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Venezia 74: apertura all’insegna del surreale e del femminile

Una  cerimonia d’apertura con tante figure istituzionali quella Festival di Venezia 2017, che è iniziato ufficialmente con la proiezione di “Downsizing” di Alexander Payne con Matt Damon.

Il Festival di Venezia 2017 ha aperto le danze con un parterre de roi e un film che ci riporta tutti un po’ bambini

Venezia 74 programma

Una delle novità della 74° edizione della kermesse è stata la presidenza della giuria a una donna e più precisamente all’attrice Annette Bening, cosa piuttosto rara. Lei e il ‘padrino’ Alessandro Borghi hanno orchestrato in modo eccellente la cerimonia d’apertura. Erano seduti in prima fila ad applaudire un bel po’ di figure istituzionale, dal Presidente della Repubblica Mattarella con la figlia Laura ai ministri Franceschini, Padoan, De Vincenti e, last but not least, la bella Maria Elena Boschi. La prezzemolina più esuberante del nostro governo si è esibita nel red carpet in compagnia del fratello ed è stata scambiata per una star.

La mostra si è aperta così all’insegna dell’ottimismo per il nostro cinema, coronato alla fine della giornata da una cena grandiosa molto esclusiva.

Venezia 74: “Downsizing” un film d’apertura molto politico nel suo minimalismo

Perfetto per i suoi contenuti “Downsizing”, opera del regista indie americano Alexander Payne era il perfetto contraltare della parata di politici presenti alla cerimonia d’inaugurazione. Ne è protagonista un piccolissimo Matt Damon che decide di rimpicciolirsi insieme a un gruppo selezionato di radical chic che vogliono salvare il pianeta, senza essere seguito dalla moglie. Il film del regista di “Nebraska” è all’insegna del disincanto, lo stesso che vede un Lido quasi in assetto di guerra anche se con la discrezione del caso. Il ridurre una piccola parte dell’umanità alla dimensione di lillipuziani non risolverà certo i problemi, soprattutto se si tratta dell’America governata da Mr. Trump.

Venezia 74: per la sezione Orizzonti un’apertura tutta italiana

Venezia 74 - Nico

Nico, 1988 – Film d’apertura della sezione Orizzonti

Per una kermesse che promette molto per il cinema italiano, ieri è andata in scena l’opera di Susanna Nicchiarelli, già regista di “Cosmonauta”. “Nico, 1988” è incentrato sulla figura magnetica di Nico, cantante, modella e musa di Andy Warhol. Con le sue interpretazioni nei “Velvet Underground” ha attraversato un’epoca. Lei è morta nel 1988 in uno stupido incidente in bicicletta. La regista ha ripercosso tutta la sua storia, dai fasti e dagli anni folli del suo successo agli ultimi momenti di vita. La interpreta una straordinaria Trine Dyfholm attrice danese spesso diretta da Vinterberg. Un ottimo inizio per un festival che promette molto.

Ivana Faranda

31/08/2017

 

 

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