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Film da vedere su Netflix: le migliori novità e i consigli più utili – Lista aggiornata a Settembre 2023

Negli anni il colosso dello streaming Netflix, oltre ad essere diventato la piattaforma streaming più popolare al mondo e aver raccolto migliaia di utenti a livello internazionale, ha anche arricchito il proprio catalogo di film e serie tv.

Considerando le pellicole, sono presenti sia film originali Netflix che non e, tra quelli concessi in licenza, si possono trovare dei veri e propri capolavori, pietre miliari della Storia del Cinema, film premiati o anche prodotti meno noti, quei piccoli tesori poco pubblicizzati, ma che si rivelano imperdibili. In particolare durante la pandemia di Covid-19, insieme ad altre piattaforme, anche Netflix ha visto l’uscita di pellicole molto attese, che hanno saltato l’uscita in sala e che quindi arrivavano in streaming in prima visione.

Che  il lockdown e il Coronavirus abbiano accelerato un processo già in atto, è impossibile stabilirlo, ma i prodotti ad arrivare su Netflix, prima, durante la programmazione in sala, o non vedendo mai la luce nel cinema, continuano a fare di Netflix, nonostante le ultime polemiche, ancora il più famoso colosso dello streaming. Molti film entrati nelle shortlist degli Oscar sono infatti stati resi disponibili sulla piattaforma già a fine 2022 o nei primi mesi di gennaio del 2023, basti pensare a “Bardo, la cronaca falsa di alcune verità”, di Iñárritu o “Blonde” di Andrew Dominik, o anche l’anno scorso “È stata la mano di Dio”, di Sorrentino.

Tra pellicole da Oscar, candidate e film che hanno fatto la Storia del Cinema, Netflix ha un catalogo sempre più denso di tutti i tipi di prodotti, essendo quindi un servizio streaming adatto al grande pubblico, agli appassionati e ai più esperti. Sono molti le pellicole da non perdere su Netflix, eccone di seguito alcune.

“Ehrengard – l’arte della seduzione”

Netflix

Nel fantastico regno di Babenhausen, il giovane Cazotte si fa passare per un esperto dell’amore, assunto dalla intrigante Granduchessa per aiutarla a garantirsi un erede. Durante la sua ricerca di una futura principessa adatta, Cazotte istruisce il timido principe ereditario sull’arte della seduzione e dell’amore. Tuttavia, il piano va in frantumi quando un erede viene concepito al di fuori del matrimonio, costringendo la famiglia reale a rifugiarsi nel castello di Rosenbad. Qui, gli intrighi all’interno della casata reale si intensificano e Cazotte si innamora della dama d’onore Ehrengard, scoprendo gradualmente la sua mancanza di esperienza nell’amore. Il film, tratto da una delle ultime opere di Karen Blixen, dal titolo omonimo, vedrà la sceneggiatura di Anders August e sembra promettere bene per tutti gli amanti del genere.

“La Meravigliosa storia di Henry Sugar”

Wes Anderson

Nato dalla collaborazione di Wes Anderson, regista e sceneggiatore, e Roal Dahl, autore originale della storia, La Meravigliosa storia di Henry Sugar merita decisamente la nostra attenzione. Tuttavia, questa volta non ci troviamo davanti ad un lungometraggio, ma ad un corto di ben 39 minuti. Protagonista è Henry Sugar, giocatore d’azzardo, che viene a conoscenza di un uomo proveniente dall’India che riesce a vedere senza usare gli occhi. Rendendosi conto dei benefici che potrebbe trarne, decide di esercitarsi per acquisire la stessa abilità. La storia, amata e conosciuta da tutti i lettori dello scrittore, sembra aver trovato il regista perfetto, insieme ad un cast eccellente con Ralph Fiennes, Benedict Cumberbatch e Dev Patel.

“El Conde”

El Conde

El Conde è una commedia horror – fantastica in uscita il 15 Settembre su Netflix. Protagonista è il dittatore cileno Augusto Pinochet, in realtà un vampiro di 250 anni, vive in una villa in Patagonia. Li c’è sua moglie Lucía e il maggiordomo Fëdor, un russo bianco che in vita addestrava i suoi squadroni della morte e ora gli procura vittime da mordere. Augusto è ormai – molto – anziano e amareggiato: per lui l’unica soluzione è lasciarsi morire, non bevendo più. Ma qualcosa gli fa cambiare idea e i suoi figli, pronti ad ereditare tutto il suo patrimonio, non ne sono proprio felici.

El Conde: la recensione

“La probabilità statistica dell’amore a prima vista”

storia d'amore

Se amate i drama e le storie d’amore, La Probabilità statistica dell’amore a prima vista è il film che – probabilmente – stavate cercando. Il film, diretto da Vanessa Caswill, segue la storia di Hadley, una diciassettenne americana che ha perso il suo aereo per Londra, dove suo padre sta per risposarsi. Quando tutto sembra perso e andare sempre peggio, ecco che incontra Oliver: un ragazzo inglese che – come lei – è costretto a passare la notte li, prima di tornare a Londra. Tra i due sembra esserci una sintonia immediata ma, dopo una notte passata a parlare, arrivati a Londra si perdono nella folla e non si ritrovano più, o forse si. Per scoprirlo non possiamo fare altro che attendere l’uscita del film.

“Il mostro dei mari”

Netflix Oscar 2023 - Il mostro dei mari - film Netflix

Il film Netflix della Sony Pictures Imageworks e della Netflix Animation diretto da Chris Williams ha ricevuto una nomination agli Oscar 2023 come miglior film d’animazione. Con le voci, nella versione italiana, di nomi come Claudio Santamaria e Diego Abatantuono, “Il mostro dei mari” è una storia d’avventura, un inno all’amicizia e alla consapevolezza di come dietro ciò che si credeva essere un mostro, può nascondersi un grande cuore e tanta volontà di essere distinti da quelle creature che cercano realmente di attaccare gli esseri umani. Un’intesa speciale legherà una bambina e un mostro marino, nella speranza di una tregua fatta di pace e armonia.

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“Storia di un matrimonio”

Storia Di Un Matrimonio

Il film con protagonisti Scarlett Johansson e Adam Driver, affiancati da Laura Dern e Ray Liotta e diretto da Noah Baumbach, è stato candidato a numerosi Academy Award nel 2020, vincendo unicamente quello come miglior attrice non protagonista per Laura Dern. Commedia drammatica, “Storia di un matrimonio” riesce a parlare di matrimonio affrontando il tema del divorzio e lo fa con estrema intensità, senza mai essere eccessivo, con una sceneggiatura che pesa ogni parola con attenzione e cautela, dando modo di raccontare tanto un rapporto che si sgretola negli anni, nonostante il tentativo e la volontà di recuperarlo, quanto l’interiorità dei personaggi, caratterizzandoli nella loro personalità ed evoluzione. Un film di per sé originale e che si avvale di un ottimo cast.

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“Dunkirk”

film Netflix

Imperdibile war movie sui generis, “Dunkirk” di Christopher Nolan annovera innanzitutto un grande cast: Fionn Whitehead, Jack Lowden, Harry Styles, Tom Hardy, Cillian Murphy, Aneurin Barnard, Kenneth Branagh, Mark Rylance, Barry Keoghan, insieme a molti altri. La vicenda si svolge in una settimana e racconta l’evacuazione delle truppe dei soldati alleati circondati dall’esercito tedesco nel maggio del 1940. Tre linee temporali, raccontate in ordine non cronologico, intrecciate tra loro, costituiscono non solo un grande film di guerra, ma una modalità singolare di raccontarla: nessuno scontro, pochissimi dialoghi, attacchi brevi e spesso accennati, ma potenzialmente distruttivi e quella continua terrificante inquietudine che il tempo stia per scadere.

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“Raccontami di un giorno perfetto”

film Netflix

Un teen drama che scalda il cuore, “Raccontami di un giorno perfetto”, con due straordinari Elle Fanning e Justice Smith, è una pellicola che sembra non avere avuto la risonanza che meritava. Una storia che farà commuovere anche i più duri di cuore e che ha il pregio di essere un teen drama molto diverso da i film per adolescenti che si è abituati a vedere. Due anime sole, quelle dei protagonisti, che si incontrano nell’amore, nella comune sofferenza dell’incomunicabilità dell’adolescenza. Uniti da ciò che provano l’uno verso l’altro, dimenticano quel senso di emarginazione che li aveva allontanati da tutto, ma che tornerà con impeto a investirli nuovamente. Imprevedibile e dolce, “Raccontami di un giorno perfetto” è un film assolutamente da vedere o da recuperare.

Leggi anche: Raccontami di un giorno perfetto (2020)

“Perfetti sconosciuti”

Diretto da Paolo Genovese con nel cast Kasia Smutniak, Anna Foglietta, Edoardo Leo, Marco Giallini, Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher e Giuseppe Battiston, “Perfetti sconosciuti” è attualmente il film italiano con il maggior numerosi di remake nella Storia del Cinema, arrivando a gennaio del 2023 a 20. Grande successo italiano, vincitore, tra numerosi riconoscimenti anche di 2 David di Donatello, come miglior film e miglior sceneggiatura, “Perfetti sconosciuti” racconta il tema della doppia vita che, l’uso e la diffusione dei telefoni, in particolare degli smartphone ha creato. La tagline del film cita infatti “Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta”. Durante una cena, un gioco apparentemente innocente ma sicuramente insidioso porta i membri della serata a condividere tutto ciò che accade e a scoprire segreti inconfessabili e tradimenti impensabili.

“Vivo”

Dalla Sony Pictures Animation, in collaborazione con la Columbia Picturs e la One Cool Films, il film d’animazione diretto da Kirk DeMicco ha come tema centrale l’amore, e racconta un viaggio contro il tempo per mantenere una promessa fatta. “Vivo”, con una grafica unica e definibile mista, che fonde CGI e animazione più datata, celebra la forza trascinante della musica, capace di ricongiungere le persone, di ritrovare legami persi negli anni e di ottenere la forza per essere sinceri, tutto racchiuso in una cornice di energia, colore e ritmo. La musica si rivela infatti, strettamente legato all’amore fin da subito, il motore del film, capace, come molti film d’animazione, di commuovere e divertire.

“Luce”

film Netflix

Film Netflix uscito nel febbraio del 2023, è uscito in sala unicamente negli Stati Uniti ad agosto del 2019, dopo esser stato presentato al Sundance Film Festival dello stesso anno. Una moltitudine di temi contraddistingue “Luce”, con un occhio di riguardo al razzismo, anche se con una forma più originale e meno politicamente corretta. L’ideologia dello stereotipo e la sua pericolosità, positiva o negativa che sia, è alla base di tutto ciò che la pellicola intende raccontare. Convinzioni personali, accuse infondate, pensieri tanto terribili quanto naturali e un’effettività delle azioni che manca, che si ricerca, spesso esagerando nel fare di un evento, drammatico o favorevole, un esempio da attribuire  a tutti. Un tema, legato a molti altri, non sempre affrontato e che ha in qualche modo il coraggio di schierarsi dalla parte di una celata rivincita e una latente vendetta. “Luce” si avvale inoltre di ottimi attori: Octavia Spencer, Naomi Watts, Tim Roth e Kelvin Harrison Jr..

“Shutter Island”

film Netflix

Tra le miglior interpretazioni di Leonardo DiCaprio, “Shutter Island” è diretto da Martin Scorsese e include nel cast anche Mark Ruffalo, Michelle Williams, Ben Kingsley e molti altri. Tratto dal romanzo “L’isola della paura”, “Shutter Island” è un thriller noir dai tratti inquietanti e elementi del giallo e quindi con una linea investigativa. Il subplot della detection passa dai segreti dell’isola e dell’ospedale criminale in cui si svolge ai meandri più inesplorati della mente. Una pellicola che forse non convince fino in fondo lasciando aperte alcune domande, ma che coinvolge fin dalla primissima scena, con una colonna sonora che prepara all’entrata in un luogo dal quale è impossibile fuggire, circondato da scogliere che imprigionano e popolato di figure immaginarie.

