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A Star Is Born (2018)

Recensione

A Star is Born – Recensione: al suo debutto dietro la macchina da presa Bradley Cooper dimostra non solo di saper dirigere un film ma di sapere già proporre innovative cifre stilistiche

A Star Is Born recensione

“A Star is Born” è uno di quei film che ha un poco il sapore di una sfida, innanzitutto si tratta di una storia al suo terzo remake, con registi e artisti di notevole spessore nelle versioni precedenti; basti pensare a Judy Garland nel primo del 1957 o a Barbra Streisand nel secondo del 1976. Inoltre Cooper ha voluto in questa sua versione rappresentare quel successo che i due protagonisti hanno sul palco, facendoli cantare sempre dal vivo, con stadi e teatri completamenti affollati dai fan.

Bradley Cooper interpreta il ruolo maschile principale, si tratta di Jackson Maine, musicista e cantante di successo, la cui infanzia problematica ancora lo tormenta e lo spinge all’abuso di alcol, droghe e farmaci. Una notte in un locale per drag queen conosce Ally, interpretata da Lady Gaga, che si esibisce come unica performer femminile cantando una personalissima versione de: “La Vie en Rose”. Jack si sente immediatamente attratto da Ally e presto scoprirà che non solo possiede delle eccezionali doti canore, ma suona egregiamente il piano e scrive testi notevoli sia su carta che su spartito. Anche Ally purtroppo possiede molte insicurezze, sia sul proprio talento, sia sulla sua avvenenza, ripete spesso che con quel grande naso non potrà mai avere successo.

A Star Is Born: una Lady Gaga inedita

In effetti nel suo primo ruolo cinematografico importante, Lady Gaga si propone finalmente senza tutta quella serie di outfit estremi e make up eccessivi che hanno sempre offuscato la sua vera fisionomia.

In questa pellicola, un po’ ingrassata e molto struccata, la vediamo piccola fisicamente, ma grande artisticamente, con quel volto pienotto dal naso importante e occhi al limite dell’esoftalmo, ma del quale tutti ci potremmo innamorare. Recita bene, anche se ancora non in maniera eccezionale, quando canta però incanta come sempre, e in quel contesto interpreta le canzoni con capacità recitative rimarchevoli.

A Star Is Born scena film

La storia d’amore tra i due artisti prende pieghe molto collaudate, Jack, riuscirà col suo ruolo di Pigmalione a condurre Ally verso un successo musicale planetario, eppure la sceneggiatura non possiede le originalità che hanno tutta una serie di altri elementi di questa prima prova alla regia di Cooper. Cominciamo col parlare delle canzoni, quasi tutte eseguite sui palchi dei concerti, il regista ha avuto la geniale idea di sfruttare festival musicali o concerti di altri artisti, per ritagliarsi delle scene in cui lui stesso o Lady Gaga si esibivano con un pubblico in delirio. Si potrebbe pensare che i “ Little Monsters”, ossia i fan della cantante presenti ovunque, si siano sentiti ricompensati da questa “sostituzione” dell’artista del concerto. Ma altrettanta ricompensa l’hanno fornita anche le esibizioni di Bradley Cooper, assolutamente stupefacenti: voce graffiante, intonata, grande performer rock e blues, unita a una capacità interpretativa notevole, sia della canzone sia del ruolo che sostiene come attore.

Per le scene dei concerti, inoltre si è creato un insieme di continuum della musica e degli spostamenti degli artisti dal backstage al palco, inquadrature a campo lungo seguono i protagonisti e l’uso notevole di stedicam e camere a mano ci riportano a inquadrature strette o primissimi piani su volti sudati, mani che tormentano chitarre elettriche o pigiano tasti di pianoforte.

A Star Is Born: creatività e innamoramento

Le modalità con le quali viene rappresentato l’innamoramento dei due artisti è sicuramente uno degli aspetti più riusciti del film. Sono una coppia atipica, con dei vissuti problematici, eppure l’amore si insinua tra le pieghe della loro quotidianità. Bradley Cooper indugia coi suoi bellissimi occhi su Ally, ne è polarizzato, il suo corteggiamento è da manuale, dimostra costantemente la sua passione e la sua stima artistica. I piccoli gesti realistici, uniti al sottofondo delle loro canzoni, quando compongono e cantano insieme i loro pezzi, commuovono in più riprese.

