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Scappa – Get Out

Recensione

Scappa – Get Out – Recensione: un thriller originale tra tensione, ironia  e politica

Scappa Get Out scena del film

Parlare di quest’opera prima scritta e diretta Jordan Peele è molto difficile, giacché la pellicola in sé, nel suo essere, nelle sue caratteristiche formali è molto legata allo svolgimento della trama. Per quel che concerne il genere, possiamo definire il lungometraggio più un thriller che un horror, dato che vive e si sviluppa più in una progressiva tensione psicologica che in senso orrifico, sfiorato leggermente solo nel finale, senza finire nello splatter.

Interessante di questa pellicola, è che riesce a mixare tre fattori, il cui mélange le conferisce la sua originalità. Da una parte l’attenuazione della dimensione orrifica, giacché poche volte si rimane sorpresi, sbigottiti o impauriti da sequenze critiche studiate ad hoc, a volte anche un po’ ingenue: la tensione è lieve, ovattata, spesso prevedibile, eppure efficace e ‘divertente’ nel suo montare verso l’acuto finale.

A spezzare ulteriormente l’atmosfera cupa, c’è l’ironia che a volte si maschera dietro la stranezza di situazioni imbarazzanti che lasciano perplessità al protagonista Chris (e che nutriranno le sue paranoie), a volte s’impersonifica nelle telefonate ‘black’ tra Chris stesso e il suo amico Rod, interpretato da un piacevole Lil Rel Howery.

Infine, sullo sfondo, la satira politica. Infatti “Scappa – Get Out” è una denucia thriller-ironica contro l’ipocrisia del moderno liberalismo made in USA. Si parla di razzismo, tangibilmente ancora presente nella società americana, attraverso la caricatura eccessiva degli stereotipi sia da una parte (la ‘bianca’ famiglia Armitage ha votato Obama, anche se poi si rivela essere fatta di tutt’altra pasta), sia dall’altra (la razza nera di Chris ha più potenza fisica e sessuale, nelle conversazioni sullo sport).

Scappa – Get Out – Recensione: più satira che paura, sulla linea ‘scientifica’ di “The Skeleton Key”

Il risultato è un film piacevole, per niente stressante (perché definirlo horror?), la cui dimensione impegnata assorbe tutte le originali peculiarità che potevano essere sviluppate: dalla trama, un rovesciamento scientifico di “The Skeleton Key” con Kate Hudson, alla scenografia, sobria, oscura, ma non troppo, fino ai momenti ansiogeni, sempre ‘trattenuti’ e smorzati.

È la satira a dettare legge in molte sequenze, come la grande riunione di famiglia dove Chris viene ‘esibito’ o l’assurda videocassetta che il protagonista si vede costretto a vedere, legato a una sedia. Ciò depotenzia la portata orrifica del film, che per l’appunto rientra più nella sfera del thriller. È dunque la satira a garantirne il successo: non per niente negli USA questa pellicola low budget è arrivata a incassare più di 130 milioni di dollari, dato che conferma quanto la problematica della diversità e del razzismo sia all’ordine del giorno nel dibattito americano.

Molto verosimile l’interpretazione e la profondità psicologica di Daniel Kaluuya, la voce e il volto di Chris, e del restante diabolico cast, dal caratterista Stephen Root, il ‘compratore’, a Catherine Keener, la suocera che nessuno vorrebbe avere.

Nel complesso “Scappa – Get Out” è un titolo da vedere senza troppe aspettative perché si tratta di un’interessante opera prima originale, impegnata, acerba che lascia intravedere un buon talento registico.

Alfonso Canale

Trama

  • Titolo originale: Get Out
  • Regia: Jordan Peele
  • Cast: Bradley Whitford, Allison Williams, Betty Gabriel, Caleb Landry Jones, Daniel Kaluuya, Lyle Brocato, Ashley LeConte Campbell, Marcus Henderson, LilRel Howery, Jeronimo Spinx
  • Genere: Horror, colore
  • Durata: 103 minuti
  • Produzione: USA, 2016
  • Distribuzione: Universal Pictures
  • Data di uscita: 18 maggio 2017

Poster Scappa - Get OutChris è un giovane di origini afroamericane felicemente in coppia con Rose, una ragazza bianca. Il loro rapporto è ormai consolidato, tanto che il ragazzo decide di conoscere i genitori di lei. La famiglia della ragazza abita in una piccola cittadina suburbana, un quartiere residenziale, tranquillo e, apparentemente, noioso. Una volta arrivati alla tenuta, Chris interpreta i comportamenti eccessivamente gentili e accomodanti della famiglia come un modo per mascherare il disagio verso il rapporto interraziale della figlia. Però, dopo una serie di eventi il ragazzo scoprirà inquietanti segreti riguardo la scomparsa di giovani neri all’interno del quartiere.

Scappa – Get Out: uno sguardo sul regista e i due protagonisti

Il regista Jordan Peele è noto soprattutto come attore e non è nuovo alle presentazioni tra suoceri e generi, dato che nel 2010 ha preso parte a “Vi presento i nostri” con Ben Stiller e Robert De Niro. “Get Out” rappresenta il suo esordio dietro la macchina da presa e ha cercato di unire l’ancora dilagante, anche se marginale, razzismo americano verso le persone di colore ad una terrificante storia, che non ha nulla da invidiare ai racconti dell’orrore dell’infanzia, come quello di Barbablu.

“Get Out” è prodotto dalla Blumhouse Productions, la celebre casa di produzione specializzata in film horror low budget come “Paranormal Activity”, “Insidious” e “La notte del giudizio”. Nonostante siano stati impiegati pochi soldi per girarlo, il cast del film è abbastanza noto al pubblico. Il protagonista Daniel Kaluuya è stato già visto sia in “Babylon” di Danny Boyle che  in nel comico “Johnny English – La Rinascita” di Oliver Perker. Nota al pubblico delle serie tv, in particolare quello femminile, è Allison Williams, la Marnie di “Girls”.

Trailer

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