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“Niente di nuovo sul fronte occidentale”

Niente di nuovo sul fronte occidentale recensione

In corsa per numerosi Academy Awards agli Oscar 2023, “Niente di nuovo sul fronte occidentale” è diretto da Edward Berger e basato sul romanzo, dal titolo omonimo, di Erich Maria Remarque. Tra i film più chiacchierati del momento, il war movie tedesco si colloca, a distanza di più di 40 anni, come terza trasposizione cinematografica del romanzo, già adattato per il grande schermo nel 1930 e nel 1979. Acclamato da pubblico e critica il film è tanto una riflessione sull’entusiasmo e il fervore che spingeva giovani e giovanissimi ad arruolarsi durante il primo conflitto mondiale, ignari di ciò che avrebbero dovuto affrontare, quanto della brutalità della guerra, come ogni war movie che si rispetti. Il film mostra una cura nella tecnica, un’amarezza nella storia raccontata e anche una certa scrupolosità nella descrizione dell’artiglieria e degli scontri che caratterizzarono la prima guerra mondiale, meno affrontata sul grande schermo rispetto alla seconda.

Leggi anche: Recensione “Niente di nuovo sul fronte occidentale”: il terzo adattamento, tecnicamente bellissimo, del romanzo di Erich Maria Remarque

“The Prom”

Un grande cast per un film adattamento di un famoso musical del 2016, dal titolo omonimo: Meryl Streep, Nicole Kidman, Ariana DeBose, Kerry Washington, James Corden, Keegan-Michael Key e moltissimi altri. “The Prom” è una vera e propria esplosione di vivacità, colori e glamour, dove il riscatto diventa l’obiettivo e la vera motivazione capace di scuotere l’animo di ogni protagonista. Un film corale che tra musica, esibizioni e una recitazione guidata dall’eccentricità conferiscono al film un tono frizzante, effervescente e brillante. Un gioco di luci che irradia i colori caldi, nitidi e sgargianti dei costumi e degli ambienti frequentati da quelle star protagoniste, che vedendo la loro popolarità venire sempre meno, sfruttano la giusta situazione a proprio vantaggio.

“The Good Nurse”

Un’ottima Jessica Chastain è protagonista di un film che segue una vicenda di morti e incidenti sospetti negli ospedali. Il personaggio dell’attrice, affiancata da Eddie Redmayne, insieme appunto al collega, si trova ad affrontare una situazione assurda e distruttiva, aggravata dal precario equilibrio nella vita di entrambi. Una profonda amicizia, un legame unico e una stima reciproca sembra accecare i due protagonisti, nel non vedere che proprio chi sta loro più vicino potrebbe essere l’angelo della morte dell’ospedale. Tra le quattro mura della clinica si respira un’atmosfera sempre più tesa, sospettosa, fino a scoperte che gettano i personaggi nello sconforto e nella rabbia.

“Blonde”

Netflix Oscar 2023 - Blonde

“Blonde” è stato uno dei film Netflix più attesi del 2022, sia per l’uscita al cinema, per l’anteprima alla 79ª Mostra del Cinema di Venezia, che per l’arrivo sulla piattaforma streaming. Con foto promozionali e prime recensioni della critica statunitense, il film con Ana de Armas nei panni dell’iconica Marilyn Monroe faceva ben sperare in un biopic che potesse dire qualcosa in più. Le alte aspettative non sono state deluse e la pellicola si è rivelata un viaggio visionario nella tormentata vita di Norma Jeane, che era Marilyn Monroe solo di fronte agli schermi e che, forse, inconsapevolmente, desiderava anche o solo una vita normale, oltre a quella che riprendeva la macchina da presa. La critica non ha apprezzato molto il film, lodando però la brillante performance della de Armas, candidata all’Oscar 2023 come miglior attrice protagonista, mentre il pubblico ha maggiormente apprezzato il film. Nel cast dell’opera di Andrew Dominik figurano anche Bobby Cannavale, Julianne Nicholson e Adrien Brody.

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“La grande bellezza”

film Netflix

L’Oscar al miglior film internazionale nel 2014 per” La grande bellezza” ha fatto la Storia degli Academy e la pellicola ha fatto incetta dei più importanti riconoscimenti cinematografici anche in Europa, in particolare in Italia. Tra una scena iniziale entrata nella Storia del Cinema e un’amara visione del mondo, della vita, della Roma bene e della negativa consapevolezza di un animo sensibile, che va oltre le apparenze, “La grande bellezza” è tanto un film che omaggia la città di Roma, uno studio sociale e una rappresentazione di un universo finto che preferisce continuare a fingere piuttosto che affrontare la dura realtà. Il film di Paolo Sorrentino ha entusiasmato la critica estera, lasciando invece più perplessa quella italiana. Ancora a distanza di anni riconosciuto come uno dei più grandi successi italiani, la pellicola vanta un cast d’eccezione: Toni Servillo, Carlo Verdone, Carlo Buccirosso, Sabrina Ferilli, Iaia Forte, Giorgio Pasotti, Massimo Popolizio e molti altri.

Leggi anche: La grande bellezza

“Smetto quando voglio”

Il primo film della trilogia di Sydney Sibilia è un film assolutamente da vedere, e non solo per vedere Edoardo Leo, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia e Pietro Sermonti mettere su una banda di criminali, ma anche perché è una delle migliori commedie italiane degli ultimi 20 anni. Una riflessione velata di amara ironia sul mondo del lavoro, uno stile fumettistico e un umorismo incredibilmente coinvolgente che rende il film un piccolo gioiello, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “I soliti ignoti in chiave contemporanea”. Tra le ottime interpretazioni e la sceneggiatura appunto sospesa tra comicità e un tono agrodolce sul mondo del precariato, “Smetto quando voglio” non delude neanche nei sequel che forse non raggiungono la forza del primo, ma che riescono comunque a divertire e far riflettere, creando situazioni sempre nuove.

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“Chiamami col tuo nome”

Il dramma sentimentale di Luca Guadagnino, che ha fatto conoscere Timothée Chalamet al grande pubblico, aprendogli la strada verso il successo portandolo a diventare la star che è oggi, venne candidato a 4 Oscar, vincendo quello per la sceneggiatura non originale a James Ivory. Seguendo gli elementi tipici del teen drama “Chiamami col tuo nome” è un film intenso e dolce, molto poetico nella messa in scena, nell’interpretazione e che sorprende nel raccontare una storia omosessuale senza cadere mai nella banalità o nel già visto. Dalla fotografia alla sceneggiatura, delicata ma attenta nel rappresentare l’Italia degli anni ’80, tenera e sensuale al tempo stesso, fino a una regia e un’interpretazione affascinante, che cattura lo spettatore, “Chiamami col tuo nome” è stato acclamato sia dal pubblico che dalla critica e definito da molti registi uno dei migliori film del 2017. Nel cast anche Armie Hammer e Michael e Stuhlbarg. 

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“Mystic River”

Film del 2003 diretto da Clint Eastwood con nel cast Kevin Bacon, Tim Robbins, Sean Penn, Laurence Fishburne, Laura Linney e molti altri, “Mystic River” è ufficialmente uno dei migliori film degli anni 2000. Premiati con l’Academy Awards sia Sean Penn che Tim Robbins, insieme a altre 4 nomination, la pellicola riesce a creare una linea investigativa interessante, carica di indizi che portano in direzioni opposte, insieme a creare un universo di personaggi ampio e variegato, ma ben delineato. Un thriller noir drammatico, ricco di colpi di scena, denso senza un’eccessiva azione, con un finale e una conclusione del tutto inaspettata. Alla sua uscita, “Mystic River” fu un grande successo al Box Office e la critica lo definì un capolavoro. Inutile dire che le performance magistrali dei 3 grandi attori diedero al film una marcia in più, una capacità di coinvolgimento, immedesimazione e empatia davvero unica.

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“Don’t Look Up”

Tra i film Netflix più discussi del 2021, la sferzante satira sci-fi di Adam McKay, presenta un cast che comprende Leonardo DiCaprio, Meryl Streep, Jennifer Lawrence, Jonah Hill, Cate Blanchett, Mark Rylance, Timothée Chalamet, Tyler Perry, Ron Perlman e molti altri. “Don’t Look Up” racconta un imminente evento catastrofico che dovrebbe allarmare chiunque, in particolare il film si concentra sull’indifferenza mostrata dagli organi di Governo e i media, che scelgono sempre di spettacolarizzare ogni cosa. Una cometa potrebbe colpire la Terra e distruggere l’umanità ma la scelta è quella di mantenere il segreto. Brillante, divertente, amaro nella sua realistica anche se surreale rappresentazione di un mondo indifferente e che lascia i propri abitanti al caso, e che fa del suo genere indefinito la carta vincente del film, “Don’t Look Up” è un’opera estremamente originale, che va dalla commedia al dramma, dalla satira alla fantascienza, dal film politico al disaster movie. Pellicola più vista nel periodo di Natale 2021, la critica si è mostrata per lo più particolarmente positiva, ma non sono mancate recensioni invece più severe.

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“It”

film Netflix

Adattamento del romanzo, dal titolo omonimo, di Stephen King, che già aveva ispirato la miniserie evento anni ’90, “It” è diretto da Andy Muschietti e presenta un cast dove, oltre a Bill Skarsgård, si trovano alcuni dei migliori giovanissimi attori del momento: Finn Wolfhard, Jack Dylan Grazer, Jaeden Liberher, Sophia Lillis e Wyatt Oleff, affiancati da Chosen Jacobs, Jeremy Ray Taylor, Nicholas Hamilton e Owen Teague. It è un ottimo horror thriller che non punta solo sull’elemento più tipico del cinema dell’orrore: “It” ha una storia ben definita, ha una valenza drammatica non indifferente e fa del tema della paura un sentimento rappresentazione di un disagio interiore. “It” è emozionante, magistralmente interpretato e spaventoso nella messa in scena di Pennywise, il clown ballerino, e delle sue azioni per arrivare ai suoi scopi più malvagi.

“È stata la mano di Dio”

film Netflix

Altro grande capolavoro di Paolo Sorrentino, presentato alla 78ª Mostra del Cinema di Venezia, dove ha vinto il Leone d’argento – Gran premio della Giuria, “È stata la mano di Dio” entrò nella cinquina degli Oscar 2022 come miglior film internazionale, riconoscimento poi vinto da “Drive my car”. La pellicola più personale del regista, racconta la sua storia, la drammatica vicenda che l’ha reso orfano di genitori da adolescente, scomparsi per un terribile incidente, nel giorno in cui lui sarebbe dovuto essere con loro, ma che poi lo trovò lontano al momento dell’incidente, salvandogli la vita. Da qui il titolo, nel corso della storia, poi doppiamente simbolico. Oltre a narrare questo tragico lutto, la pellicola è anche un film di formazione del diciassettenne Fabietto, protagonista del racconto, dell’elaborazione della morte dei genitori e dell’amore per il cinema, rappresentato nel suo potere più salvifico. Nel cast sono presenti Filippo Scotti, Toni Servillo, Luisa Ranieri, Teresa Saponangelo, Marlon Joubert, Renato Carpentieri e molti altri

Leggi anche: È stata la mano di Dio (2021)

“Il traditore”

film Netflix

Diretto da Marco Bellocchio e in corsa per gli Oscar 2020 come miglior film internazionale, ma non entrato poi nella cinquina finale, “Il traditore” racconta le vicende di Tommaso Buscetta, membro di Cosa nostra diventato successivamente un collaboratore di giustizia. Un cast d’eccezione rende “Il traditore” uno dei migliori film sulla mafia degli ultimi 10 anni, un viaggio quasi epico all’interno delle regole, dei codici d’onore e di brutali azioni considerate necessarie per ottenere un obiettivo, per vendicare un torto subìto o per eseguire un compito assegnato. “Il traditore” non dà solo un quadro completo dell’ambiente mafioso e della figura di Buscetta, ben interpretato dal personaggio di Pierfrancesco Favino, ma sottilmente racconta anche quei rapporti che si creano all’interno di un mondo dove qualsiasi relazione o legame può diventare secondario. Oltre a Favino, tra gli attori del film sono presenti Maria Fernanda Cândido, Fabrizio Ferracane, Fausto Russo Alesi, Luigi LoCascio, Nicola Calì e molti altri.

