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Visions – Recensione

Un horror made in Italy, con cast straniero, impacciato e poco verosimile

Regia: Luigi Cecinelli – Cast: Henry Garrett, Jakob Von Eichel, Caroline Kessler, Steven Matthews – Genere: Thriller, colore, 108 minuti – Produzione: Italia, USA, 2009 – Distribuzione: Istituto Luce – Data di uscita: 5 giugno 2009.

visionsPer spiegone, in gergo cinematografico, si intende una soluzione di sceneggiatura che permette al regista, di solito a fine pellicola, di tirare le fila della storia, soprattutto quando questa si è svolta in maniera poco lineare o successivamente a un colpo di scena che scombina quanto fatto credere fino ad allora. Di solito questo compito è a carico di uno dei protagonisti o di una voce fuori campo, che chiarisce allo spettatore i perché e percome si è arrivati alla conclusione.

Ebbene, il lungo ragionamento che il Dottor Leemen, improbabile psichiatra criminologo coprotagonista di “Visions”, ci regala a fine film è tra gli spiegoni più goffi e inverosimili che ci è mai capitato di sentire. Non solo infatti non aiuta a rendere credibile la vera identità del serial killer “Il Ragno”, le cui efferate imprese per un’ora e mezza ci sono state raccontate per flash e immagini subliminali attraverso il sensitivo Matthew, ma è talmente forzato che non ci invoglia nemmeno a ripercorrere mentalmente quanto appena visto alla ricerca di eventuali incongruenze sceneggiative.

Opera prima del giovane regista romano Luigi Cecinelli, “Visions” è un thriller poliziesco con vaghi riferimenti alla fortunata saga di “Saw – L’Enigmista”, girato negli States con maestranze italiane ed un cast straniero. Con un digitale molto freddo, Cecinelli lesina l’utilizzo di sangue e effettacci, senza però creare il minimo pathos nello spettatore, che anzi si trova talvolta a sorridere di fronte alla banalità messe in bocca ad attori chiaramente semiesordienti. Un brusco risveglio per chi dopo la bella sorpresa del recente “Imago Mortis” aveva intravisto la speranza di una rinascita della gloriosa scuola horror tricolore.

Vassili Casula

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