Ally corrisponde con i suoi gesti timidi, con le sue prime conquiste di autostima, con lo sgranare i suoi proptosici occhi verdi, condannati ahimè dalle lenti a contatto a una costanza del diametro pupillare.

Qualche piccola incertezza nella sceneggiatura come pure nel montaggio nella seconda parte del film sembra quasi dovuta ad una parte un poco scontata della trama. Fortunatamente nell’epilogo si ritorna sul palco con la nostra Stefani Germanotta che canta in abito da sera:” I’ll Never Love Again”. Interpretazione magistrale, uso della voce perfetto che va da intere strofe cantate in attacco vocale soffiato ad altre in cui si impenna fino a saturare l’intero teatro col suo timbro potente.

Una stella è nata, si racconta nel film, ma un’altra stella è nata al di fuori della trama, si tratta di Bradley Cooper alla regia.

Marco Marchetti

Trama

  • Regia: Bradley Cooper
  • Cast: Bradley Cooper, Lady GaGa, Sam Elliott, Andrew Dice Clay, Anthony Ramos, Bonnie Somerville, Dave Chappelle, Greg Grunberg, Michael Harney, Eddie Griffin, D.J. ‘Shangela’ Pierce, Willam Belli, Steven Ciceron, Rebecca Field, Rafi Gavron, Andrew Michaels, Jacob Taylor, Geronimo Vela, Frank Anello, Germano Blanco, Presley Cash, Gabe Fazio, Erik Landreth, Phylicia Mason, Charles Moniz, Carlo Sciortino, Linz Stanley, Dennis Tong, Darrion Scoggins, Michelle Sepulveda, Lyn Matsuda Norton, Lozoya Jr., Lori Livingston, Shannon Klein, Derek Kevin Jones, Val Emanuel, Kara Duffus
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 135 minuti
  • Produzione: USA, 2018
  • Distribuzione: Warner Bros Italia
  • Data di uscita: 11 ottobre 2018

A Star Is Born loc italiana“A Star Is Born” è il terzo remake di un film entrato ormai a pieno titolo nella storia del cinema di tutti i tempi. Il progetto, rimasto in cantiere per molto tempo, vanta tra i protagonisti attori del calibro di Bradley Cooper, e Stefania Germanotta, meglio nota a furor di popolo con il nome d’arte di Lady Gaga.

La trama è quella di una favola ormai noto al grande pubblico, ovvero quella del sogno di una giovanissima e ambiziosa cantante di diventare una star. Sul percorso tortuoso di una strada tutta in salita verso il successo, la fanciulla verrà aiutata da un attore ormai alla fine della sua carriera. Mentre la ragazza arriva alla vetta conquistando persino l’Oscar, il suo benefattore cade nel baratro dell’alcolismo, fino a suicidarsi.

A Star Is Born: il ritorno di un grande successo cinematografico

La prima versione di “A Star Is Born” risale al lontano 1937 ed è stata diretta niente meno che da William Wellman, noto al grande pubblico per alcuni altri grandi successi, tra cui “Ali” nel 1927  – che conquistò il primo Oscar al Miglior Film della storia del cinema – e “Nemico pubblico” nel 1937 con James Cagney.

Protagonisti della pellicola furono Fredric March e Janet Gaynor, a cui la Walt Disney s’ispirò per dar vita al personaggio di Biancaneve.

Nel 1954 arrivò il primo remake che la Warner affidò alla regia di George Cukor. Questa volta la protagonista, interpretata da Judy Garland, non è un’attrice, ma una cantante; sebbene alla fine del lungometraggio riesca comunque a conquistare l’Oscar. In questa seconda versione, la storia sorpassa il contenuto puramente sentimentale per mostrare un lato del mondo del cinema capace di renderti grande e poi distruggerti.

Trailer

 

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