Leggi anche: Il traditore (2019)

“L’incredibile storia dell’Isola delle Rose”

Diretto da Sydney Sibilia, racconta la storia vera dell’Isola delle Rose, realizzata da Giorgio Rosa, ingegnere bolognese e che venne demolita nel febbraio del 1969. Si tratta di una piattaforma artificiale che creò scalpore e curiosità e che dal 1º maggio del 1968 divenne una vera e propria mini-nazione. Con un sempre straordinario Elio Germano, “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose” è sia un racconto degli eventi, a tratti divertente, che la rappresentazione di una mostruosa ostinazione di un governo a distruggere un qualcosa che aveva la sola pretesa di esistere e che era riuscita, inspiegabilmente, senza chiedere il permesso, a diventare un piccolo mondo. Non apprezzato all’unanimità dalla critica, il film Netflix è stato però ben accolto dal pubblico, risultando coinvolgente, leggero e godibile. Nel cast sono presenti anche Matilda De Angelis, Fabrizio Bentivoglio, Luca Zingaretti, François Cluzet, insieme a molti altri.

Leggi anche: L’incredibile storia dell’Isola delle rose (2020)

“Il buco”

Un film disturbante, cupo, buio nelle luci e nell’animo, ambientato in una torre fatta di più di 300 piani, dove man mano che si scende si arriva a patire gli stenti per la fame, che si fa ogni giorno più pesante. “Il buco” è ambientato in una prigione verticale organizzata per livelli, in cima è presenta una cucina quasi di lusso che, su una piattaforma, serve alcuni dei piatti preferiti di tutte le persone presenti: la tavola è imbandita così di numerose pietanze che sembrerebbero pronte a sfamare un gran numero di persone, ma non di certo tutte quelle presenti nella torre. Man mano che la piattaforma scende nei livelli più bassi, ma più alti di numero, il primo piano è infatti il piano 0, il cibo diminuisce, nessuno pensa a chi verrà dopo di loro e ha pochi minuti per mangiare prima che la piattaforma inizi a scendere andando ai livelli inferiori. Un film dai tratti lugubri e tetri, dove il male più infimo, crudele e insidioso è quello che gli esseri umani possono causare agli altri esseri umani. Diretto da Galder Gaztelu-Urrutia “Il buco” è stato apprezzato dalla critica e dal pubblico.

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“Mine vaganti”

Film del 2010 diretto da Ferzan Özpetek, è considerato uno dei più apprezzati del regista. Con Riccardo Scamarcio, Daniele Pecci, Alessandro Preziosi, Lunetta Savino, Elena Sofia Ricci, Nicole Grimaudo, Ilaria Occhini e Ennio Fantastichini, racconta il tema della famiglia e dell’omosessualità, o meglio di come quest’ultima venga affrontata con difficoltà da parte dei vari componenti della famiglia. Un ritratto di un tipico nucleo familiare, profondamente radicato nel territorio italiano, di cui si possono riconoscere usi, costumi, abitudini e, soprattuto stereotipi. Il film è una commedia drammatica, che unisce sapientemente il gusto più divertente e lieve della pellicola, a scene e momenti fortemente drammatici, spesso commoventi e dolorosi nel contesto del racconto. Un ottimo mix che ha vinto anche numerosi premi cinematografici.

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“Pinocchio”

pinocchio - film Netflix - recensione

Basato sul romanzo di Carlo Collodi, “Pinocchio di Guillermo del Toro”, conosciuto anche semplicemente solo come “Pinocchio”, è in realtà una rivisitazione della struttura e degli eventi del famoso “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino”. A rimanere intatti i temi e il messaggio finale della pellicola d’animazione, con l’aggiunta però di numerose figure, personaggi ed elementi che arricchiscono la storia anche sul piano tematico. Il 10º adattamento per il grande schermo di Pinocchio è così ambientato durante la prima guerra mondiale, il Grillo Parlante ha il nome di Sebastian e Geppetto costruire il burattino a seguito della morte del figlio, ucciso durante un bombardamento. Tra le altre differenze c’è la presenza dei soldati e il Paese dei balocchi diventa una squadra d’addestramento fascista. Con la tecnica dello stop-motion il film è stato acclamato dalla critica, soprattutto nel rendere l’opera più moderna, originale e in qualche modo mitologica. Il pubblico, soprattutto i fan di Guillermo del Toro, sono stati invece decisamente più severi.

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“Will Hunting – Genio ribelle”

film Netflix

Film vincitore di 2 Oscar, miglior sceneggiatura originale e miglior attore protagonista a Robin Williams, vede nel cast anche gli allora giovanissimi Ben Affleck e Matt Damon, affiancati da Stellan Skarsgård, Casey Affleck e Minnie Driver. “Will Hunting – Genio ribelle” racconta una fantastica amicizia, che sarebbe più corretto dire legame tra uno psicologo sopra le righe e il suo paziente, un vero e proprio genio matematico che crede di non aver bisogno di nessuno. Il film ha il pregio di mettere in risalto altre figure, oltre i due protagonisti, che tra racconti spiritosi e terribili, fa luce sul passato e la storia personali di entrambi i personaggi. La figura di Skarsgård è per esempio molto interessante, così come quella di Minnie Driver. Da un corso degli eventi tutt’altro che scontato “Will Hunting” è un film pulito e lineare, dove ogni cosa sembra essere al proprio posto.

“C’era una volta… a Hollywood”

film Netflix

Nono film di Quentin Tarantino, “C’era una volta… a Hollywood” è uno degli autentici capolavori del regista che ha creato un genere. Con 3 grandi star protagonisti: Leonardo DiCaprio, Margot Robbie e Brad Pitt, affiancati da nomi come Margaret Qualley, Al Pacino, Dakota Fanning, Damian Lewis, Emile Hirsch, Kurt Russell e moltissimi altri, Tarantino riscrive la Storia raccontando con estrema efficacia, realismo e dettaglio la Hollywood di fine anni ’60. Quando un nuovo tipo di cinema si affacciava in un’industria pronta ad accogliere, alcuni attori si trovavano così divisi tra ciò che erano e ciò che dovevano diventare, ciò che il mondo e lo star system di una volta, agli albori del suo essere, richiedeva. La figura dello stuntman, i così detti spaghetti western, la fama estera, gli hippie, i film di spionaggio all’italiana, l’LSD e il massacro di Cielo Drive, compongono il racconto di un attore in declino, stretto nella morsa di una popolarità che gli richiederà altro, a cui forse non vuole sottostare, e del suo legame con il suo stuntman, a cui nulla interessa della fama o della benevolenza di un pubblico che non sa neanche che aspetto abbia. Una storia di cinema che riesce a parlare di molto altro e che permette al regista di ripresentare un finale tipicamente “tarantiniano”.

“22 luglio”

film Netflix

Testimonianza di una tragedia, “22 luglio” è scritto, diretto e prodotto da Paul Greengrass e racconta la vera storia dell’attentato che ebbe luogo il 22 luglio del 2011 in Norvegia. Attraverso gli occhi del giovane Viljar, uno dei ragazzi sopravvissuti, il film ripercorre il piano messo in attore dall’attentatore Anders Breivik, i folli gesti che hanno accompagnato il massacro e il tentativo di molti giovani di salvarsi, compreso lo stesso Viljar. “22 luglio” presenta gli eventi di quel tragico giorno, mostrando poi anche il processo e quindi la figura dell’avvocato che doveva rappresentare Anders Berivik, facendo luce anche in parte sull’ideologia che portò l’attentatore a uccidere 77 vittime, per la maggior parte giovani tra i 10 e i 20 anni.

“Bardo”

film Netflix Oscar 2023 - Bardo

Anche noto con il titolo completo di “Bardo, la cronaca falsa di alcune verità”, il film del premio Oscar Alejandro González Iñárritu era una delle pellicole più quotate per gli Academy Awards 2023. La pellicola ha ricevuto però unicamente la nomination per la migliore fotografia a Darius Khondji. Con nel cast, in veste di protagonista, Daniel Giménez Cacho, “Bardo” è un viaggio a ritroso nella vita, unica e stravagante del documentarista Messicano Silverio Gama, in piena crisi esistenziale e che vede il suo mondo crollare su se stesso, ogni sua certezza trasformarsi in dubbio e ogni sua decisione presa, possibilmente la scelta più sbagliata che potesse fare. Dagli affetti familiari all’appartenenza a un luogo, Bardo si muove sospeso nella mente di un uomo che non sa più in cosa credere.

Leggi anche: Bardo (2022)

“Rumore bianco”

Anche “Rumore bianco”, diretto da Noah Baumbach, con Adam Driver, Greta Gerwig, Don Chadle, Jodie Turner-Smith, era particolarmente quotato agli Oscar 2023, non riuscendo però a conquistare nessuna nomination. Adattamento del romanzo, dal titolo omonimo di Don deLillo, “Rumore bianco” è un film ambizioso e denso di avvenimenti sospesi tra un sarcasmo amaro e un surreale estremo, dove alla pericolosità di una fuga di sostanze chimiche che obbliga le persone ad abbandonare le loro case e la propria città, si aggiunge una famiglia disfunzionale, tra assurdità, isterismi, paranoie e scelte folli. Accolto con recensioni miste “Rumore bianco” è un film che contiene in sé spunti per altre possibili pellicole, ognuna con un tema ben definito, e capace quindi di mettere insieme più generi riuscendo comunque a rendere il film un prodotto interessante e diverso.

“The Midnight Sky”

film Netflix
Credits: Philippe Antonello/Netflix © 2020

Il film sci-fi diretto e magistralmente interpretato da George Clooney presenta tutta la solitudine e l’isolamento che, non solo l’ambientazione post-apocalittica può mostrare, ma, in questo caso, la condizione della malattia. Il personaggio protagonista, malato terminale, ha deciso per scelta di non seguire gli altri esseri umani, fuggiti dopo i cataclismi che hanno reso l’aria sulla Terra irrespirabile, e l’unico contatto che ha è con una nave spaziale alla ricerca di atmosfere adatte alla vita umana. Ma una scoperta incredibile e che riguarda tutt’altro che la Terra, pone il protagonista di fronte a una scelta, una scelta che lo obbliga a riprendere contatto con un mondo che aveva abbandonato, il mondo della connessione umana. È questo il vero tema di “The Midnight Sky” che, ambientato nel 2049, parla dell’importanza del contatto umano, di quel legami in cui ognuno è indispensabile per l’altro. Nel cast del film sono presenti anche Felicity Jones, Kyle Chandler e Sophie Rundle.

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“Monaco – Sull’orlo della guerra”

Una delle poche pellicole, se non l’unica sull’accordo di Monaco del 1938, che avrebbe dovuto impedire la seconda guerra mondiale. “Monaco – Sull’orlo della guerra” racconta l’amicizia tra due giovani, un ragazzo inglese e un ragazzo tedesco, il cui legame si spezzò quando entrambi si scontrarono sulle idee relative alla “Nuova Germania”. Oltre a un distacco che li vedrà poi lavorare insieme per un obiettivo comune, il film racconta anche le vicende attorno all’accordo di Monaco, la figura di Chamberlain e quella di Hitler, i complotti per ucciderlo e un tentativo fallito. La pellicola è in qualche modo un chiaro elemento di quanto duramente si è combattuto per impedire lo scoppio di un secondo conflitto mondiale. Conoscendo la Storia il film diretto da Christian Schwochow acquista una matrice fortemente drammatica, quasi atroce. Ottime le interpretazioni di tutti gli attori, in particolare dei protagonisti George MacKay e Jannis Niewöhner, affiancati nel cast da Jeremy Irons, Liv Lisa Fries, August Diehl e Sandra Hüller.

“Forrest Gump”

Forrest Gump Film

Il film del 1994 diretto da Robert Zemeckis, si aggiudicò 6 Academy Awards agli Oscar 1995. Uno dei film più amati dal grande pubblico e acclamati dalla critica e una delle migliore prove attoriali in assoluto di Tom Hanks ha reso “Forrest Gump” un film intramontabile e che non ci si stanca mai di rivedere. “Forrest Gump” è un film di vita, che nei 30 anni in cui racconta le straordinarie vicende che hanno accompagnato il personaggio di Forrest, esplora alcuni eventi fondamentali della Storia degli Stati Uniti d’America, presentando inoltre personaggi come Elvis Presley e John Lennon, spesso anni prima del loro successo planetario. “Forrest Gump” esplora anche il tema dell’emarginazione, essendo il personaggio protagonista dotato di uno sviluppo cognitivo inferiore alla norma e per questo costretto negli anni a doversi spesso interfacciare con difficoltà, con un senso di esclusione e incomprensione. Il film, con nel cast anche Robin Wright, Sally Field e Gary Sinise è una pellicola estremamente tenera, dolce e commovente.

