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Young Adult – Recensione

Dai creatori di “Juno” – la sceneggiatrice Premio Oscar Diablo Cody e il regista nominato agli oscar Jason Reitman – arriva una nuova commedia ‘non romantica’, “Young adult”, con Charlize Teron in stato di grazia

Regia: Jason Reitman – Cast: Charlize Theron, Patrick Wilson, Elizabeth Reaser, Patton Oswalt, Emily Meade, Collette Wolfe, Brady Smith, Louisa Krause, Jenny Dare Paulin, Ella Rae Peck, Hettienne Park, Asun Ortega, Brian McElhaney, John Forest, Jee Young Han, Rightor Doyle, James Stordahl, Julie E. Davis, Nicholas Delany, Skippy D, J. K. Simmons – Genere: Commedia, colore, 94 minuti – Produzione: USA, 2013 – Distribuzione: Universal Pictures – Data di uscita: 9 marzo 2012.

youngadultMavis Gary è una scrittrice di libri adolescenziali che ritorna nella piccola cittadina dove è cresciuta per reclamare il suo ex-fidanzato del liceo, Buddy, felicemente sposato. Questo ritorno a casa sarà più difficile di quanto pensasse, Mavis intesserà un insolito legame con un vecchio compagno di classe con il quale non ha mai avuto rapporti dai tempi del liceo.

La geniale Diablo Cody, dopo “Juno”, scrive una storia cucita addosso ad una superba Theron, a suo agio nei panni di una trentenne di città, che come dice il titolo stesso, è sempre in bilico tra l’essere giovane e l’essere adulta; altro stereotipo a dire il vero un po’ stucchevole è il contrasto tra frenetica vita di città (Mavis) e tranquilla e semplice vita di provincia (Buddy & co.), in questo caso americana, ma valevole in tutti i posti del mondo.

Ma il vero personaggio chiave del film è Matt, amico di infanzia mai calcolato, che risulta la vera sorpresa, diventando addirittura un rifugio inaspettato per Mavis, che le dice le cose come stanno, e questo è qualcosa cui Mavis non è abituata.

Da sottolineare la scelta dei differenti ‘look’ assunti da Mavis nel corso della storia per cercare di riconquistare il suo ex, da quello sexy fino a quello della brava mogliettina nella scena principale del film.

Quello che impariamo è che è il titolo del film è più che un titolo, è una descrizione dell’assetto mentale del personaggio principale, una splendida Charlize Theron, ai livelli del suo precedente e sottovalutato “The Burning Plain”.

In una sola parola: onesto!!

Salvatore Cusimano

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