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Wonder Woman

Recensione

Wonder Woman – Recensione: ‘aridatece’ Xena

wonder woman scena film

Diana scopre la moda di Londra

Dopo il cupo filosofeggiare di “Batman V Superman: Dawn of Justice”, le aspettative per “Wonder Woman” erano di un qualcosa su quello stile, che sembrava la direzione in cui voleva muoversi la DC cinematografica. Grande stupore, quindi, nello scoprire che “Wonder Woman” è molto meno profondo, meno brutale, meno cupo: seppure la fotografia è simile e uniforma i prodotti DC degli ultimi anni, la sceneggiatura si distacca grandemente dalle complicate elucubrazioni mentali di Batman e dalle crisi d’identità di Superman. Diana, infatti, è un’anima semplice, quasi credulona, prima di venire indurita dai molti anni vissuti nel mondo degli umani. Un’eroina nata, pronta a combattere per ciò che è giusto e per difendere gli innocenti, a tratti seccante nella sua incapacità di comprendere la stratificazione dei sentimenti umani, lei che, in quanto amazzone, umana non è.

La trama del film si snoda in modo piuttosto prevedibile e spesso noioso, con scene estremamente lente, abuso di rallenty durante i combattimenti e dialoghi dal sentimentalismo spicciolo. Diana è spaesata da tutto quello che la circonda, ogni cosa è nuova, e questa sensazione è resa piuttosto bene; ma, a parte alcune divertenti scene che derivano da questo, la storia ristagna, sembra non decollare mai, manca della capacità di catturare lo spettatore. Wonder Woman è una super tosta, ma è stata cresciuta in una sorta di paradiso terrestre e sembra quindi non sapere niente della vita, come fosse una bambina di 13 anni. Anche la storia d’amore tra lei e Steve (Chris Pine) sembra da tredicenni, esitante e inconclusiva.

Wonder Woman & i misteri del casting

gal gadot wonder woman

Diana prende la spada “Ammazzadei”

Anche qui il “caso” ha voluto che sull’isola delle amazzoni cadesse non un vecchio, non un grassone, non uno sdentato, ma Chris Pine, e il film fortunatamente gioca un po’ su questo fatto. I costumi delle amazzoni sono bellissimi e anche le coreografie dei combattimenti sono molto accurate e molto epiche, piene di capriole e mosse di grande agilità; tra abilità, armi e armatura Wonder Woman è praticamente invincibile, e Gal Gadot veste molto bene la parte di questa super guerriera.

Improbabile è invece la scelta di David Thewlis, noto ai più per il ruolo di Remus Lupin nella saga di Harry Potter, nei panni di Ares, il Dio della Guerra: tra baffetti e naso a patata, non riesce ad essere nè inquietante, nè minaccioso, e la sua armatura sembra una brutta copia del Distruttore di “Thor”. Allo stesso modo l’intreccio della storia Diana con la Prima Guerra Mondiale ricorda, con meno successo, le gesta di Capitan America, come se alla fine tra Marvel e DC fosse tutto un copia copia, un usare gli stessi ingredienti dando loro nomi diversi.
Superfluo parlare poi dell’inutilità dei ‘cattivi tedeschi’, il Generale Ludendorff e il Dottor Poison, macchiettistici e scontati.

“Batman V Superman: Dawn of Justice” ha diviso la critica, tra chi la apprezzato e chi l’ha odiato; “Wonder Woman” probabilmente non genererà così tanta discussione, perchè è indubbiamente più infantile e superficiale del suo predecessore al quale, se non altro, non si poteva dire di non aver cercato di offrire argomenti e tematiche di spessore, seppur con una certa pesantezza.

Davvero non si capisce come possa la DC continuare a mancare sempre più clamorosamente il bersaglio.

Valeria Brunori

Trama

  • Regia: Patty Jenkins
  • Cast: Gal Gadot, Chris Pine, Robin Wright, David Thewlis, Elena Anaya, Danny Huston, Lucy Davis, Saïd Taghmaoui, Ewen Bremner, Dino Fazzani, Kaveh Khatiri, Connie Nielsen, Doutzen Kroes, Samantha Jo, Lisa Loven Kongsli
  • Genere: Azione, Colore
  • Durata: 141 minuti
  • Produzione: USA, 2017
  • Distribuzione: Warner Bros Italia
  • Data di uscita: 1 Giugno 2017

Wonder Woman posterTornano al cinema le avventure dell’eroina dei fumetti più amata di tutte le generazioni, in un film diretto dalla regista statunitense Patty Jenkins: “Wonder Woman”.

Diana, principessa delle Amazzoni, sin da bambina è cresciuta in isola incontaminata e protetta: circondata da sole donne è stata addestrata a combattere e a diventare una guerriera invincibile.

La sua vita scorre tranquilla fino a quando un pilota americano, Steve Trevor, precipita in questo luogo lontano dal mondo. L’affascinante ragazzo racconta le terribili vicende che stanno distruggendo il mondo: un devastante conflitto mondiale si è scatenato tra gli uomini e pare che non ci sia niente che possa fermarlo. Diana, consapevole delle proprie capacità, decide di partire e lasciare la propria casa insieme allo straniero per aiutarlo a porre fine al conflitto.

La giovane ma determinata amazzone, assumendo l’identità di Wonder Woman, sceglie di combattere insieme agli esseri umani per porre fine alla guerra delle guerre; proprio nel corso di questa avventura scopre i suoi poteri e il suo vero destino.

Wonder Woman: un esempio di eroismo tutto al femminile

Arriva dal mondo dei fumetti al grande schermo, “Wonder Woman”, eroina che permette al pubblico di dare anche al mondo dei supereroi un punto di vista diverso da quello prettamente maschilista.

Il mondo sta cambiando e nonostante agli inizi degli anni 40′ la presentazione dei fumetti originali dell’eroina, destò parecchio scalpore per quella che era l’immagine della donna a quell’epoca, furono effettuate numerose modifiche, contaminandone il contenuto femminista che lo caratterizzava.

Oggi nella società in cui ci troviamo è importantissimo ritornare ai valori reali di una donna che non è eroina semplicemente perchè si trova sotto i riflettori, ma “Wonder Woman” in sé incarna lo spirito battagliero che fa parte della vita delle donne di ogni giorno, poichè anche loro, tanto quanto gli uomini, lottano per guadagnare il proprio posto nella società e col tempo sta diventando una realtà concreta, verso un mondo dove le differenze stanno per sparire. Molti dettagli riguardo la trama in sè, sono ancora sconosciuti, l’unica cosa certa è che il film si rifarà direttamente ai fumetti dell’eroina.

Trailer

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