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“The Truman Show”

Migliore e drammatica performance di Jim Carrey è una delle sue prove attoriali più apprezzate e che ha dato in qualche modo vita alla sindrome di Truman Show. Diretto da Peter Weir e con un cast che include, tra gli altri, anche Ed Harris, Laura Linney, Noah Emmerich e Paul Giamatti, è una satira sci-fi estrema, e che sfiora il surreale per portare in esame una situazione che ha dei legami con la realtà e che, oggi più che mai, avrebbe un senso ancora più profondo e veritiero. Il paradosso e la convinzione di essere costantemente controllati, di non avere una reale dimensione personale e privata. “The Truman Show” è tutto questo : un fantastico Jim Carrey inizia a notare qualcosa di strano nella sua vita apparentemente normale e l’impossibilità, che sembra essere casuale, di allontanarsi dal luogo dove ha sempre vissuto, lo portano a farsi sempre più domande.

“Scappa – Get Out”

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Esordio del regista Jordan Peele dietro la macchina da presa e uno dei migliori film horror mai realizzati. Sospeso tra il genere del thriller, dell’horror e dell’opera satirica, mette in scena il tema del razzismo ed è liberamente ispirato a “La notte dei morti viventi”, cult del 1968. Con protagonista Daniel Kaluuya, il film esplora la tematica della schiavitù, dell’utilizzo di alcuni esseri umani per scopi in questo caso brutali, vedendoli come prodotti di vendita e pura merce di scambio. Gli antagonisti e la loro rappresentazione è un altro grande punto di forza del film e c’è anche un occhio di riguardo a una minore attenzione nei confronti degli afroamericani scomparsi rispetto a donne e uomini bianchi scomparsi. Il film è stato un grande successo sia di pubblico che di critica e Jordan Peele ha vinto l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale.

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“I Mitchell contro le macchine”

Diretto da Mike Rianda e Jeff Rowe, la Sony Pictures Animation regala un film d’animazione sull’intelligenza artificiale, rivelandosi uno di quei tanti prodotto che, in qualche modo, anticipano i tempi, o meglio, le paure di un futuro lontano. I robot domestici presenti in “I Mitchell contro le macchine”, vengono hackerati e ricevono l’ordine di catturare tutti gli esseri umani lanciandoli nello spazio. L’eroica famiglia dei Mitchell, composta dai due genitori e i due figli, riesce a fuggire, ma ha idee diametralmente opposte su cosa fare. Tra tecnologia e robot danneggiati che diventano alleati, “I Mitchell contro le macchine” è un’opera spassosa, estremamente fantascientifica e ricca di azioni e colpi di scena, risultando divertente, coinvolgente e con quel tocco di dolcezza e tenerezza che contraddistingue sempre di più il mondo dell’animazione.

“Dune”

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L’attesa pellicola 2021 di Denis Villenueve, con un cast di grandi star che comprende Timothée Chalamet, Oscar Isaac, Zendaya, Rebecca Ferguson, Stelland Skarsgård, Josh Brolin, Dave Bautista, Charlotte Rampling, Jason Momoa, Javier Bardem, insieme a molti altri, è l’adattamento per il grande schermo dell’opera scritta da Frank Herbert. Si tratta della seconda trasposizione cinematografica del romanzo. “Dune” è un film che sorprende e appassiona, ricco di effetti visivi folgoranti, una colonna sonora emozionante e trascinante e una recitazione di tutti gli attori perfetta. Per quanto riguarda la trama, forse alcuni elementi possono risultare prevedibili o già visti, ma l’esperienza visiva di “Dune” è imperdibile anche per i non appassionati del genere, forte di una sceneggiatura che ha una sua matrice di ricerca psicologica e di rapporti interpersonali tra i vari personaggi.

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“La battaglia di Hacksaw Ridge”

L’epica pellicola che racconta la storia vera di Desmond Doss,  unico obiettore di coscienza dell’Esercito degli Stati Uniti a ricevere la medaglia d’onore, ha ricevuto due Oscar nel 2017 per il miglior montaggio e il miglior sonoro insieme ad altre 4 nomination. Diretto da Mel Gibson e con nel cast Andrew Garfield, Vince Vaughn, Sam Worthington, insieme a molti altri, è sia un dramma sentimentale e di formazione che un grande film di guerra. Apparendo proprio spezzato in due parti, dove si vede la vita e il passato del personaggio di Doss, si passa poi alla seconda guerra mondiale, al campo di battaglia, a esplosioni e bombardamenti, dove la pellicola si distingue per una grande regia, carica di tensione e di artifici registici, dove la macchina da presa si muove con sicurezza e anche una certa astuzia.

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“Lost in Translation”

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Candidato a 4 premi Oscar, vincendo quello per la miglior sceneggiatura a Sofia Coppola, “Lost in Translation” vede protagonisti Bill Murray e Scarlett Johansson, capaci di creare un’alchimia sullo schermo che si sposa alla perfezione con il senso del film. I due protagonisti, schiavi dell’insonnia e dell’insoddisfazione, stringono un legame unico e speciale, forse indefinito, che va oltre l’amicizia, ma che forse non è neanche amore, romantico e dolce, in cui i due si scoprono e si riconoscono, ma appartengono a due mondi diversi, a due vite opposte, forse incapaci di incontrarsi. Il film, acclamato dalla critica, è una commedia drammatica sentimentale, ambientato in una Tokyo notturna estremamente affascinante e sensuale, ed è anche libero da qualsiasi messaggio o vero finale, dove la conclusione è lasciata alla libera interpretazione dello spettatore, in una realtà sempre più inafferrabile.

“Era ora”

Era ora

Diretto da Alessandro Aronadio e remake della pellicola australiana “Come se non ci fosse un domani – Long Story Short”, per la regia, di Josh Lawson, “Era ora” vede nel cast Edoardo Leo, Barbara Ronchi, Francesca Cavallin, Massimo Wertmüller e Mario Sgueglia, insieme a molti altri. “Era ora” è una favola sul senso del tempo, sulla concezione e la frase che si sente e si dice spesso e cioè “che il tempo vola”. Ma se davvero il tempo iniziasse a volare e non ci si rendesse più conto del passare degli anni?

È quello che accade a Dante, protagonista del film, che ha una storia d’amore con Alice, degli amici che gli vogliono bene e un lavoro, che nonostante lo travolga togliendogli, appunto, tempo alla sua vita privata, potrebbe regalargli delle soddisfazioni inaspettate, oltre che vivere dignitosamente. Un giorno però, per Dante le lancette iniziano a correre troppo velocemente e ogni meno di 24 ore passa un intero anno, una situazione apparentemente senza soluzione né uscita: un loop dove la vita di Dante cambia sempre di più senza che lui abbia realmente modo di accorgersene.

“1917”

1917

Epico film diretto da Sam Mendes, quasi interamente girato in piano sequenza, e candidato, nel 2020, a 10 Academy Awards, vincendo come miglior fotografia, migliori effetti speciali e miglior sonoro, presenta un cast stellare che comprende Dean-Charles Chapman, George MacKay, Richard Madden, Mark Strong, Andrew Scott, Benedict Cumberbatch, Colin Firth, insieme a molti altri. “1917” è ambientato appunto il 6 aprile del 1917, durante il primo conflitto mondiale.

Il film parte con un’importante scoperta che porterebbe al massacro di più di 1600 uomini e che solo una corsa contro il tempo può evitare; la missione viene affidata a due giovani caporali, che devono raggiungere il comandante del battaglione britannico in modo che annulli un attacco che vedrebbe una linea difensiva tedesca pronta e munita. Il successo del film, già particolarmente pubblicizzato e lodato dopo la notizia della tecnica di regia utilizzata, è da ricercarsi però anche in altri settori, come la scelta del cast, i colpi di scena inaspettati che spezzano la pellicola e soprattutto l’ambientazione bellica che non manca di coinvolgere sin da subito, da trincee a bunker, fra terre di nessuno e vecchi comuni francesi disabitati e distrutti.

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“Whiplash”

Whiplash

Tra i capolavori sulla storia della musica, o per meglio dire, del mondo della musica contemporaneo, è stato premiato con l’Oscar per J. K. Simmons come miglior attore protagonisti, e come miglior montaggio e miglior sonoro, oltre ad essere candidato anche come miglior film e miglior sceneggiatura. Con protagonista un giovane Miles Teller, consacrato come star dopo l’uscita del film e affiancato da un cast che, oltre a Simmons, include Austin Stowell, Paul Reiser, Melissa Benoist, Chris Mulkey e molti altri, “Whiplash” è diretto da Damien Chazelle ed è uno spaccato della vita del giovane Andrew, mosso dal sogno di diventare uno dei migliori batteristi jazz, alle prese con una feroce concorrenza e gli insegnamenti di uno spietato direttore d’orchestra.

“Whiplash” riesce a mostrare e raccontare non la scalata verso il successo, come molti film del genere, ma le insormontabili difficoltà, i continui fallimenti e lo stress psicologico dietro la scelta di un percorso artistico. Una pellicola dallo stile già visto, ma tutt’altro che scontata e che porta a una riflessione sul vero senso successo, sul concetto di fama e sulla soddisfazione personale e privata in un mondo dove essere il migliore non ha mai regole ben precise.  

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“RRR”

RRR

Ben accolto dalla critica e acclamato dal pubblico e dalla stampa indiana, il film diretto da S.S. Rajamouli, con un budget di 72 milioni di dollari, è arrivato a incassarne 175, raggiungendo la distribuzione internazionale, ricevendo 2 candidature, una agli Oscar e una ai Golden Globe per la miglior canzone originale “Naatu Naatu”, vincendoli entrambi.

Action drama con interpreti Ram Charan, N. T. Rama Rao Jr., Ajay Devgn, Shriya Saran, Alia Bhatt, “RRR” racconta il viaggio di due leggendari rivoluzionari agli albori del 1920, prima che iniziasse la lotta dell’India per l’Indipendenza, la politica della non violenza e tutta la popolazione non si unisse a “combattere” per il proprio Paese. “RRR” è caratterizzato da intermezzi musicali, scontri d’azione a ritmo di musica e una giusta dose di drammaticità che segue tutte le regole del road movie dal sapore epico e favolisitco. Una pellicola sui generis che è riuscita a conquistare tanto la critica quanto il pubblico, non deludendo nessuno e rendendolo un film assolutamente da non perdere.

“The Lighthouse”

The Lighthouse

Sospeso tra horror e thriller psicologico, “The Lighthouse”, diretto da Robert Eggers, è un viaggio nel mondo della follia, a seguito di una profonda solitudine dell’animo, di antiche credenze e leggende, e di allucinazioni che rendono luoghi dimenticati tetri e oscuri. Con uno splendido bianco e nero e con protagonisti Robert Pattinson e Willem Dafoe “The Lighthouse” è caratterizzato da un’ambientazione unica nel suo genere, che definisce tono e stile del film e che tra straordinarie prove attoriali presenta un tema che annida le proprie fondamenta nei meandri più profondi della psiche umana. Presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del 72º Festival di Cannes e considerato appartenente a un genere indefinito, è stato per la maggior parte elogiato dalla critica che ne ha lodato non solo l’interpretazione di Dafoe e Pattinson, ma soprattutto la location suggestiva, resa ancora più simbolica dall’uso della regia e dalla scelta di un bianco e nero particolarmente scuro, freddo e nitido.

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“Drive”

Drive

Con protagonista Ryan Gosling, affiancato nel cast anche da Carey Mulligan, Bryan Cranston e Oscar Issac, “Drive” è stato premiato con il Prix de la mise en scène al Festival di Cannes del 2011 vincendo numerosi importanti riconoscimenti internazionali. Basato sul romanzo, dal titolo omonimo, di James Sallis è diretto da Nicolas Winding Refn e racconta di un pilota d’auto senza nome che di notte fa da autista ad alcuni rapinatori di banche: il suo lavoro deve essere pulito, rapido e senza incidenti di alcun tipo ecco perché mette prima di tutto la propria sicurezza e sceglie con cura con chi collaborare.

