacy – Nell’intimità, regia di Patrice Chéreau (2001)
  • L’altra donna del re, regia di Justin Chadwick (2008)
  • Nocturne, regia di Nataasha Van Kampen – cortrometraggio (2009)
  • Blitz, regia di Elliott Lester (2011)
  • Anonymous, regia di Roland Emmerich (2011)
  • Days and Nights, regia di Chrisian Camargo (2013)
  • The Gunman, regia di Pierre Morel (2015)
  • Il ponte delle spie, regia di Steven Spielberg (2015)
  • Il gigante gentile, regia di Steven Spielberg (2016)
  • Dunkirk, regia di Christopher Nolan (2017)
  • Ready Player One, regia di Steven Spielberg (2018)
  • Waiting for the Barbarians, regia di Ciro Guerra (2019)
  • Il processo ai Chicago 7, regia di Aaron Sorkin (2020)
  • Don’t Look Up, regia di Adam McKay (2021)
  • The Phantom of the Open, regia di Craig Roberts (2021)
  • The Outfit, regia di Graham Moore (2022)
  • Bones and All, regia di Luca Guadagnino (2022)

Mark Rylance Filmografia – Televisione

  • Wallenberg, regia di Lamont Johnson (1985)
  • Screen Two, 3 episodi (Serie TV) (1986-1996)
  • Incident in Judaea, regia di Paul Bryers (1991)
  • Screenplay, episodio “La sconosciuta di Belfast”, regia di Michael Winterbottom (Serie TV) (1993)
  • Great Performances, un episodio (Serie TV) (1997)
  • Leonardo (Miniserie TV) (2003)
  • Richard II, regia di Tim Carroll (2003)
  • The Government Inspector, regia di Peter Kosminsky (2005)
  • Bing, 78 episodi (Serie TV) (2014-2015) – voce
  • Wolf Hall, regia di Peter Cominksy (2015)

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