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Etere (2018)

Recensione

Etere- Recensione:cineasta e filosofo, Krzysztof Zanussi fa rivivere il mito di Faust alla Festa del Cinema di Roma

Ether - immagine copertinaUna giovane donna viene uccisa dal suo medico, che è condannato a morte. Parte in modo minimal “Etere” del maestro polacco Zanussi. Questa è solo la premessa della vera storia del dottore di cui non conosceremo mai il nome. La sua vita è un precipitare sempre più in fondo agli inferi, dopo essersi arruolato presso l’esercito austro-ungarico tra mille delitti e tradimenti sempre impuniti.

Etere: Zanussi porta in scena un’opera ricca di contenuti ma poco dinamica nel plot

“Etere” è un film complesso che si compone come un saggio filosofico. Dopo un prologo essenziale, illuminato da un sole caldo e da una ragazza morta, si entra subito nella zona grigia. É quella della seconda vita del dottore che viene reclutato da un cinico ufficiale. Ci sono tutte le premesse di una storia tragica, a iniziare da una potentissima scena di fucilazione in una fredda alba su una collina piena di neve.

La vera narrazione parte con l’arrivo di un giovane contadino, che diventa l’ombra del cinico medico. Il cuore del film è il loro legame che diventa sempre più forte. Non spiega molto il regista che lascia allo spettatore il tempo di entrare in una storia lenta e totalmente priva di colori. Tutti i protagonisti si muovono in scenari piatti e quasi privi di vita. La scienza nelle mani di questo scienziato diventa morte e perde qualsiasi connotato etico. Jacek Poniedzialek/il dottore è estremamente calibrato nel non manifestare quasi mai emozioni. Al contrario, del suo protége interpretato da un giovane e dolente Ostap Vakulyek, una sorta di coscienza del primo. Assiste a tutto ciò un uomo elegante dal viso enigmatico che diventa il deus ex machina di un finale che appare veramente superfluo.

Etere: un film lento e rigoroso pensato per pescare nel profondo dell’animo dello spettatore

C’è tutto il Weltanschauung di Zanussi in questa pellicola che ha solo qualche potente spunto visivo, primo fra tutti la sfida del dottore ai fulmini in una notte tempestosa, sulla scia dell’invocazione del Don Giovanni al Convitato di Pietra. Per il resto i personaggi sono piatti e non brillano per sfumature. Colei che dovrebbe salvare il cattivo e riportarlo sulla retta via è una donna quasi trasparente che appare prepotentemente solo in voce nelle preghiere lontane che risuonano sul luogo della morte dell’uomo. Finisce di rovinare tutto l’epilogo, lungo e pesante, che vorrebbe essere una specie di monito all’uomo peccatore.

“Etere” è il manifesto di una personalità artistica e religiosa che dovrebbe lavorare di sottrazione, lasciando briglia sciolta allo spettatore capace di arrivare da solo alle sue conclusioni.

Ivana Faranda

Trama

  • Titolo originale: Eter
  • Regia: Krysztof Zanussi
  • Cast: Jacek Poniedziałek, Andrzej Chyra, Małgorzata Pritulak, Maria Ryaboshapka, Victoria Zinny, Remo Girone, Ostap Stupka, Zsolt László, Ostap Vakulyuk, Kolokolnikov Stanislav, Rafal Mohr, Rafal Gorski, Arturas Dubaka, Przemyslaw Stippa
  • Genere: drammatico, colore
  • Durata: 118 minuti
  • Produzione: Polonia, Ucraina, Ungheria, Lituania, Italia, 2018
  • Data di uscita: n/d

Krysztof Zanussi - Ehter“Etere” è un opera cinematografica ambientata nel XX secolo in Russia ed è a cura del cineasta Krysztof Zanussi. Il film racconta le vicende di un giovane medico, che un giorno decide di sperimentare sulla sua amata un’iniezione potenzialmente letale, uccidendola. L’uomo, non essendo stato scoperto da nessuno, continua a sperimentare la sostanza, ma questa volta le sue cavie da laboratorio sono i soldati di cui si prende cura. L’uomo riuscirà a fare pace con i suoi sensi colpa alla fine della sua tormentata esistenza.

Etere: una storia di colpa e redenzione

“Etere” del regista pluripremiato Krysztof Zanussi, presentato  in anteprima alla 13esima Festa del Cinema di Roma, si sofferma su un terribile crimine perpetrato impunemente più volte. Negli anni di lavoro presso l’esercito austro-ungarico il protagonista fa esperimenti crudeli con l’etere. La sua corsa verso il male, tuttavia, sarà fermata da una serie di eventi che lo renderanno consapevole delle sue azioni.

L’autore rilegge in modo assolutamente originale il mito di Faust, ovvero, la storica lotta tra il bene e il male.

 

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