La situazione cambia quando decide di aiutare Irene, donna che vive nel suo palazzo di cui è innamorato, in particolare il marito Standard, da poco uscito di prigione e pronto per un nuovo colpo. “Drive” è un film che combina il genere del noir, del thriller e dell’action riuscendo a creare un perfetto equilibrio che lo rende tanto adrenalinico quanto brillante e avvincente. Il protagonista si rivela con verosimiglianza scena dopo scena e l’intero film ha un ottimo ritmo e una tensione sempre in crescendo.

“Non essere cattivo”

Non essere cattivo

Uno dei capolavori di Claudio Caligari, è il terzo e ultimo film diretto dal regista, scomparso a maggio del 2015. Capitolo conclusivo di una trilogia, successivo a “L’odore della notte” e “Amore tossico”, è la pellicola che ha consacrato i due protagonisti Luca Marinelli e Alessandro Borghi come star indiscusse del cinema italiano. Ambientato nel 1995 a Ostia rappresenta la ricerca di una via di fuga dai problemi di tutti i giorni, che vanno da forti ristrettezze economiche a lutti incolmabili fino a malattie senza cura.

Lo spaccio e il consumo di stupefacenti per i due protagonisti Vittorio e Cesare è l’unico modo per evadere e per non pensare alla propria esistenza, almeno finché uno dei due non decide di cambiare vita, trascinando con sé anche l’amico. Ma il richiamo delle loro giornate del passato diventerà sempre più forte e opprimente. “Non essere cattivo” è un film profondo e intenso, e che in qualche modo sembra suggerire che spesso non basta volere davvero qualcosa per riuscirla poi realmente ad ottenere e che l’ineluttabilità del destino o del caso, in base a ciò in cui si crede, influenza troppo spesso il percorso degli esseri umani, cambiandolo drasticamente.

“Prova a prendermi”

Prova a prendermi

Basato sulla vera storia del famigerato Frank Abagnale Jr., raccontata nel romanzo autobiografico dal titolo omonimo, il film diretto da Steven Spielberg vede Leonardo DiCaprio e Tom Hanks eternamente sospesi tra co-protagonisti e, rispettivamente, protagonista e antagonista. Con un cast che include anche Christopher Walken, Amy Adams, Martin Sheen, Jennifer Garner e Josh Brolin, il film ha vinto numerosi premi, in particolare Christopher Walken ha ricevuto un BAFTA e uno Screen Actors Guild Award come miglior attore non protagonista.

Drammatico, ma con una dose di humor non indifferente, “Prova a prendermi” è stato acclamato da pubblico e critica e racconta del vortice criminale che travolge il giovanissimo Frank Abagnale Jr. che parte dal fingersi un supplente nella scuola che frequenta fino a falsificare lauree nei corsi più disparati, diventando l’obiettivo principale di un agente dell’ FBI. Un film brillante, coinvolgente, dinamico e magistralmente interpretato da tutti gli attori, in particolare dai i due interpreti principali che, nonostante non abbiamo molti momenti sul set insieme, sviluppano una profonda alchimia e sintonia.

“Noise”

Noise

Nuovo film belga ad alta tensione, “Noise” è un thriller con delle sfumature di giallo e una sottile linea investigativa che rende la pellicola avvincente e che porta il pubblico a partecipare a livello emotivo sin dalla prima scena. Tra indagini, ricordi d’infanzia, personaggi che tornano dal passato e una famiglia che si ritrova a dover fare i conti con verità inconfessabili, il film diretto da Steffen Geypens è interpretato da grandi nomi del cinema olandese: Ward Kerremans, Johan Leysen, Sallie Harmsen, Jesse Mensah e moltissimi altri. Nonostante i momenti di suspence e una trama che cadenza con attenzione i classici elementi del genere thriller, “Noise” non è stato apprezzato dalla critica, a differenza del pubblico che ha invece lodato l’intero svolgersi degli eventi, del racconto e la costruzione di alcuni personaggi.

“A quiet place II”

A quiet place II

Sequel dell’acclamato “A quiet place II”, e sempre diretto da Josh Krasinski, non più in veste di attore, vede nel cast nuovamente Emily Blunt, Noah Jupe e Millicent Simmonds, con l’aggiunta di Cillian Murphy e Djimon Hounsou. Prequel di “A quiet place” è ambientato un anno prima degli eventi del primo film, agli albori dell’invasione dalle creature aliene, per poi continuare la narrazione passando invece al periodo successivo agli eventi del primo capitolo. Con elementi propri dell’horror, “A quiet place II” è un film ad alta tensione, ottimamente interpretato, avvincente e pervaso da continui colpi di scena, spesso preannunciati da momenti di pura suspence, con un finale che commuove e che celebra, con dolcezza, il coraggio dei giovanissimi co-protagonisti del film.

“Il giorno sbagliato”

Action con un cattivissimo Russell Crowe, con co-protagonista Caren Pistorius e diretto da Derrick Borte, “Il giorno sbagliato” prosegue con continui colpi di scena che si svolgono principalmente all’interno di un’auto, con una riflessione sul traffico stressante che spesso influenza le vite di milioni di persone in varie città del mondo. Un occhio di riguardo per la celebre frase “la persona sbagliata al momento sbagliato” perché il personaggio di Russell Crowe è un uomo sul punto di esplodere proprio quando la protagonista Rachel fa il gesto, apparentemente innocente, di suonare il clacson. Nonostante il film poi rimanga sospeso fra thriller adrenalinico e scene d’azione a volte esagerate, è una pellicola che si segue facilmente, capace di sorprendere e intrattenere e che lascia comunque intravedere un messaggio finale.

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“Hunger”

Continuano i film sulla cucina, ma soprattutto sulle stress che concerne chef, aspiranti cuochi e il dietro le quinte di ristoranti stellati. “Hunger” vede la giovane Aoy tentare l’impossibile per diventare una famosa chef, e che nel farlo deve affrontare un periodo di formazione che la vedrà vittima di un dispotico e feroce chef, a capo di un team dove eccellere è l’unico vero obiettivo. Una nuova pellicola quindi che rappresenta e svela in qualche modo cosa si nasconde dietro un ottimo ristorante, e come il piacere di cucinare possa diventare e forse, sia diventato negli anni, sinonimo di tensione, rabbia, stress e dubbi su se stessi. Nel cast del film, per la regia di Sitisiri Mongkolsiri, figurano l’attrice protagonista Chutimon Chuengcharoensukying, affiancata da Nopachai Jaynama, Gunn Svasti Na Aydudhya e Kenneth Won.

“Athena”

film

In concorso per il Leone d’oro al miglior film alla 79ª Mostra del Cinema di Venezia, “Athena” è stata una delle migliori pellicole dell’anno 2022. Diretto da Romain Gavras con Dali Benssalah, Anthony Bajon, Sami Slimane, Alexis Manenti, Oussaini Embarek e molti altri, “Athena” è un dramma carico di tensione, che alterna sequenze thriller a sequenze più action, con una dose di suspence non indifferente. Il quartiere di Athena viene dilaniato da scontri con la polizia, sequestri, lotte armate e morti tanto assurde quanto atroci. “Athena” è un film dove la brutalità e un’ira a lungo placata, irrompono con estrema violenza, dove entrambe le parti che si trovano una contro l’altra sono pronte a mostrare il peggio di sé. Angosciante e crudo, “Athena” è un film che fa profondamente riflettere, che mostra un microcosmo di tragedie, metafora di tante altre atrocità avvenute negli anni; una pellicola che rimane impressa, con un ritmo serrato e sempre pronto a coinvolgere e lasciare lo spettatore esterrefatto e impreparato fino all’ultima scena.

“Il cavaliere oscuro”

film

Capolavoro di Christopher Nolan, con uno straordinario Heath Ledger, scomparso il 22 gennaio 2008, poco prima dell’uscita del film e premiato con l’Oscar postumo al miglior attore non protagonista, e affiancato nel cast da Christian Bale, Michael Caine, Gary Oldman e Morgan Freeman che tornano nei loro ruoli, insieme a Maggie Gyllenhaal, Monique Gabriela Curnen e moltissimi altri. Con incassi record e acclamato tanto dal pubblico quanto dalla critica, “Il cavaliere oscuro”, sequel di “Batman Begins” è uno dei migliori film del regista ed è stato inserito tra i 100 migliori lungometraggi del 21º secolo. Avvincente e ricco di scene incredibili, sia dal punto di vista action che recitativo, per non parlare di montaggio e fotografia, la tecnica è esemplare. La trama di “Il cavaliere oscuro procede” con un ritmo cadenzato, tra colpi di scena e sequenze cariche di suspence e di dramma, che si alternano tra loro catturando l’attenzione fin da subito.

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“American Sniper”

film

Diretto da Clint Eastwood, il film con Bradley Cooper, Luke Grimes, Sienna Miller, Kyle Gallner e Sam Jaeger, è stato candidato a 6 Academy Awards nel 2015, vincendo l’Oscar come miglior montaggio sonoro. War movie che si concentra sul cecchino Chris Kyle che parte per la guerra in Iraq dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001, “American Sniper” non è solo un film di guerra, sottolinea infatti anche gli effetti che questa ha sulle persone, su un cecchino, che nel giro di pochi secondi deve prendere una decisione e che punta tutto sulla precisione della traiettoria di quel proiettile. Ecco che attesa e ansia contraddistinguono i momenti più statici della pellicola, che è invece densa di scene di scontri e battaglie e che rappresenta con attenzione e originalità la difficoltà di ritornare alla vita di tutti i giorni dopo aver vissuto l’orrore della guerra, e che sarà sempre impossibile da dimenticare.

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“The Wolf of Wall Street”

film

Diretto da Martin Scorsese, con protagonista Leonardo DiCaprio, affiancato da un cast stellare che comprende Margot Robbie, Jonah Hill, Matthew McConaughey, Rob Reiner, Cristin Milioti, Jon Bernthal, Kyle Chandler, Shea Wigham, Jean Dujardin, Jon Favreau, P.J. Byrne e molti altri, “The Wolf of Wall Street” è stato un grande successo di pubblico e critica. Vincendo numerosi riconoscimenti, ha inoltre ottenuto 5 nomination agli Oscar. Basato sulla storia vera di Jordan Belfort, broker di New York a Wall Street, “The Wolf of Wall Street” è un film divertente, brillante, irriverente e provocatorio, dove ogni singolo attore, occupando a volte pochi minuti sullo schermo, regala performance indelebili e indimenticabili. Nonostante il suo stile e tono da film frizzante, vivace e scintillante sotto alcuni aspetti, è una pellicola che rappresenta un mondo di squali, un macrocosmo fuori controllo con a capo un uomo, un mostro e genio del settore finanziario. Dai risvolti distruttivi, tra feste e una vita spericolata, senza freni, dove tutto, dal meglio al peggio, è concesso, “The Wolf of Wall Street” travolge e trascina lo spettatore in un universo oscuro, delirante, assurdo, eccessivo e così smisuratamente frenetico da avere un prezzo inevitabilmente impagabile. 

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“Moschettieri del re”

film

Commedia italiana in costume, “Moschettieri del re” è sospeso tra pellicola d’avventura e vera e propria commedia, ricca di divertimento e che ogni tanto sfiora il demenziale, rimanendo però sempre ottimamente interpretata e capace di suscitare un ilarità tra ironia più ricercata e vera comicità, e che vede alcuni tra i più importanti nomi del panorama italiano recitare insieme creando un mix perfetto. Il film, diretto da Giovanni Veronesi vede infatti nel cast Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Sergio Rubini, Rocco Papaleo, Margherita Buy, Matilde Gioli, Alessandro Haber e molti altri. È estremamente simpatico vedere questi attori muoversi tra battute e situazioni divertenti, con momenti spassosi e alcuni botta e risposta scherzosi, che rendono il film una commedia allegra e leggera, senza eccessive pretese. 

