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Zootropolis – Conferenza Stampa

Presentato a Roma “Zootropolis”: il nuovo cartoon Disney arriverà nelle sale italiane il 18 febbraio

zootropolisL’elegante Sala Torlonia dell’Hotel De Russie ha accolto la presentazione alla stampa italiana dell’ultima fatica di casa Disney, “Zootropolis”, film d’animazione senza personaggi umani, che ha per protagonisti animali antropomorfi, in linea con la migliore tradizione Disney.

La coniglietta Judy e la volpe Nick impegnati in un difficile caso d’investigazione, in un mondo analogo a quello umano

I due registi della pellicola, Rich Moore e Byron Howard, hanno affermato di aver voluto attingere alla tradizione di classici Disney come “Robin Hood”, “l libro della giungla” e “Il re leone”, tanto per fare qualche nome, riproponendo una storia con animali parlanti, inserita però in un contesto visivo e tematico contemporaneo.
«La perfetta analogia tra il mondo di “Zootropolis” e il nostro mondo», secondo Byron Howard, ha permesso di creare le situazioni più divertenti, come nel caso dei bradipi che sono impiegati alla motorizzazione civile, che negli Stati Uniti è famosa per la lentezza burocratica. «I film con animali parlanti, ormai quasi per convenzione, sono un riflesso della realtà», ha aggiunto il regista.

“Zootropolis”: sarà per molti bambini il primo film d’investigazione

Essendo questo un film investigativo i registi per trarre ispirazione hanno rivisto molti classici del noir e del poliziesco, ispirandosi a film come “L.A. Confidential”, “Chinatown”, “Il terzo uomo”, e anche i polizieschi anni ’80, come “Arma letale”, “48 ore” e “Beverly Hills Cop”, senza dimenticare “Basil l’investigatopo”: «Abbiamo cercato le convenzioni, i modi in cui le storie vengono raccontate», pensando che probabilmente per molti bambini sarebbe stato il primo poliziesco della loro vita.

Il mondo dell’animazione Disney è cambiato con l’arrivo di John Lasseter

A dirlo è il produttore Clark Spencer, in forze alla Disney dai tempi di “Lillo e Stich”: «E’ cambiato il modo in cui si fanno i film, prima tutto era incentrato sul lavoro dei disegnatori; Lasseter ha creato una svolta completa, creando la ‘story trust’, che ha rimesso il lavoro nelle mani dei registi». Tutti gli addetti ai lavori partecipano alla realizzazione del film affinché sia reso nel miglior modo possibile, creando più che una squadra una vera e propria famiglia Disney con le basi in una solida collaborazione.

“Zootropolis”: una città di fantasia in cui ritrovare le più famose metropoli del mondo

Moore precisa che per i realizzatori era importante che Zootropolis non apparisse come una città tipicamente americana ma piuttosto una metropoli non geograficamente collocabile in modo univoco nel nostro mondo. Lo staff che ha collaborato alla sua creazione, inoltre, è composto da 800 persone di tutte le etnie e provenienze, motivo in più per ritenere importante che «ogni spettatore potesse identificarsi in qualcosa, per cui in Zootropolis ci stanno Shangai, Hong Kong, Tokio, Parigi, Roma, New York, Barcellona, e non solo».

«Volevamo caratterizzare Zootropolis come una città realistica, coi suoi lati positivi e quelli negativi. La prima volta la vediamo con gli occhi di Judy, una ragazza ottimista, infatti questa è una storia di maturazione: lei diventa migliore quando comprende che migliorando se stessi si cambia indirettamente il mondo, e questo è l’unico modo per cambiare le cose. Questo è il messaggio che il film vuol fare arrivare».
Ha concluso la chiacchierata Clark Spencer aggiungendo che la cosa che lo ha colpito di più, fin da quando è stato coinvolto nel progetto, è l’idea che gli animali possano convivere pacificamente e «la minuzia dei dettagli delle diverse scale attraverso le quali è stata costruita la città, a seconda delle dimensioni degli animali che la popolano» è sorprendente, nonché il rapporto tra i due protagonisti che sposa il retaggio dei classici polizieschi di coppia.

Il film sarà nelle sale italiane dal 18 febbraio.

Maria Grazia Bosu

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