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“Emma”

Con protagonista Anya Taylor-Joy nel ruolo di “Emma”, il film diretto da Autumn de Wilde è il secondo adattamento per il grande schermo del romanzo, dal titolo omonimo, di Jane Austen. Si tratta della rappresentazione della storia di Emma in un’atmosfera sempre gioiosa, colorata e raggiante, tra nobiltà e aristocrazia, tra balli, cene e un lusso spesso solo esteriore. Tra pettegolezzi, intrecci amorosi e sempre sospesi tra realtà e finzione, divisi tra ciò che è e ciò che dovrebbe essere. Anya Taylor-Joy regala infatti un’ottima interpretazione di un Emma interessata all’amore, al matrimonio e alle relazioni di amiche e conoscenti, ma spaventata all’idea di quello che sarà il suo futuro al fianco di un uomo. Divertita ma sempre con distacco da ciò che accade in un mondo di ragazze che stanno crescendo e che hanno spesso un sogno comune, anche Emma farà il suo percorso e capirà ciò che vuole e desidera dalla vita. Nel cast del film sono presenti anche Josh O’Connor, Mia Goth, Johnny Flynn, Callum Turner, Miranda Hart e Bill Nighy.

“Midway”

Epico war movie ambientato tra il 1937 e il 1941 vede protagonisti un cast corale composto da Patrick Wilson, Luke Evans, Ed Skrein, Aaron Eckhart, Mandy Moore, Woody Harrelson, Dennis Quaid e molti altri. “Midway” è ricco di scene incredibili, con i personaggi che rappresentano ognuno diversi aspetti di una vita che un soldato si trova ad affrontare, prendendo in esame uno dei momenti più bui della Storia. L’attacco a Pearl Harbor visto da un prospettiva diversa, da chi da lontano sapeva e doveva fare qualcosa, tra cambi di rotta e comando e missioni suicide nel tentativo di prestare soccorso. Presentando una serie di personaggi, legati spesso da profondi rapporti d’amicizia e concentrandosi su eventi e vicende belliche, il culmina a metà nella battaglia delle Midway, datata 4 giugno 1942 e che dà il titolo alla pellicola. “Midway” è coinvolgente e ricco di scene che intrattengono e mostrano il dramma della guerra, con sequenze ben realizzate, dal forte impatto visivo ed emotivo. 

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“Sul più bello”

Diretto da Alice Filippi, e tratto dal romanzo, dal titolo omonimo, scritto da Eleonora Gaggero, presente anche in veste di attrice, “Sul più bello” vede protagonista Ludovica Francesconi. Nel cast oltre, appunto, alla Gaggero, sono presenti anche Giuseppe Maggio, Gaja Masciale, Jozef Gjura, Michele Franca, Gianni Bissaca e molti altri. Primo di due successivi sequel, diretto da Claudio Norza, il film ha ricevuto una candidatura ai Nastri d’argento, e ha vinto il premio del pubblico ai premi Faiano. “Sul più bello” è una commedia drammatica e teen che racconta tanto l’amore giovanile e adolescenziale quanto il dolore della malattia, quindi la forza dei sentimenti e le difficili avversità del caso. Tra un tocco di leggerezza, dato anche da come la giovane protagonista affronti la propria condizione e una componente più tragica, “Sul più bello” si lascia seguire con una punta di commozione e un rimando a un amore capace di superare ogni ostacolo, vivendo ogni giorno e ogni istante a pieno. Perché il film di Alice Filippi sembra voler insegnare che quello che conta sono il sorriso e la speranza. 

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“Queen & Slim”

Diretto da Melina Matsoukas, debutto alla regia, con nel cast Jodie Turner Smith e il premio Oscar Daniel Kaluuya, “Queen & Slim” è la storia di un viaggio che parte da una situazione, nato come un primo appuntamento, che prende una piega estremamente negativa e purtroppo ancora molto attuale e comune negli Stati Uniti. Un film sentimentale e drammatico, un road movie che ragiona sul tema del razzismo, con una certa attenzione verso quella violenza spesso esercitata dalle forze dell’ordine. Due personaggi completamente opposti, forse due facce di una stessa medaglia, che sembrano non avere nulla in comune, si ritrovano insieme, soli colpevoli contro un mondo che li odia e al tempo stesso li supporta. La connessione umana che sviluppano, conoscendosi errore dopo errore, litigio dopo litigio, complicità dopo complicità, è forse scaturita e nata solo da una tragedia, ma questo non la rende comunque meno reale e autentica.

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“Waves – Le onde della vita”

Con protagonista Kelvin Harrison Jr., astro nascente del cinema internazionale ad una delle sue prime ottime performance, affiancato da Lucas Hedges, Taylor Russell, Alexa Demie e Sterling K. Brown, “Waves – Le onde della vita” è un film straordinario. Un amore giovanile passionale e travolgente, un qualcosa di inaspettato che divide due ragazzi alle prese con la propria adolescenza e la costruzione della propria identità. Ottimamente interpretato e girato, con una fotografia piena di colore e vitalità, “Waves – Le onde della vita” è un romanzo di formazione dove uno sbaglio diventa fatale, cambiando per le sempre le vite dei protagonisti, investendo anche tutti gli altri personaggi. Non abbastanza pubblicizzato nonostante la sua forza cinematografica e l’intensa emotività, “Waves – Le onde della vita”, esplora più temi, concentrandosi su uno in particolare e cioè: crescere. 

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“L’uomo invisibile”

Con protagonista Elisabeth Moss, “L’uomo invisibile” è un ottimo thriller che riesce, attraverso poche location e con un’unica attrice a tenere un’altissima dose di suspence. Gli altri personaggi, ottime interpretazioni, rimangono marginali, dando la possibilità a Elisabeth Moss di regalare al pubblico un’altra ennesima magistrale performance. Molte le sequenze action, che sfruttano al massimo il tema dell’invisibilità in tutte le sue forme. Seguendo tutti gli elementi del tipico thriller e girato quasi interamente al buio, il film è completo e pulito, e trova in un nemico che non si può vedere l’espediente per raggiungere livelli massimi di tensione con lunghe scene che si susseguono una dopo l’altra in un crescendo di ansia, stress e paura. “L’uomo invisibile” è un film inquietante, che gioca molto sul sonoro, unico modo per capire i movimenti di un’antagonista che non si vede e per percepire la presenza di qualcuno senza poter permettere ai propri occhi di averne la certezza. 

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“Clifford – Il grande cane rosso”

Ideale film per tutta la famiglia, “Clifford” racconta la speciale amicizia tra la piccola Emily Elizabeth e un cucciolo di cane che ha comprato in uno strano negozio. Il cane inizia però a crescere a dismisura, diventando impossibile da nascondere al mondo intero e anche difficile da gestire, tra chi vorrebbe studiarlo e fare esperimenti su di lui e chi invece, come la sua fedele amica, vorrebbe solo proteggerlo. “Clifford” è un film sull’amicizia, sul vero senso dell’amore incondizionato; un racconto dolce, tenero, divertente e ricco d’avventura. Un legame magico che trasforma e rende tutti consapevoli di ciò che realmente conta nella vita e che dai bambini c’è sempre qualcosa d’importante da imparare.     

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“Old Henry”

Western con protagonista Tim Blake Nelson, “Old Henry” racconta la storia di un contadino dell’Oklahoma che decide di aiutare un giovane ferito portandolo nella sua fattoria e prendendosene cura. Col passare dei giorni, l’uomo inizia però a sospettare del ragazzo temendo anche per la sicurezza del proprio figlio. Mentre degli uomini si mettono sulle tracce del misterioso giovane, il film da western si trasforma in un action e in sparatore all’ultimo sangue, in un crescendo di violenza e dramma. Scritto e diretto da Potsy Ponciroli, “Old Henry” è stato elogiato dalla critica, che ha particolarmente lodato trama, regia e interpretazione, mentre ha avuto una breve programmazione nelle sale. Il National Board of Review l’ha inserito tra i 10 migliori film indipendenti del 2021. 

“Eyes Wide Shut”

Tra i capolavori di Stanley Kubrick, con protagonisti Tom Cruise e Nicole Kidman, “Eyes Wide Shut” è tratto dal romanzo “Doppio sogno”, scritto da Arthur Schnitzler ed è stato presentato, nel 1999, alla 56ª Mostra del Cinema di Venezia, come film d’apertura. “Eyes Wide Shut” è un film fortemente simbolico, denso di metafore, come è già evidente dal titolo. La storia vede al centro una coppia, che vive un’esistenza da sogno e invidiabile, che decide di andare maggiormente a fondo nella propria relazione esplorando il lato più nascosto e oscuro di sé, dando libero sfogo alle proprie fantasie sessuali. Una pellicola, tra quelle di Kubrick, che incassò di più e che venne infatti definito il suo più grande successo commerciale. “Eyes Wide Shut” è un prodotto carico di sfumature, che ragiona sul concetto di sessualità e tradimento, legato alla profonda volontà di non voler andare oltre, di vivere disinteressati, e di rendere l’apparenza e l’esteriorità la vera essenza della propria psiche.

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“Harriet”

Il film biografico diretto da Kasi Lemmons, racconta la storia vera dell’attivista Harriet Tuban, personaggio simbolo della lotta per l’abolizione della schiavitù e per il suffragio femminile. Tra i migliori incassi del mese di settembre, alla sua uscita, nel 2019, il film ha ricevuto ampi consensi sia dalla critica che dal pubblico, in particolare l’interpretazione di un’attrice straordinaria come Cynthia Erivo ha trovato unanimi elogi. Il film è un omaggio e un tributo alla figura di Harriet Tuban, ma anche uno spaccato e una rappresentazione di un momento fondamentale e complesso della Storia americana; un biopic che, pur seguendo tutte le regole del genere biografico, ha un ritmo più cadenzato, dinamico, con alcuni momenti di suspence e tensione, da risultare quindi spesso particolarmente avvincente. Oltre a Cynthia Erivo, che presta il volto alla protagonista Harriet, nel cast del film troviamo Leslie Odom Jr., Jennifer Nettles, Joe Alwyn, Clarke Peters e Janelle Monáe

“Blood of Gold”

Diretto dal regista tedesco Peter Thorwarth, con protagonista Robert Maaser, affiancato da Marie Hacke e Simon Rupp, “Blood of Gold” è ambientato nel 1945, alla fine del secondo conflitto mondiale e, sullo sfondo di un nazismo ancora particolarmente sentito, vede al centro della storia due ragazzi ebrei, che iniziano a combattere contro i nazisti nel tentativo di difendere le proprie famiglie e ritrovare i parenti scomparsi dopo le deportazioni. A muovere la storia anche un antico tesoro ebraico nascosto nel villaggio di uno dei due giovani. “Blood of Gold” lega insieme, creando un perfetto equilibrio, più generi diversi, riuscendo a intrattenere e a divertire, con un tocco di splatter per quanto riguarda l’uccisione dei principali antagonisti del film. Con un’ottima dose di azione e momenti di vero dramma che si limitano però a fare solo da cornice, la pellicola intrattiene e coinvolge, decidendo di non puntare sulla matrice più psicologica e tragica della vicenda narrata.

“The mother”

“The Mother”, diretto da Niki Caro, è sicuramente un film d’azione, dove al centro della storia viene presentata una spietata assassina pronta a tutto per proteggere chi ama. È proprio da qui che deriva il titolo e il sottotesto del racconto: la maternità. Una maternità forse non convenzionale, definibile fuori dagli schemi, ma che porta una donna che ha sempre imparato a non lasciarsi coinvolgere dai sentimenti ad amare profondamente una figlia che ha dovuto abbandonare e che per anni non ha potuto e non è riuscita ad amare come meritava. Spunti di riflessione che “The mother” suscita, essendo comunque a tutti gli effetti un action thriller, dalla trama lineare, intervallata dalla rappresentazione di temi universi come appunto il rapporto tra madre e figlia, il concetto di maternità, l’emancipazione femminile e cosa realmente significhi la parola “madre”, oltre al suo significato più semplice e oggettivo. Nel cast del film sono presenti Jennifer Lopez, Joseph Fiennes, Omari Hardwick, Gael Garcia Bernal, Edie Falco, insieme a molti altri. 

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“Mixed by Erry”

Quinto film di Sidney Sibilia, “Mixed by Erry”, con un cast di esordienti, dove figurano anche noti nomi come Francesco Di Leva, Adriano Pantaleo, Fabrizio Gifuni e Cristiana Dell’Anna, torna a raccontare una storia originale, divertente e amaramente ironica; una vicenda erroneamente poco nota. Tra superstizione e pirateria, nella Napoli degli anni ’80, “Mixed by Erry” rappresenta un’epoca che vedeva la musica come oggetto di scambio, discussione e costruzione di sé, mai solo mero intrattenimento, un qualcosa da toccare con mano, che veniva acquistata, prestata o magari regalata. Uno sguardo moderno su una generazione lontana nel tempo dove il sogno di lavorare nel mondo della musica e diventare un deejay era forse meno difficile di oggi, ma comunque poco credibile e considerato surreale. Tra riscatto personale e una concezione diversa di illegalità, troppo spesso confusa con la criminalità, quando il diritto d’autore non esisteva, “Mixed by Erry” è il racconto di un’epoca, un momento storico in cui c’era ancora tanta voglia di mettersi in gioco, tentare, reinventarsi e crederci: è così che Sidney Sibilia, ancora una volta, offre un riflessione sull’oggi, sul tema di un lavoro che non fa altro che avvilire intere generazioni.

“The social dilemma”

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Docufilm diretto da Jeff Orlowski e presentato al Sundance Film Festival nel 2020, “The social dilemma” è una pellicola straordinaria. Il film sembra uno studio e un’esplorazione di come la tecnologia e, in particolare, i social media influenzino la vita delle persone. Un processo in continua crescita e che può avere effetti positivi e negativi. Ma la conclusione e le ultime scene del film fanno emergere considerazioni devastanti, tra manipolazione, ossessione e controllo. Concentrandosi su un personaggio, “The social dilemma” prende in esame tutti gli effetti disastrosi che, non solo un uso improprio, ma un uso prolungato dei social, possa avere sulla gente, con differenza da Paese a Paese, ma con conseguenze capaci di danneggiare la salute mentale di un individuo. Un’iperbole di una situazione sempre più vicina alla realtà e che “The social dilemma” porta volutamente all’estremo rappresentando ciò che accade al giovane Ben, ragazzo che vive negli Stati Uniti e che viene costretto a stare una settimana senza cellulare iniziando pian piano a mostrare i tipici segni della dipendenza, in un luogo del mondo dove esistono decine di migliaia di social con milioni di utenti. 

“Alì”

Eventi centrali della vita e della carriera di Muhammad Alì, il rapporto con Malcom X e il conseguente avvicinamento all’Islam, fino alla guerra del Vietnam, all’impossibilità di combattere e al diventare nuovamente leggenda, campione dei pesi massimi. Il film “Alì” di Michael Mann è tutto questo; il regista non realizza un biopic, ma una pellicola poetica, a volte onirica, ricca di dettagli e particolari che caricano il racconto di intensità e sentimentalismo. Un film intimo, che tra simbolismo e conflitto dell’animo, arriva ad esplorare anche la condizione sociale e politica dei musulmani neri dell’epoca. “Alì” è così un film tanto drammatico quanto storico, tenero e fortemente sentito, sicuramente commovente. A prestare il volto all’ex campione dei pesi massimi, Will Smith; nel cast del film sono presenti anche Jamie Foxx, Jon Voight, Jeffrey Wright, Jada Pinkett Smith, Giancarlo Esposito, Ron Silver, Mario Van Peebles e molti altri.

“La città incantata”

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Premio Oscar come miglior film d’animazione, “La città incantata” è uno dei più grandi capolavori di Hayao Miyazaki. Al centro della storia la piccola Chihiro, bambina di dieci anni che rimane intrappolata in una città incantata, dove si ritroverà da sola in un luogo magico dove gli essere umani vengono trasformati in maiali. Chichiro intraprenderà un viaggio pieno di insidie e incantesimi in un regno fatato che tiene prigionieri i suoi genitori, un tentativo di abbandonare quel concetto ideale di magia, un qualcosa di affascinante e misterioso, un oggetto desiderato che nasconde poteri capaci anche di far del male. “La città incantata” gioca infatti sull’importante contrasto tra la meraviglia degli occhi di una bambina e i malvagi obiettivi che maghi e streghe cercano di raggiungere. Il film è ricco di personaggi e animali delle favole, ma non solo, da spiriti a ragni umanoidi, bambini giganti e streghe buone. Acclamato da pubblico e critica, “La città incantata” è un film intramontabile: alla sua uscita incassò più di 200 milioni di dollari, superando Titanic e numerose riviste l’hanno inserito nelle classifiche dei migliori film nella Storia del Cinema. 

“Mediterraneo”

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Diretto da Gabriele Salvatores e premiato con l’Oscar come miglior film straniero, nel cast di “Mediterraneo” sono presenti Diego Abatantuono, Claudio Bisio, Claudio Bigagli e Giuseppe Cederna. Basato sul romanzo di Renzo Biasion, dal titolo “Sagapò”, costituisce la così detta trilogia della fuga di Salvatores, portandolo alla notorietà internazionale. La fuga è infatti un elemento fondante del film, un tema che dà una struttura circolare a un racconto suggestivo e delicato, quasi romantico nella rappresentazione di personaggi tridimensionali e non più dei classici eroi. I protagonisti di “Mediterraneo” sono vulnerabili e inconsapevoli, alla scoperta di se stessi come individui. Definito un film generazionale su una generazione disillusa, senza più valori da seguire e in cui credere, ma sentendone ancora un forte bisogno. Uscito in sala in 2 versioni e vincitore dei più prestigiosi riconoscimenti dell’industria cinematografica, “Mediterraneo” è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale e segue alcuni soldati italiani che arrivano su un’isola greca, un paradiso terrestre che li allontana da quei terreni di combattimenti che li stava distruggendo, ed entrano sempre più all’interno della comunità che vive sull’isola.

“Memorie di una geisha”

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Diretto da Rob Marshall e basato sul romanzo dal titolo omonimo scritto da Arthur Golden “Memorie di una geisha” è ambientato nel Giappone del 1929 quando Chiyo, bambina di 9 anni viene venduta ad una casa per geishe dove troverà affetto ma anche estrema cattiveria, maltrattata dalla bella e crudele geisha Hatusmomo. Tra addestramenti, insegnamenti e una vera e propria oggettivazione sessuale della donna, “Memorie di una geisha” è un film fortemente drammatico, una storia d’amore tormentato, irraggiungibile e forse impossibile e che per anni viene ricercato dalla piccola Chiyo che amerà un solo uomo, incontrato da bambina, per tutta la vita. Il film di Rob Marshall ha il pregio di potersi considerare anche un romanzo di formazione, la vita di una giovane donna che solo il vero amore può salvare da una vita di inganni, violenze e soprusi. In Cina il film ebbe una programmazione travagliata, tra ritardi, sospensioni e paura che fosse sottoposto a censura. A livello internazionale il film fu un successo, con un incasso mondiale di 157,7 milioni di dollari e vincendo 3 Oscar: migliore fotografia, migliore scenografia e migliori costumi; il National Board of Review Awards lo inserì inoltre tra i migliori dieci film. 

“Roma”

Capolavoro di Alfonso Cuarón, “Roma” ha vinto l’Oscar come miglior film straniero, emozionando pubblico e critica. Ambientato nell’elegante quartiere di Città del Messico, chiamato appunto Roma, il film di Cuarón è una storia su più livelli dove la protagonista, Cleo, lega indissolubilmente le tre dimensioni del film: la propria vita fuori dalla casa dove lavora, la tensione emotiva e familiare che aleggia tra le quattro mura della villa dove si occupa tanto dei figli della coppia che l’ha assunta quanto della casa e le proteste e le sommosse sociopolitiche del Messico degli anni ’70. Cuarón riflette così sull’esistenza, su quella scandita da altri: quelle persone considerate sempre di serie B che sono al servizio di altri e che si rivelano però le uniche capaci di costruire il benessere, l’ordine, la raffinatezza e la signorilità di quelle famiglie benestanti per le quali lavorano. Cleo diventa il simbolo di un affetto autentico, di un prendersi cura senza aspettative o pretese, un’idea che sembra venire sempre meno, tanto allora quando valori sociali e politici facevano parte della vita di tutti i giorni, quanto oggi. Tra gli attori, tutti non professionisti, del cast sono presenti Yalitza Aparicio, Martina de Tavira, Verónica Garcia, Nancy Garcia Garcia, Latin Lover, Jorge Antonio Guerrero, Latin Lover e molti altri.

“Scream”

Diretto da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, “Scream”, quinto capitolo dell’amata saga di Scream, segna uno spartiacque nella storia del franchise. “Scream” è infatti il primo film a non essere diretto dallo storico regista Wes Cravern, scomparso nel 2015 e introduce anche nuovi personaggi, ricevendo infatti l’appellativo di requel: sia sequel che reboot. Nonostante i dubbi dei fan il film ebbe grande successo al Box Office con un incasso di 140 milioni di dollari a fronte di un budget di 24 milioni. La critica, nonostante abbia apprezzato il film, è stata più fredda, esprimendo giudici negativi maggiormente sulla recitazione. “Scream”, anche chiamato “Scream 5” si svolge a distanza di 25 anni dagli efferati omicidi avvenuto a Woodsboro. La cittadina della California viene nuovamente travolta e sconvolta da altri brutali assassini dove a venire perseguitati sono un gruppo di adolescenti. Nel cast del film tornano gli attori Neve Campbell, Courteney Cox, David Arquette, Jack Quaid, insieme a Jenna Ortega, Melissa Barrera e moltissimi altri.

“Batman Begins”

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Primo capitolo della straordinaria saga di Christopher Nolan sul supereroe DC, il film presenta un grande cast composto da Christian Bale, Michael Caine, Gary Oldman, Morgan Freeman, Liam Neeson, Katie Holmes e molti altri. Pur non raggiungendo gli altissimi livelli del secondo capitolo, che supera di gran lungo anche la terza e ultima parte della trilogia, “Batman Begins” offre una trama estremamente coinvolgente e travolgente che trascina lo spettatore in una corsa contro il tempo e che ha come tragico esito la morte di migliaia di persone e solo Batman come vera speranza di salvezza. Il ritmo entusiasmante, serrato, dinamico e che lascia pochi momenti di respiro, in perfetto stile Nolan, cattura il pubblico dal primo minuto, quando è chiaro che si tratta di un nuovo Batman, dove emotività ed empatia giocheranno un ruolo fondamentale e dove il racconto arriverà fino alle origini di Batman. Ben accolto dalla critica ma letteralmente amato dal pubblico, “Batman Begins” ha contribuito anche agli ottimi incassi dei due capitoli successici che hanno, con “Il cavaliere oscuro” superato le aspettative ed eguagliatele con “Il cavaliere oscuro – Il ritorno”. La particolarità di “Batman Begins” stava proprio nel cogliere la vera essenza sia di Batman che dell’uomo dietro la maschera, Bruce Wayne. Con un’ottima apertura nelle sale, il film ha incassato più di 370 milioni, senza contare la riedizione del 2012 e la versione home video che ha aggiunto più di 160 milioni di dollari. 

“I molti santi del New Jersey”

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“I molti santi del New Jersey” è considerato il prequel dell’acclamata serie tv andata in onda dal 1999 al 2007, “I Soprano”, uno dei più grandi successi televisivi nella storia della serialità internazionale. Il film è infatti ambientato nel 1967 e racconta in particolare gli scontri e le tensioni tra la criminalità italoamericana e quella afroamericana. Riprendendo alcune elementi fondanti di quell’innovazione che è stata I Soprano, “I molti santi del New Jersey” esplora i legami familiari, l’interiorità dei personaggi e i rapporti interpersonali all’interno delle organizzazioni criminali. Un giovanissimo Tony vive quei momenti che venivano ricordati ed evocati nella serie. Il film non appassionerà e coinvolgerà solo i fan di “I Soprano”, perché come ogni gangster movie che si rispetti, è tanto avvincente quanto profondamente umano, anzi forse l’umanità in “I molti santi del New Jersey” viene portata all’estremo e temi come appartenenza, redenzione, origini e riscatto presentano animi tormentati, che uccidono e sparano senza problemi, ma che, alla fine, sono anche esseri umani. Il centro della storia, con la presentazione della comunità afroamericana, amplia la pellicola di argomenti e contenuti, dal tono sociale, morale ed etnico. Del cast del film fanno parte Vera Farmiga, Alessandro Nivola, Jon Bernthal, Leslie Odom Jr., Ray Liotta, Michael Gandolfini molti altri.

“Corro da te”

Con protagonisti Pierfrancesco Favino e Miriam Leone, affiancati da Pietro Sermonti, Pilar Fogliati, Vanessa Scalera, insieme a molti altri, “Corro da te” è diretto da Riccardo Milani. Remake di “Tutti in piedi” commedia francese diretta da Franck Dubosc, racconta la storia di Gianni, donnaiolo 50enne che ha più maschere di quanto si potrebbe mai immaginare; incontra Alessia che, per un banale equivoco, lo crede disabile e confinato ad una sedia a rotelle. Nel tentativo di conquistare anche lei, Gianni si finge disabile. La situazione si complica quando Alessia si avvicina a lui per presentale la sorella Chiara, realmente disabile. Alessia è infatti convinta che Gianni possa essere l’uomo giusto per Chiara. Anche se la critica non abbia apprezzato a pieno il film, la pellicola è stata ben accolta dal pubblico che ha particolarmente lodato le interpretazioni dei due protagonisti, credibili al punto giusto per una storia che, in alcuni momenti, può apparire sopra le righe. Un cast di contorno che vede in personaggi secondari delle vere e proprie figure fondamentali alla riuscita della pellicola. “Corro da te” è sicuramente un prodotto che poteva avere un grande potenziale e forse ricordare maggiormente l’originale francese, ma che comunque con attenzione, rispetto e delicatezza traccia una commedia romantica fortemente italiana che riesce a far immedesimare il suo pubblico.

“Hanno clonato Tyrone”

hanno clonato tyrone - recensione

Con uno straordinario cast di cui fanno parte Jamie Foxx, Teyonah Parris e John Boyega, “Hanno clonato Tyrone” è una commedia divertente, ottimamente scritta e magistralmente interpretata. Temi delicati e che vengono esplorati con rispetto e attenzione, con una regia e una fotografia che senza eccessivi artifici vive in una modernità che rimanda agli anni ’70, sottolineando un periodo della Storia americana strettamente legato a ciò che il film vuole realmente dire. Tra battute spassose e momenti di grande comicità, “Hanno clonato Tyrone” si muove nella criminalità organizzata, in un quartiere dove vivono esclusivamente afroamericani e dove è in corso una regolazione di conti. Una cospirazione che travolge i 3 protagonisti, vittime o complici, e che rende il film di matrice drammatica, ma realizzato con umorismo e semplicità, dando vita a una satira divertente e consapevole.

“Respiro profondo”

Netflix

“Respiro profondo”, diretto da Laura McGann è un documentario su uno sport estremo raccontato attraverso la vita della campionessa di apnea Alessia Zecchini e del suo coach, Stephen Keenan. Il film trasporta lo spettatore nella vita della Zecchini, una bambina, un’adolescente e poi una donna mossa da una passione che la porterà a rischiare tutto, anche la vita. Come ogni sport estremo, è un amore travolgente e incontrollato quello che porta le persone a praticarlo: così Alessia Zecchini e Stephen Keenan si addentrano nelle profondità del mare, tra insidie e meraviglie mai viste. “Respiro profondo” è un documentario che trasmette tanto la passione degli atleti quanto i pericoli di uno sport che, negli anni, ha anche mietuto delle vite. Tra gare rischiose, l’estrema facilità nel perdersi nei fondali marini e il coraggio e la curiosità che spingono questi atleti ad andare sempre oltre, a varcare ogni volta una soglia in più, preda di una vorticosa frenesia carica di entusiasmo. Un film intenso che immerge lo spettatore stesso nei profondi mari che si colorano di un blu sempre più intenso, che diventano oscuri e silenziosi e che, insieme alla Zecchini e a Keenan, diventano visibili al mondo intero.

“Project X-Traction”

Pur non essendo un film perfetto, “Project X-Traction”, diretto da Scott Waugh è un ottimo insieme di action, comicità, elementi del cinema orientale e di quello statunitense. Con protagonisti Jackie Chan e John Cena la storia ruota attorno a una guerra per il petrolio con conseguenze devastanti, ambientato in un futuro vicino che non ha però nulla da realmente diverso dall’oggi. A contendersi il totale controllo dei pochi bacini petroliferi rimasti una multinazionale cinese e una americana. Interessante però che non sia lo scontro tra queste due realtà al centro della trama, ma tutto ciò che questa battaglia per il petrolio ha causato, tra rapimenti, saccheggi, attacchi da parte di mercenari e fughe dalle città. Le parti action così come quelle comedy funzionano in un buon equilibrio tra i due generi, che vanno spesso di pari passo, e l’alchimia tra i due interpreti è inconfondibile. Tra effetti speciali e scontri corpo a corpo, “Project X-Traction” riesce a coinvolgere, intrattenere e divertire.

“Pelé”

Diretto da Jeff e Michael Zimbalist, con Kevin de Paula, Leonardo Lima Carvalho, Seu Jorge, Mariana Nunes e molti altri, racconta la storia di Pelé, campione del mondo con il Brasile cresciuto in estrema povertà e che inizia a giocare a calcio a Bauru, nelle favelas brasiliane, costretto poi a lavorare per aiutare i genitori a mantenere la propria famiglia. “Pelé” è una drammatica favola sportiva, un piccolo capolavoro emozionante e commovente, un racconto di formazione, una storia di vita, un film che abbraccia e sceglie un punto di vista diverso e che non intende seguire la, spesso abusata, parabola del biopic; “Pelé” intende mostrare il mondo dove quel bambino è cresciuto e come è diventato l’uomo, prima ancora di essere il più grande calciatore di tutti i tempi. Il pregio del film e che lo differenza da molti altri prodotti biografici, è proprio nel puntare sull’immedesimazione, suscitando l’empatia dal punto di vista umano, oltre che sportivo. Non solo un omaggio e non solo una celebrazione: una pellicola poetica e carica di ritmo.

“The imitation game”

Con protagonista Benedict Cumberbatch, affiancato da Keira Knightley, Mark Strong, Charles Dance, Matthew Goode e molti altri, “The imitation game” è ambientato in Gran Bretagna durante la Seconda Guerra Mondiale e racconta la storia del matematico Alan Turing, che, insieme ai suoi collaboratori, riuscirà a scoprire come decifrare i messaggi segreti nazisti, crittografati  con la nota macchina chiamata Enigma. Un compito da portare a termine, ore di lavoro e mesi di sacrifici, costretti a dover scegliere chi salvare e chi condannare, per non far scoprire mai che quei messaggi segreti erano stati decifrati. Il film e il racconto su Turing continua anche anni dopo che il conflitto è terminato, quando l’uomo che aveva contribuito a porre fine alla guerra, sarebbe stato condannato per la sua omosessualità, tenuta a lungo nascosta durante la missione Enigma. “The imitagion game” è il racconto della nascita dei computer di oggi, all’epoca chiamate macchine di Turing, ma è anche uno spaccato della vita di un uomo omosessuale negli anni ’50, quando questo era considerato un reato e veniva severamente punito. Acclamato da pubblico e critica, il film venne candidato a 8 Oscar, vincendo quello come miglior sceneggiatura non originale. 

“Il castello errante di Howl”

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Uno dei tanti capolavori dello Studio Ghibli, forse il più amato; scritto e diretto da Hayao Miyazaki è ambientato in un mondo magico, provato dalla guerra e che, come caratteristiche, ricorda i primi anni del ‘900. Vincitore di numerosi premi, un successo di critica e di pubblico, “Il castello errante di Howl” racconta la storia di Sophie, che lavora nel negozio di cappelli del padre da poco scomparso. Salvata da un’aggressione da un ragazzo misterioso e affascinante, Sophie rimane vittima di una maledizione che la trasforma in una donna anziana. Sophie fugge così via dalla città e viene condotta alla dimora del giovane mago Howl, lo stesso ragazzo che l’aveva salvata, che abita in un castello magico. Inizierà così per Sophie un viaggio in un mondo sconosciuto e straordinario, dove non è l’unica vittima di una maledizione. “Il castello errante di Howl” è una storia d’amore, di crescita e d’avventura, un film d’animazione realizzato con una tecnica eccezionale e sorprendente, una pellicola vivace, colorata e commovente, capace di affrontare temi universali in una cornice fatta di magia, incantesimi, streghe, demoni e animali parlanti.

“Marry my dead body”

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Originale e attuale, “Marry my dead body” è un film taiwanese diretto da Cheng Wei-Hao e interpretato da Greg Hsu e Austin Lin. Emozionante e divertente, intriso di usi e costumi della tradizione taiwanese, “Marry my dead body” parla di un matrimonio sui generis tra un poliziotto e un ragazzo morto da poco. Uno scherzo del destino pretesto per un film simpatico ed eccessivo quanto basta per renderlo innovativo e imperdibile. Con personaggi perfettamente caratterizzati e un’attenzione alle tematiche lgbtq+, legate in un racconto che esplora credenze popolari e antiche convinzioni, “Marry my dead body” è un insieme di generi perfettamente equilibrati, dall’horror al comico, dal drama all’action, con una regia, sceneggiatura, recitazione, montaggio e colonna sonora unanimemente impeccabili.

“Vento di passioni”

Datato 1994 e con un grande cast che comprende Brad Pitt, Anthony Hopkins, Julia Ormond e Aidan Quinn, “Vento di passioni” racconta la storia della famiglia Ludlow, provata dalla Prima Guerra Mondiale che la priverà di uno dei 3 figli del colonnello Ludlow, nonché promesso sposo alla giovane Susannah. “Vento di passioni” è un dramma storico, una storia d’amore e di legami familiari, con un’attenzione particolare ai trattamenti disumani del Governo statunitense nei confronti degli indiani Dakota. Candidato ad alcuni dei più prestigiosi premi cinematografici, “Vento di passioni” attraverso i membri della famiglia Ludlow, esplora temi universali e storici, arrivando all’era del proibizionismo, del contrabbando, fino al 1963, delineando i vari personaggi attraverso caratteristiche come il coraggio, la carriera, la giustizia e l’affetto per la famiglia, raccontando al tempo stesso la storia di un amore passionale e tormentato, quasi impossibile.

“L’assistente della star”

Con protagonista Dakota Johnson e Trace Ellis Ross, affiancate da Kelvin Harrison Jr., Zoë Chao, Bill Pullman e molti altri, “L’assistente della star” è una commedia musicale che vede al centro della storia la star Grace Davis, caratterizzata da un ego smisurato e da un unico interesse: se stessa. L’assistente di Grace, Maggie, si ritrova quindi ad assecondare ogni sua richiesta, anche quando queste si rivelano impossibili, ma anche Maggie ha un obiettivo che vuole raggiungere a qualsiasi costo e cioè diventare una produttrice musicale. Il film Netflix è caratterizzato da un gioco di colori caldi e sgargianti che lo rendono un film vivace, che si muove a ritmo di musica e che fa del personaggio di Dakota l’emblema dell’empatia. Un inno al glamour e all’eleganza, al prezzo della fama e a quello dell’essere un personaggio pubblico, con un’assistente che ha il compito di far tutto, anche sopportare capricci, crisi musicali ed esistenziali. “L’assistente della star” è un film che cattura da subito l’attenzione, un racconto dinamico, con un ottimo ritmo e con due personaggi davvero ben riusciti.

“Clemency”

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Diretto da Chinonye Chukwu e con protagonista Alfre Woodard, “Clemency” ha ottenuto il Gran premio della giuria al Sundance Film Festival del 2019. Con numerose altre prestigiose nomination il film non è solo magistralmente interpretato e scritto, ma affronta una tematica, cara al cinema, come la pena di morte, da un punto di vista diverso. Insolito, opportuno e vincente. Alfre Woodard interpreta infatti la direttrice di un carcere, che assiste alle esecuzioni e che cerca freddamente di vivere con distacco quello che è il suo lavoro, un lavoro dove la morte è sempre dietro l’angolo. Sono anni che il personaggio di Bernardine occupa il ruolo nel braccio della morte e giorno dopo giorno, i tormenti iniziano a diventare personali, alcuni legami hanno una data di scadenza e l’umanità diventa solo l’arma per vivere la propria vita con angoscia e dolori. Con una messa in scena ridotta all’osso, spesso lenta e inesorabile come il percorso che separa i condannati a morte dal luogo dell’esecuzione, “Clemency” è una pellicola tanto asciutta quanto emotiva, tanto cruda quanto carica di quell’umanità che non si può mai perdere.

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